Come arrivarci
: Da Oleggio si prosegue lungo la SP 18 e percorsi altri
3 Km. si raggiunge Mezzomerico dove si lasci a l'auto
nella Piazza del Municipio.
L’amico
Giancarlo ci ha invitato a fare una camminata dalle sue
parti su sentieri che conosce bene e in particolare ci
farà da “guida”
sul percorso arancione della Mezzomerico Forest Race-il
Trail di Mezzomerico. Il percorso si sviluppa con
continui saliscendi in un ambiente mai monotono. Si
attraversano Vigneti, Boschi e Colline fra Strade
bianche e singole tracce nei boschi. Si guadano piccoli
torrenti e si è sempre accompagnati dal panorama offerto
dall'arco alpino e prealpino, dal Monviso al Mottarone,
con il Monte Rosa a far da sfondo. L’ambiente è quello
tipico della media collina novarese con ampie zone
boschive e numerosi vigneti, l’altitudine media è di
circa 300 m.s.l. All’orario convenuto ci ritroviamo
con Giancarlo e Anna
di fronte al
Municipio di Mezzomerico dove lasciamo l’auto e
dal parcheggio ci incamminiamo
lungo le
strette vie del paese sino a raggiungere l’inizio
della
strada sterrata che
immette tra gli
ordinati filari dei bellissimi vigneti che
caratterizzano la zona, molto rinomata per essere uno
dei comuni
dell’area compresa nella D.O.C. “ Colline Novaresi ”
estesa ai venticinque Comuni situati nelle colline fra
il Sesia e il Ticino. Si segue a lungo il percorso che
attraversa
numerosi filari delle pregiate uve e si perviene nei
pressi del centro ippico Costabella
dove alcuni
bellissimi cavalli, incuriositi dal nostro
passaggio, ci vengono a salutare.
Lasciata la Cascina Costabella, siamo in territorio di
Suno
dove
incontriamo la
piccola cappella di Sant’Antonio,
qui
sgorga una freschissima acqua di sorgente.
Si è circondati da vigneti il
panorama, nonostante la modesta quota altimetrica, è
affascinante e lo sguardo si allarga sulle morbide linee
delle colline che, disegnando il profilo di questa terra
scendono ad incontrare le risaie della pianura Novarese,
mentre all’orizzonte il
Massiccio del Monte Rosa offre immagini suggestive.
In qualche vigneto del colle è ancora in uso
l’allevamento a
“ maggiorina ”, (risalente
agli antichi romani),
dove da un unico ceppo si dipartono quattro tralci in
direzioni opposte,
uno dei più antichi sistemi d’impianto della vite basata
sulla campanatura di quattro pali inclinati, studiati
per reggere il peso dei grappoli e proteggerli dalla
grandine, che per centinaia di anni è stato l’unico modo
di coltivazione,
oggi sostituito dal più comune metodo a “ spalliera ”. I
pochi vigneti allevati ‘a maggiorina’ sopravvissuti fino
ad oggi, sono assolutamente da vedere in quanto offrono
una preziosa testimonianza del passato enologico di
queste terre ricche di storia. Restiamo estasiati
nell’ammirare e
scoprire il colore dei vigneti con le infinite
sfumature che le vigne regalano in questo periodo
autunnale, sembra di essere di fronte ad un quadro
impressionista dipinto con colori accesi che variano
lungo la linea degli ordinati filari mutando dalle
tonalità dei verdi, agli accenni dei gialli, ai marroni
fino ad una gran varietà di rossi che rendono il
paesaggio unico nel suo genere.
Proseguendo nel cammino
superiamo, grazie ad una
provvidenziale passerella, il Rio Zuffolone
nel cui alveo si nota la
“Preja da Scalavè”,
un
masso erratico
rimasto in loco
dal
ritiro dei
ghiacciai che lo avevano trascinato chissà
in che epoca.
Continuando
tra boschi e vigneti raggiungiamo la
Cascina Monfrinoli dove effettuiamo una breve sosta
per poi ripartire e giungere in
vista dell’Osservatorio Astronomico Galileo Galilei
a cui fa da sfondo una spettacolare visione del
massiccio del Monte Rosa. Il percorso continua e ci
inseriamo nuovamente nei fitti boschi all’interno dei
quali si dipartono parecchi viottoli che rendono
complicato
l’orientamento. Dato che la scorsa Domenica si è corsa
la decima edizione della Forest Race, il percorso è
completamente tracciato e ben segnalato,
tanto che arrivati
al bivio le chiare indicazioni permettono di non
sbagliare. Procediamo a destra, sempre seguendo le
frecce
segnavia arancioni,
lasciando a sinistra il percorso della Race da 24 Km
e poco dopo, nel bosco, troviamo
un infossamento che grazie
ad Anna veniamo a sapere che era la “bosa” dove veniva
raccolta l’acqua. Continuiamo facendo attenzione a
superare un tratto reso fangoso dalla presenza di una
notevole quantità di acqua e perveniamo all’Azienda
Vitivinicola Enrico Crola
con agriturismo,
e
su loro
gentile
invito entriamo a
visitare
la bellissima struttura. Siamo oramai verso la fine
di questa nostra bella e tranquilla passeggiata e
ritornando verso il centro di Mezzomerico superiamo la
Parrocchiale dedicata ai Santi Giacomo e Filippo,
inserita negli Itinerari d'arte nel Novarese,
successivamente
incontriamo
l'oratorio dedicato a Santa Maria Maddalena,
risalente alla fine del XVI secolo. In centro paese
troviamo
il
“ Portico del libro”, una struttura comunale che
grazie all’idea
di alcune
signore
del luogo
è diventata un’area di
scambio libri,
oltre ad alcuni dei sette bellissimi murales
voluti dall’Amministrazione,
realizzati
in
collaborazione con l’Accademia delle Arti e del Muro
dipinto e la Pro Loco di Legro,
sulle pareti di abitazioni e strutture che costituiscono
un itinerario artistico avente come tema
“La donna e l’agricoltura”.
Soddisfatti della bella giornata trascorsa in ottima
compagnia in un ambiente per noi inusuale ma molto
suggestivo,
ritorniamo in Piazza Municipio dove
chiudiamo “l’anello delle vigne”.
Ringraziamo Giancarlo
ed Anna
per averci
accompagnato illustrandoci le particolarità del percorso,
fra
dolci colline piene di viti
che
si trasformano dal classico verde in un autentico
tripudio di colori dove l’autunno si presenta con uno
dei fenomeni più affascinanti e spettacolari della
natura, il cosiddetto “foliage” che ha reso il paesaggio
ancor più magico.
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