Val Sesia

      Alpe portile  
 Gita effettuata in data:28-Giugno-2023                     

  

 Partenza da: Campo Ragozzi
 Dislivello totale: m. 506
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,00

Accesso stradale:
 
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme, quindi SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia, si abbandona la statale, si piega a destra e si risale la strada provinciale della Val Sermenza arrivando dopo 10 Km. nell’ampia conca di Rimasco m. 906. A ridosso della chiesa si piega a destra e si prosegue sulla SP 11 in direzione di Carcoforo fino ad oltrepassare Ferrate. Superato il ponte sul Torrente Egua si lascia l’auto a bordo strada.
 

Dal ponte di Campo Ragozzi seguendo le indicazioni del segnavie 363 ci incamminiamo sulla bella mulattiera che conduce al grosso agglomerato dell’omonima frazione (1225 m.), primo insediamento walser di Rimasco: la prima attestazione risale al 1387. Vi si trovano l'oratorio della Visitazione e l'oratorio di santa Elisabetta (riedificato nel corso dell'Ottocento in luogo di una precedente cappella danneggiata. Attraversato il grazioso borgo proseguiamo lasciando a sinistra il sentiero che conduce ai casolari di "Sul Sasso", (1410 m.). Il sentiero procede entrando nel vallone del Portile, si percorre per un tratto la riva destra del Rio Mazzuccone che forma numerose cascatelle, ed in breve si raggiunge l'Alpe La Presa, (m.1415). Si continua a salire fino al bivio che troviamo poco prima dell'Alpe Mazzuccone (1590 m.). Dal bivio si lascia a sinistra l'itinerario 363 per l’Alpe Vellè Piat e le Piovatte d’Egua, si svolta a destra verso l’Alpe Portile e la Bocchetta del cardone, e si continua in piano per attraversare il torrente. Si risale il costone adiacente e si perviene all'Alpe Portile, (1673 m.), formato da alcune baite e da un ampio pascolo. Il sentiero prosegue per arrivare alle Bocchette del Rosso (itinerario 364) e del Cardone (itinerario 365), entrambe comunicanti con la Val Mastallone. Per oggi ci riteniamo soddisfatti per essere arrivati fin qui e ci fermiamo per riposare e consumare il nostro pranzo. Scattata la foto a ricordo della giornata, ricarichiamo gli zaini e iniziamo il percorso di ritorno, volgendo a sinistra scendiamo lungo gli ampi pascoli in cui incrociamo il giovane pastore con il suo consistente gregge di pecore. Superata una bella cascatella, che genera una gradevole pozza, prima di svoltare il costone riattraversiamo il torrente ed in breve perveniamo all'Alpe Mazzuccone, (1632 m.), posta in posizione dominante su di un dosso erboso. La posizione è decisamente molto favorevole ma purtroppo le baite sono in condizioni di degrado e orrendi teli di plastica proteggono i tetti oramai in procinto di cadere. Lasciando l’alpe alle nostre spalle continuiamo a scendere attraversando una rigogliosa vegetazione, fino a ritornare sul sentiero percorso in salita, raggiungiamo di nuovo le baite dell’Alpe La Presa e camminando lungo la mulattiera che la vegetazione sta invadendo, facciamo ritorno a Campo Ragozzi da cui, con un’ulteriore breve discesa, in un attimo siamo di nuovo al punto da cui siamo partiti.

Breve ma soddisfacente passeggiata in Val Sermenza, una piccola vallata laterale della Valsesia, che data la sua limitata dimensione, rispetto alle altre più estese vallate valsesiane, ha suggerito ai valsesiani di ribattezzarla “Val Pitta” ossia Val Piccola.