Monferrato

     Casorzo sentiero del Malvasia

 
 Gita effettuata in data:27-Marzo-2023                   

  

 Partenza da:Casorzo m.261
 Dislivello totale: m. 180
 Difficoltà:T
 Effettivo cammino h:3,00

Accesso stradale: Percorrere l’autostrada A26 e uscire a Casale Monferrato Sud, a Casale Monferrato proseguire prima su SP31e successivamente su SP 50 in direzione di Casorzo. Parcheggio in Via G. Mazzini, sulla destra dopo il Ristorante Al Bator.

Dopo la bella escursione in quel di Camagna, oggi ritorniamo in Monferrato per un’altra passeggiata tra le meravigliose colline che si vanno vestendo di primavera. La meta di oggi è Casorzo, un paese a metà strada tra Asti e Casale Monferrato, un piccolo borgo adagiato sulle colline del Monferrato affacciato su un paesaggio densissimo di colline impiantate a vigneti. Tra le ordinate geometrie di questi filari si può ammirare una curiosa meraviglia naturale: un bialbero con un ciliegio cresciuto su un gelso. E’ in questo periodo che il ciliegio fiorisce assumendo un delicato colore bianco, che dà vita ad una candida nuvola che festeggia l’arrivo della primavera, mentre il gelso sottostante è ancora spoglio rendendo evidente e spettacolare il divario fra i due alberi. L’itinerario che andremo a percorrere è definito il “Sentiero del Malvasia”, mappato dal CAI e integrato con traccia GPS che abbiamo scaricato e che seguiremo diligentemente. Il filo conduttore di questo itinerario sarà la Malvasia, il dolce e piacevole vino DOC dal 1968, ottenuto unicamente da vigneti siti sulle colline del comune di Casorzo e di alcuni paesi limitrofi diventando vanto e prestigio della zona. Lasciata l’auto nel comodo parcheggio, prima di iniziare la vera e propria camminata, ci dedichiamo alla visita del centro storico, che è ricco di costruzioni edificate in pietra da Cantoni (i blocchi in arenaria dal caratteristico colore giallastro, ricchi di fossili). Saliamo verso la parte più alta del paese sino a raggiungere la chiesa parrocchiale barocca dedicata a San Vincenzo Martire risalente al 1730, situata nella panoramica piazza su cui svetta un maestoso ippocastano bicentenario inserito nell’elenco degli alberi monumentali del Piemonte. Continuiamo percorrendo Via Roma sino a pervenire alla chiesa “bifronte” di San Giorgio e della Madonna delle Grazie, originaria del secolo XIII, che eretta su un colle domina la scena del paese. Superata la chiesa giriamo a destra per immetterci sulla strada della Costa che scende per congiungersi a Via Mazzini da cui, svoltando a sinistra, si entra in Via San Ludovico. Nella via, di fronte alla cantina sociale, è posta una grande bacheca con dettagliata relazione del percorso del "Sentiero del Malvasia", con bella e grande piantina cartografica che evidenzia l'anello del sentiero n. 2 di Casorzo. Da questo punto iniziamo a seguire fedelmente il percorso CAI e le sue indicazioni che riportiamo integralmente. “Superata la cantina sociale ci allontaniamo dall’abitato, percorrendo la strada asfaltata che dopo alcune centinaia di metri, diventa una sterrata che percorre il crinale della collina fino a pervenire alla grande e ben ristrutturata Cascina Gara affiancata da una imponente quercia solitaria. Il percorso che avanza in cresta offre un vista d'insieme sui paesi circonvicini: Vignale domina in alto a sx; più in basso Altavilla; la medioevale torre di Viarigi che ne caratterizza l'abitato; l'inconfondibile profilo del castello di Montemagno, impreziosito dalla perfetta merlatura ghibellina; Grana con la sua chiesa barocca che domina il sottostante abitato. Superata l'isolata cascina, imboccando la seconda strada a dx, si scende tra vigne e campi, raggiunto il fondovalle si svolta a sx in piano su stradello erboso, che poco dopo con svolta a dx e successivamente a sx, scorre nel punto più basso della vallata. Giunti ad un bivio si svolta a dx, superato il ponticello sul rio (circa 180m) si svolta ancora a dx in salita tra i campi, si attraversa sul crinale del Bric Moretta, fino a giungere sulla SP38 Casorzo-Grana, con svolta a dx su asfalto, dopo circa 200m sulla dx la natura ci stupisce facendoci incontrare una particolarità botanica: il “Bialbero di Casorzo” o “albero della felicità” e restiamo letteralmente affascinati da questa rarità e dalla sua spettacolare fioritura. Un ciliegio cresce rigoglioso sopra e dentro il tronco di un gelso secolare e nessuno sa come queste due piante siano entrate in simbiosi senza danneggiarsi, un regalo che solo la Natura può dare. Lasciata questa area panoramica immersa nelle colline, attrezzata con tavoli e panchine ideale per ottimi picnic, ritornati alla provinciale, la si percorre per 30m verso Casorzo, per  svoltare a sx nell'ingresso della Cascina Nuova, per svoltare subito a dx (15m) percorrendo la sterrata che aggira la cascina, riprende il crinale costeggiato da file di robinia, per raggiungere un nuovo tratto di strada asfaltata che, svoltando a sx, con una serie di curve in salita, porta al successivo trivio. Si piega scendendo a dx ed il percorso a tratti è costeggiato da fitte siepi di corniolo, biancospino, ligustro, piccoli olmi ed aceri. Svoltando a dx nei successivi tre incroci si attraversa il fondovalle, percorso da un rio “sorvegliato” da alti pioppi tremuli, costeggiandone prima una sponda e poi, a ritroso, l'altra. A sx si intraprende una breve e ripida salita al termine della quale si svolta nuovamente a sx, giungendo in breve all'edicola dedicata a San Vincenzo, con una lapide che reca una recente iscrizione: “Benedica la terra il Signore, monti e colline benedite il Signore”. Mantenendo la strada principale al trivio si procede diritto e la conclusione del percorso è annunciata dallo splendido quadro di Casorzo sul colle di fronte. Via IV Novembre introduce all'abitato e con svolta a dx sulla SP30 (via G. Mazzini) e continuando sulla provinciale si giunge al parcheggio.” Prima di risalire in auto per fare ritorno a casa, non possiamo esimerci dal visitare la Cantina sociale di Casorzo, molto ben fornita con vini di varie qualità, tutti della zona e tutti molto rinomati. All’ingresso si è accolti dal personale di servizio molto gentili e professionali che sanno consigliare gli abbinamenti migliori. Grazie ai loro suggerimenti abbiamo fatto scorta di un consistente numero di bottiglie che rallegreranno le imminenti festività pasquali.

Soddisfatti della bella passeggiata nelle terre del Monferrato astigiano, ammirata la bellezza delle sue dolci colline, i paesaggi di ampio respiro osservati camminando attraverso campi e vigneti protetti e tutelati dall’Unesco, felici e contenti ci avviamo per ritornare verso casa al termine di una giornata con cielo terso, aria limpida e ottima visibilità che ha messo ancora più in rilievo il magnifico paesaggio.