Accesso stradale:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme,
quindi SS299 per Alagna, superato il centro di Romagnano,
si attraversa il Fiume Sesia lungo la provinciale che
porta a Gattinara, svoltando subito dopo a destra, si
prosegue arrivando a Vintebbio dove entrando in Via San
Grato si raggiunge il
parcheggio
in
Piazza Suor Onorina Banfi.
A volte, luoghi bellissimi e affascinanti carichi di
storia sono proprio vicino casa e noi, distratti da
altri luoghi non ce ne accorgiamo nemmeno rimandando la
visita perché "tanto è lì, e posso andarci quando
voglio". In questo periodo con le fredde mattine che
invogliano a muoversi da casa un po' più tardi del
solito, è arrivato il momento di andare “ lì ”: a
Vintebbio alla scoperta del
Castello di Vintebbio.
La fortezza faceva parte della catena di fortificazioni
duecentesche costruita tra Gattinara e Roccapietra,
questo possente maniero fu eretto per volere dei vescovi
di
Vercelli nel tentativo di difendere l’area dalle
continue rappresaglie che caratterizzano, in generale,
il basso medioevo. Il pianoro su cui sorge offre un
bellissimo panorama
ed era un luogo strategico per dominare la valle con
vista che spazia dal fiume
alla fisionomia del monte Fenera e agli abitati
all'intorno. Questo piacevole percorso ad anello ci
porterà a visitare il Castello di Vintebbio, antica
fortezza edificata all’inizio della Val Sesia su
un’altura rocciosa che sovrasta le
anse del Fiume Sesia;
costruito nel IX secolo, fu smantellato nel 1559.
Piacevole passeggiata in un luogo di interesse storico e
molto panoramico che continueremo passando per Frazione
Sella, Sella della Gallina, Cima Rimottina, Cima Accatta
per far ritorno a Vintebbio compiendo così un bel giro
ad anello. Partiamo dal parcheggio di Via San Grato e
seguendo le indicazioni per il castello camminiamo per
stretti vicoli
superando una
piccola galleria tra le case
per proseguire lungo il
sentiero 702. In breve
tempo raggiungiamo la cima della collina, un ultimo
tratto nel bosco conduce agli
imponenti
resti di questa
straordinaria fortificazione che costituisce il Castello
di Vintebbio, i cui resti sono stati negli scorsi anni
ben recuperati. Del castello restano alcune mura
perimetrali e una torre d'avancorpo meridionale a pianta
quadrata con fregio “a denti di lupo”; alcune feritoie;
delle finestre a bifora ben conservate nella parete a
levante, la meglio preservata; una porzione
dell'ingresso. Nel complesso la muratura è molto spessa
e nella parte rivolta verso la montagna digrada fino a
scomparire, segno evidente che il castello era inclinato
verso la parte esposta più facilmente ad assalto.
Nonostante siano rimasti solo pochi resti, all’apparenza
abbandonati, la visione delle imponenti mura che
derivano da un lontano passato, procura una
notevole emozione nel
ritrovarsi di fronte ad un pezzo di storia. Scattate
numerose foto, riprendiamo il cammino compiendo una
deviazione a sinistra in salita e continuiamo sul 702
per circa 50 metri per dirigerci in seguito ancora a
sinistra lungo un ripido sentiero
in mezzo al bosco fino al
bivio che a destra ci porta a visitare la bella
frazione Sella
417m. la più alta e panoramica
delle frazioni di Serravalle Sesia, un bel borgo antico
raccolto intorno alla
fontana e al
piccolo oratorio
dell'Immacolata Concezione, con
curiosi affreschi
di un artista locale su alcune
case. Ritorniamo sul 702 e dopo aver scollinato
proseguiamo in discesa fino al
bivio Martellone/Pozzasca;
risaliamo a sinistra confluendo sul sentiero 703.
Percorriamo un primo tratto su sterrato poi proseguiamo
su un
ripido ed impegnativo
sentiero fino alla
Sella della Gallina
440 m. Da questo punto prendiamo a sinistra e seguendo
il segnavia 700 percorriamo alcuni tratti su terre rosse
con bassa vegetazione e buoni
scorci panoramici
raggiungiamo, prima la
Cima
Rimottina 491 m. ed a
seguire la
Cima Accatta
455 m. Dopo una breve sosta
per il pranzo e per la
foto
di gruppo riprendiamo il
cammino, percorso un breve tratto in discesa perveniamo
al bivio per Lozzolo e per il Rifugio degli Alpini.
Proseguiamo a sinistra, sempre sul segnavia 703 che in
leggera e continua discesa arriva fino al retro
dell’Industria Gessi.
Percorriamo ancora un tratto su sterrata, raggiungiamo
l’Oratorio di San Rocco
posto all’inizio di
Via
S.Grato che percorriamo per
far ritorno al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto.
P.S.
Ringrazio gli amici Claudio, Gildo, Luciano e il mitico
Flavio (
www.cappef.com ) per la compagnia e la pazienza che
mi hanno
dimostrato nell’aspettarmi mentre avanzavo lento come un
bradipo. Grazie amici per la bella giornata trascorsa in
comitiva ricostituendo in parte la leggendaria S.P.A. (
Società Pensionati Arzilli).
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