Alto Verbano

Anello Suna-Monte Rosso-Suna  
 Gita effettuata in data:26-Febbraio-2022                                                    

 Partenza da: Verbania/Suna m. 185
 Dislivello totale: m.495
 Difficoltà: T/E
 Effettivo cammino h: 6,00

Come arrivare:
 Provenendo dalla A26 uscire a Baveno, seguire la statale sino a Fondotoce e, proseguendo lungo la litoranea in direzione di Verbania, poco prima di Pallanza si incontra il centro       abitato di Suna dove si lascia l’auto nel parcheggio adiacente al cimitero.

 

Oggi ripetiamo una escursione già fatta nel 2017 (link) in compagnia degli amici del CAI di Villadossola quando partecipammo alla loro seconda uscita stagionale. Ripercorrendo lo stesso itinerario che con partenza da Suna ci porta a raggiungere la cima del Monte Rosso (m.694). Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio, attraversiamo la SS34 e ci incamminiamo lungo le strette viuzze su cui si affacciano i cortili ai quali si accede attraverso portali medioevali che rappresentano elementi architettonici di notevole fattura, fino a raggiungere il sottopassaggio che permette di riattraversare di nuovo la SS34 per incominciare a salire seguendo le chiare indicazioni del segnavie A00. Il percorso ( conosciuto come “ il sentiero del Buon Rimedio ” ) percorre le falde occidentali del Monte Rosso, la dolce e verde collina posta alle spalle del Golfo Borromeo in direzione di Cavandone. Alzandoci rispetto al piano stradale si incomincia ad intravedere il Lago Maggiore, ed il bellissimo Golfo Borromeo si rivela al nostro sguardo. In breve raggiungiamo la “ Torraccia ″, un fabbricato del XII secolo che i conti De Castello-Barbavara fecero costruire come torre di avvistamento che, collegata visivamente con il castello di Pallanza e le torri di Feriolo, Montorfano, Gravellona Toce, ed Ornavasso, costituiva il sistema difensivo di collegamento del Verbano con l’Ossola; oggi restaurata è adibita ad abitazione privata. Superata la torre, si perviene al panoramico poggio su cui sorge l’Oratorio della Beata Vergine del Buon Rimedio (m. 367): antico romitorio abitato dai frati trappisti dediti all’assistenza dei viandanti in transito. Dopo una breve sosta per ammirare lo stupendo panorama, riprendiamo il cammino ed in breve raggiungiamo la località Pianezza dove sorge la chiesa parrocchiale dedicata alla Natività di Maria. Accanto alla chiesa, in bella posizione panoramica, si innalza il plurisecolare Tasso di circa 400 anni, alto più di 15 m. con una circonferenza di circa 3,6 m. con il fusto spiralato rivolto verso il lago. Ammirata questa meraviglia della natura, risaliamo lungo la scalinata che porta a raggiungere il grazioso borgo di Cavandone che, posizionato sulla cresta ovest del Monterosso, si trova in posizione privilegiata per il controllo del territorio in quanto domina: da un lato il Golfo Borromeo e dall’altro la confluenza a lago di tutte le valli del Verbano-Cusio-Ossola. Aggirandoci fra le strette viuzze visitiamo l’abitato che ancora conserva un gran numero di abitazioni che hanno mantenuto le antiche tipologie costruttive che confermano la sua origine medioevale. In paese, data la sua favorevole posizione, venivano coltivate la vite e il noce; ampiamente utilizzato per uso alimentare, a tale proposito erano in funzione tre torchi e percorrendo via del Torchio, si ha la possibilità di vedere l’unica macina rimasta che, grazie ad un privato è stata recuperata e collocata nella via. Nella graziosa piazzetta è anche dato modo di vedere l’antico pozzo. Raggiunto il Circolo si sale alla stradina che, piegando verso destra, risale il fianco della collina per dirigersi verso la vetta del Monte Rosso (m.693). Lasciata la comoda strada forestale, superiamo la “ Chiesetta del Pellegrino ” e percorso un breve tratto in una luminosa faggeta ritornati sulla strada asfaltata, raggiungiamo l’Agriturismo Monte Rosso da cui si gode di una spettacolare vista sul versante della Val Grande e delle cime che la delimitano. Al termine dell’osservazione, scendiamo seguendo in parte la strada asfaltata e raggiungiamo il punto panoramico dove effettuiamo la sosta pranzo. Oggi grazie alla giornata particolarmente limpida e con un clima da primavera inoltrata, la vista spazia a perdita d’occhio su tutto il bacino lacustre e su tutte le montagne che lo racchiudono. Terminato il pranzo e riposate le articolazioni, molto a malincuore, ci rimettiamo in cammino per far ritorno a Cavandone da dove seguendo il “ Sentiero della Bergamina ” facciamo ritorno a Suna. Per ritornare alla macchina, percorriamo il lungolago che abbandoniamo per risalire la bella scalinata che porta alla chiesa di San Fabiano per prendere visione delle numerose incisioni della “ tavola mulino ″ scolpite sulle lastre di pietra che si trovano attorno alla chiesa, che in altri tempi costituiva un importante luogo in cui ritrovarsi a giocare. Soddisfatti da quanto siamo riusciti a vedere, ripercorriamo gli stretti vicoli acciottolati che attraversano l’antico nucleo medioevale per poi ritornare al punto da cui siamo partiti.

 

Bella e facile escursione non molto impegnativa che permette di prendere visione di uno degli angoli più belli del Lago Maggiore con visita ad uno dei borghi più isolato e suggestivo del Comune di Verbania.