ValSesia

                                      Castello di Proh  
 Gita effettuata in data: 29-Gennaio-2023                             

 Partenza da: Proh. 170
 Dislivello totale: m. 30
 Difficoltà: T
 Effettivo cammino h: 2,00

Accesso stradale:
Il castello di Proh si può raggiungere percorrendo la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme, quindi SS299 per Novara sino a Briona oppure, come nel nostro caso, direttamente da Oleggio seguendo la SP17.
 

La Fondazione UniversiCà organizza uscite culturali accompagnate dal Castello di Proh, tra monumenti, sentieri, vigne e il parco della fortezza. Un’esperienza a contatto con natura, storia, elementi del territorio delle Colline Novaresi intitolate: Smart Walking. Una di queste uscite è in programma per il 29 Gennaio e abbiamo deciso di partecipare alla visita accompagnati da una Guida escursionistica ambientale che illustrerà curiosità naturalistiche, storiche e sul territorio. Il Castello di Proh, è un bellissimo edificio, che ha attraversato ben sei secoli di storia, si trova al limite tra la pianura e le colline novaresi immerso nella quiete delle campagne ai piedi d’un rilievo morenico fitto di boschi, in un territorio pianeggiante nella frazione Proh del Comune di Briona, a pochi chilometri da Novara. Un tempo era un luogo di “svago e delizie”, come lo definì Francesco Sforza nel 1400 mentre il controllo del territorio era affidato alle fortezze di Briona, Barengo e Castellazzo Novarese presenti in punti strategici nel raggio di pochi chilometri e predisposte per la difesa del Ducato milanese. La storica fortezza è stata concessa in comodato alla Fondazione UniversiCà che ha siglato un accordo pluriennale con la proprietà. Il castello di Proh come tutti i terreni circostanti sono di proprietà della famiglia Marelli di Milano, i discendenti dei titolari della storica Magneti Marelli. Il sito di particolare interesse paesaggistico, vedrà un processo di rigenerazione culturale che prevede il restauro del Castello e la sua apertura al pubblico. La grande area di oltre 20mila metri quadri si trasformerà così nel Cultural Park delle Colline Novaresi, un borgo ideale che vedrà sorgere al suo interno un museo multimediale nelle sale del Castello, ospiterà eventi, corsi, iniziative coordinate dalla Fondazione UniversiCà. Qui troverà spazio anche una vetrina per il territorio e le eccellenze eno-gastrononiche.

Percorrendo la strada provinciale che da Momo collega a Fara Novarese arrivati in prossimità di Agnellengo sulla destra si nota il castello di Barengo che anticipa l’arrivo al castello di Proh. Alla rotonda svoltando a sinistra in breve si perviene al castello che si supera per entrare in Via Marelli dove è predisposta la zona parcheggi. Come da programma ci ritroviamo con gli altri partecipanti all’orario convenuto e veniamo accolti da chi ci farà da guida, Gianni Dal Bello, dirigente della Fondazione Universicà e dal figlio Luca storico del clima e guida turistica ambientale, che ci accompagneranno durante la visita che ha inizio davanti a quello che in origine era la porta carraia nella cui parte superiore è visibile l’incavo del ponte levatoio che permetteva il sollevamento del ponte in quanto il piccolo maniero era circondato da un fossato colmo d’acqua. Luca ci racconta la ricca storia dell’edificio iniziando dal valore paesaggistico del territorio legato oltre che alla storia, alle opere dell’uomo, ad una civiltà rurale e contadina. Al termine dell’esaudiente spiegazione, effetuiamo un veloce passaggio all’interno del palazzo dove nel tempo i locali erano stati adibiti a deposito del riso raccolto nelle risaie di pertinenza della tenuta, attraversiamo il cortile interno dove ancora è in funzione l’antico pozzo cinquecentesco e ritorniamo all’esterno. Antistanti al castello sorgono le stalle dei cavalli ancora in buono stato di conservazione, lateralmente le porcilaie e la stalla in cui sono in corso i lavori di rifacimento del tetto. Luca, mentre ci incamminiamo per raggiungere l’antico castrum, molto professionalmente ci racconta con dovizia di particolari i vari aspetti relativi alle vicende succedutesi negli anni. In breve raggiungiamo la modesta elevazione che sovrasta l’abitato di Proh e su cui sorge l’ormai sconsacrata chiesa di San Silvestro con il suo svettante campanile. Il bosco ha oramai fagocitato l’edificio che si ritiene fosse l’antica cappella del castello dei Conti di Biandrate e che rientra nei piani di recupero dell’area. Continuando nella piacevole passeggiata entriamo nel bosco dove Gianni subentra a Luca per descriverci le caratteristiche della vegetazione locale. Continuando nel percorso di Smart Walking iniziamo a scendere nell’ampio carpineto per fare ritorno verso il castello. Lungo il breve percorso, si ha la possibilità di avere una bellissima vista d’insieme della rocca che raggiungiamo di nuovo e dove i nostri validi accompagnatori hanno allestito un graditissimo ristoro con bevande calde e dolce, inoltre veniamo omaggiati di due bellissimi Cd contenenti canti danze e altre storie dell’area celtica. Prima di salutare la compagnia acquistiamo il libro scritto da Luca che racconta nei minimi particolari le vicende riguardanti il “Castello di Proh e dintorni”. Ringraziamo gli organizzatori per il piacevole pomeriggio passato in loro compagnia e per l’interessante passeggiata culturale che ci ha permesso di scoprire un periodo di storia a noi sconosciuto.