Valle Devero

Agāro m.1590
sulle tracce dei walser
 

 
 Gita effettuata in data:18-Maggio-2022                                                    

 Partenza da:Bivio x Ausone m.1070
 Dislivello totale: m.659
 Difficoltā: E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivare: Da Gravellona Toce si procede in direzione Sempione, passando Domodossola, sino all’uscita per Crodo. Usciti dalla statale seguire le indicazioni per Baceno/Val Formazza, raggiunto Baceno  si prende a sinistra la strada comunale che sale a Devero e la si segue fino al bivio per Ausone e Agāro, dove č consigliabile lasciare l’auto.

Dopo aver visitato lo splendido alpeggio Walser della Dorca a Rimasco, continuiamo il nostro cammino nelle terre dei Walser alla ricerca delle antiche tracce della loro presenza e a tale scopo ritorniamo nella zona di Baceno per percorrere un giro ad anello che ci permetterā di immergerci  letteralmente in quello che fu il patrimonio di conoscenze del popolo Walser, protagonista di migrazioni che contribuirono a costituire colonie in numerosi paesi alpini. Abituati alle dure condizioni dell’ambiente montano si stabilirono a quote elevate, in aree solitarie, affinando tecniche che permisero loro di vivere continuamente a queste quote, sviluppando metodi pastorali, di coltivazione e di costruzione con legno di larice e abete per edificare abitazioni e fienili, stilando codici comportamentali atti a garantire la sopravvivenza comunitaria in un ambiente naturale aspro e sfavorevole. La nostra escursione prende avvio dal bivio per Ausone Agāro che si incontra salendo lungo la strada che sale al Devero. Lasciata l’auto a bordo strada ci incamminiamo lungo la carrozzabile, costruita nel 1936 per i lavori idroelettrici,  che sale ad Agāro e poco oltre il terzo tornante prendiamo a destra il sentiero che porta a Costa. Seguiamo il sentiero che, prima scende al rio e giunto in corrispondenza di un antico mulino risale fino a pervenire alle baite di Agārina, dove sorge un’antica cappella “ double face ″,  da qui si procede in piano fino a Costa, bel paesino di origine walser con le sue antiche case che, resistendo al trascorrere del tempo, restano a testimoniare la loro provenienza. Lasciamo Costa ed iniziamo a salire su esile traccia fino ad incrociare il percorso che viene da Piodacalva, da qui si risale fino ad arrivare al piede della imponente diga del Lago di Agāro m. 1590. La diga, costruita nel periodo della “ colonizzazione elettrica dell’Ossola ″, č alta 57 metri ed č stata realizzata in tre anni di lavoro (1936-1938) allagando la conca alluvionale lunga pių di due Km. Dove sorgeva l’antico Comune di Agāro, si creō un bacino idroelettrico della capacitā di 20 milioni di metri cubi: Agāro che era stato per sette secoli il centro abitato pių alto dell’Ossola popolato da un centinaio di persone scomparve ricoperto dalle acque del nuovo bacino, della piccola comunitā alpina non rimane nulla, solo una piccola traccia nella memoria di alcuni. Raggiungiamo la sommitā della diga da dove ammiriamo il lago in tutta la sua selvaggia bellezza, con i colori che cambiano con le variazioni della luce. Dopo esserci gustati questa spettacolare vista del bacino lacustre, consumiamo velocemente il nostro pranzo. Nel frattempo conosciamo Giuseppe e Mirrella con cui scambiamo quattro chiacchere. Ricarichiamo gli zaini e raggiungiamo assieme l’ingresso del tunnel da cui iniziamo il percorso di ritorno. Nella discesa da Agāro verso Goglio si deve seguire la galleria pianeggiante entro cui č posizionata la condotta forzata che parte dalla diga. La galleria č lunga circa 1,5 Km, l’illuminazione č temporizzata a 30 minuti con dei timer a pulsante posti all’ingresso e all’uscita, per evitare di trovarsi al buio a metā percorso sono da resettare all’entrata, inoltre  č umida e molto fredda, per cui č consigliato dotarsi di abbigliamento adatto e torcia di emergenza. All’uscita della galleria facciamo la foto di gruppo. Salutiamo Giuseppe e Mirella e ci incamminiamo lungo  la pista che passa dal bel paesino di Ausone m. 1427 (Opso in lingua walser), fondato da coloni walser provenienti dalla valle di Binn in Vallese alla fine del XIII secolo. Ausone, situato su di un bellissimo terrazzo soleggiato affacciato verso l’ampia conca di Goglio, da qui la vista spazia su tutta la Valle Antigorio fino alle cime del Devero, grazie alla sua favorevole posizione permetteva di produrre una quantitā di segale sufficiente anche a soddisfare i fabbisogni degli abitanti di Agāro e non essendoci pericoli di valanghe, fu utilizzato dagli stessi come residenza invernale. Lasciamo il piccolo agglomerato di baite e seguendo sempre la strada torniamo al punto da cui siamo partiti.

Conclusione: una bellissima escursione sui sentieri della pių inaccessibile colonia walser del territorio Ossolano. Guardando al placido bacino che sotto le sue acque conserva le rovine di quelle che furono le baite di Agāro e, che in occasione del periodico svuotamento del lago artificiale sono ancora parzialmente visibili, il pensiero corre a ricordare l’aspra vita fatta dagli abitanti di quel mondo “ fuori dal mondo ″.

alcune foto del bacino vuoto si possono vedere a questo link. http://lavalledelrosa.forumfree.it/?t=56027091