Valle Antrona

 Anello Lago di Antrona

 
 Gita effettuata in data: 26-Ottobre-2022                                                    

 Partenza da: Lago di Antrona m. 1100
 Dislivello totale: m. 80
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 1,15

Come arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la statale del Sempione , sino all’uscita per Villadossola. Usciti dalla statale, si svolta a sinistra, si percorre tutta la provinciale di fondovalle e in km. 16 si raggiunge Antrona. Proseguire in direzione di Antrona Lago , si parcheggia sulla sinistra di fronte al ristorante.

 

Dopo un lungo periodo di fermo, è giunto il momento di rimettere in moto le articolazioni e riprendere a fare quattro salutari passi in modo da risvegliare senza grossi traumi la muscolatura e iniziare di nuovo a percorrere i sentieri delle nostre stupende montagne. Per riprendere optiamo per un giro che già abbiamo percorso altre volte e che sappiamo non presentare grosse difficoltà per cui adattissimo al nostro scopo: il giro del Lago di Antrona. Il periplo del lago è una piacevolissima passeggiata che non presenta grandi dislivelli, un percorso ad anello che permette di scoprire un lago naturale originatosi il 27 luglio 1642 per una frana di enormi proporzioni (12 milioni di mc) che si staccò dal versante sinistro della valle (Cima di Pozzuoli). La massa di roccia ricoprì tutto il fondovalle per oltre 2 km, fino alle porte del paese di Antronapiana seppellendo una quarantina di case e purtroppo un centinaio di abitanti. Parcheggiata la macchina scendiamo sulla sponda del lago e ci indirizziamo a sinistra lungo la bella pista che percorre la sponda del lago da cui si gode di una suggestiva visione del sottostante specchio d’acqua color smeraldo in cui si riflettono le nuvole che stanno velando i monti che fanno da corona alla valle. Percorriamo con molta calma il primo tratto di sterrato pianeggiante che presenta diversi punti da cui si ha la possibilità di ammirare il panorama circostante e le cascate che offrono notevoli spunti per molti scatti fotografici. Lungo il percorso si incontrano alcune zone di sosta attrezzate con tavoli da pic nic e si perviene al bivio da cui a sinistra si sale al Lago di Campliccioli, proseguendo si supera l’Alpe Piascel e si arriva al ponte che segna l’estremità del lago e permette di attraversare il torrente Troncone che qui si incunea suggestivo tra le rocce. Il percorso si fa più stretto e porta in breve ad una ripida scala metallica che diventa poi passerella sospesa che con un aereo percorso raggiunge la parete rocciosa da cui si precipita a valle una enorme massa d’acqua che forma l’affascinante cascata del Sajont originata dall’omonimo rio. Nel 2014 è stato inaugurato un sistema di passerelle metalliche ancorate alla parete di roccia che consente di passare proprio dietro alla cascata rendendo possibile percorrere l’intero periplo del lago che, invece, prima si interrompeva. Il suggestivo passaggio all’interno della cascata permette di avere un inconsueto punto di vista dello scrosciante e rumoroso salto d’acqua che si tuffa con impeto nel lago. Superato il punto più caratteristico dell’intero percorso si arriva al termine della passerella metallica per proseguire sul sentiero che perviene ad una palina segnaletica con indicazione Alpe Ronco. Seguiamo questa direzione e in leggera salita raggiungiamo il caratteristico alpeggio posto in stupenda posizione, molto ben mantenuto e curato nei minimi particolari tanto di far pensare ad un piccolo angolo di Svizzera. Dopo una visita all’alpe che si va tingendo dei caldi colori autunnali ricreando un’atmosfera unica, proseguiamo sulla strada sfaltata per far ritorno al punto da cui siamo partiti.

Soddisfatti per la bella giornata che ci ha permesso di godere di uno splendido paesaggio autunnale, nonostante le gambe un po' stanche e il fiato corto, ci siamo ripromessi di non lasciare trascorrere troppo tempo prima di rimetterci nuovamente in cammino.