Valle Formazza

                                      Laghi del Boden 2342 mt.  
 Gita effettuata in data: 16-Agosto-2022                             

 Partenza da: Riale m. 1730
 Dislivello totale: m. 800
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 6,00

Accesso stradale: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita per Crodo. Di qui si imbocca la SS 659 delle valli Antigorio e Formazza, superate Baceno e Premia, si prosegue per la Val Formazza e tra suggestivi panorami e piccoli nuclei abitati ricchi di tradizione, si raggiunge Riale al termine della strada.
 

Dopo la bellissima escursione del 4 Agosto u.s. e le libagioni ferragostane, ritorniamo in Val Formazza, a Riale, per una tranquilla escursione in compagnia di parenti che hanno manifestato il desiderio di visitare i Laghi del Boden. Riale, “ Z’ Chärbäch ” in lingua walser, è un borgo incastonato tra le Alpi Lepontine, nel nord più estremo del Piemonte in alta Val Formazza a pochi chilometri dalla Svizzera, ed è un vero gioiello di architettura di montagna. Situato a 1730 m di altitudine, il villaggio è tra i primi insediamenti creati dalle popolazioni walser che raggiunsero la Val d’Ossola dal vicino Canton Vallese attraverso il Passo del Gries. Lasciata l’auto nel parcheggio a pagamento di fronte all'albergo Aalts Dorf ci incamminiamo lungo la strada che da Riale raggiunge il Passo San Giacomo e la risaliamo quasi interamente lasciandola solo per brevi tratti quando utilizziamo le scorciatoie per tagliare i lunghi tornati. La strada, di proprietà di ANAS con divieto di transito ai veicoli, realizzata nel 1927 per la costruzione delle dighe del Castel e del Toggia è oggi in concessione (2019-2029) al Comune di Formazza per realizzare il collegamento ciclabile tra la Val Formazza e la Svizzera nell’ambito del progetto Interreg «Monti & laghi bike» che renderà possibile valicare le Alpi mettendosi in collegamento con la rete ciclabile elvetica. Salendo di quota iniziamo a vedere all’orizzonte, sopra il muraglione della diga, le acque del Lago di Morasco che hanno sommerso il vecchio paese. Percorriamo la strada poderale e giunti in prossimità di una curva con il caratteristico muretto in pietra formato da diversi archi, effettuiamo una sosta per scattare la classica foto panoramica a Riale con il suo sopraelevato oratorio dedicato a S.Anna, che sovrasta l’omonimo villaggio a ricordo della chiesetta del paese di Morasco, sommerso dalle acque dell’invaso elettrico costruito negli anni 1936-1940. Dopo aver risalito lungamente la strada che sale con con pendenza ridotta e tornanti dalle linee perfette, si perviene ad un tratto pianeggiante, lungo il cammino si ha una costante e panoramica visione sulle cime dell’alta Valle Formazza. Prima di raggiungere il Rifugio Maria Luisa, a quota 2150 mt. in corrispondenza del bivio per i sentieri G22/G24, si svolta a destra, in direzione dell’alpe e del Lago Castel, oltrepassata una casa isolata, proseguiamo lungo il tracciato che attraversando i suggestivi laghi del Toggia che occhieggiano fra praterie e pascoli ci ripaga dalle fatiche sostenute per raggiungerli. Continuiamo seguendo l’evidente traccia di passaggio e senza faticare gran che, perveniamo in una zona umida che presenta il caratteristico fenomeno del “carsismo” che si manifesta visivamente con una innumerevole serie di depressioni e cavità che anticipano i Laghi del Boden principali. I Laghi del Boden sud e nord, si trovano a poca distanza uno dall’altro, separati tra loro da un piccolo pianoro erboso (boden significa “pianoro” in lingua Walser) che hanno preso forma proprio grazie ad una alimentazione idrica sotterranea. In realtà i laghi di Boden sono in totale 7, i restanti 5 sono classificati come “laghetti minori”. I due laghi di Boden sono permanenti, mentre quelli minori che non presentano canali di alimentazione, si formano attraverso un complicato sistema carsico di alimentazione e tendono a scomparire verso la fine dell’estate. Sulla destra del lago più grande si stacca il sentiero che porta alla bocchetta di Vallemaggia. I suggestivi laghi del Boden, non utilizzati per la produzione di energia elettrica, si fanno apprezzare in tutta la loro bellezza naturale. Mentre ammiriamo queste meraviglie, minacciose nuvole nere avanzano sopra di noi per cui decidiamo di ritornare sui nostri passi senza procedere oltre. Scattata la foto ricordo ripercorriamo lo stesso tragitto fatto in salita per ritornare al bivio per i sentieri G22/G24 dove voltando a destra rientriamo sulla strada per il Passo S. Giacomo che seguiamo in leggera salita. Superando il Rifugio Maria Luisa raggiungiamo il muraglione della diga del Lago Toggia da cui osserviamo il basso livello delle acque del bacino artificiale formatosi a seguito della costruzione della diga nel 1932. Fatte le debite considerazioni sulla preoccupante situazione idrica, invertiamo la rotta e dirigiamo la prua dei nostri scarponi verso valle per far ritorno a Riale al termine di questa appagante escursione che ci ha permesso di vedere un altro angolo della meravigliosa Val Formazza.