Accesso stradale:
Da
Vergiate si prosegue sulla superstrada Vergiate-Besozzo
e si raggiunge Laveno da cui si prosegue seguendo la
segnaletica che porta in centro al paese di Cerro dove
si parcheggia
comodamente in Piazza Dante.
Il nuovo anno inizia con abbondanti nevicate arrivate
fino a quote relativamente basse ma la voglia di
calpestare
neve, non ancora assestata, è poca inoltre siamo in “
libertà vigilata ” per cui non possiamo varcare i
confini regionali pertanto, per inaugurare il nostro
anno escursionistico, decidiamo di percorrere un
sentiero “ terreno” che ci porterà a visitare le
panoramiche sponde del Lago Maggiore. La scelta cade sul
giro ad anello che va sotto il nome di Anello di Santa
Caterina del Sasso che parte ed arriva a Cerro di Laveno,
il piccolo centro un tempo legato all’attività di pesca
sul lago. Il percorso si sviluppa lungo la fascia
costiera compresa tra Cerro di Laveno e Monvalle. E' un
percorso complessivamente indicato con la
sigla VVL-C1 sulla classica segnaletica verticale
bianco-rossa. Dal Palazzo Parabò di Cerro, sede del
museo della ceramica (una delle produzioni
manifatturiere più antiche e caratteristiche di Laveno
Mombello), si percorre il breve tratto di
lungo lago per giungere velocemente a Ceresolo dove
si trova l’antica
chiesa di San Defendente affiancata dallo svettante
campanile romanico. Qui il
cartello segnavia ci informa su quanta strada
dovremmo ancora metterci sotto ai piedi prima di
terminare l’anello, per nulla scoraggiati e animati dal
freddo pungente delle prime ore del mattino,
attraversiamo la strada provinciale che collega Laveno
Mombello ad Angera e ci dirigiamo verso Reno. La vista
sul lago e sulle montagne circostanti imbiancate di
neve è particolarmente suggestiva e la giornata
soleggiata e limpida ci permette di individuare i molti
paesi che costellano la sponda opposta. Continuando nel
nostro cammino il sentiero, attraverso
boschi e prati, scende a
Cellina da dove proseguiamo arrivando ad Arolo.
Attraversata la provinciale discendiamo la
bellissima scalinata che porta
al lago che costeggiamo per uscire dal paese e,
dirigendoci verso Monvalle affianchiamo la strada
provinciale per poi
deviare a destra e raggiungere il
Sasso Moro, il punto più a sud del lago. Il toponimo
di questa bella località deriva dal colore scuro (moro)
degli scogli affioranti dalle acque del Lago Maggiore
dal Sasso si gode un
incantevole panorama sul bacino del lago che ci
godiamo mentre consumiamo il
nostro pranzo. Terminata la sosta, ritorniamo alla
strada statale che attraversiamo per dirigerci verso la
parte alta di Monvalle che raggiungiamo percorrendo una
serie di
tortuose stradine in parte asfaltate e
sterrate che attraversano le piccole frazioni di
Bosco, Ghirate, prima di giungere a Leggiuno.
Proprio nel centro di Leggiuno sorge il caratteristico
campanile romanico e la piccola chiesa dei SS. Primo e
Feliciano, fondata prima del IX secolo. Nella
chiesa, sono custodite dall’anno 846 d.C. le reliquie
dei due santi soldati, martiri sotto Diocleziano.
L’edificio ai lati della porta d’ingresso
presenta due colonne romane con eleganti capitelli
corinzi e conserva sia internamente che
esternamente, diverse lapidi e memorie dell’antichità
tanto da poter essere considerato un vero piccolo museo.
Superata la
Parrocchia di Santo Stefano, edificata nel 1620, ci
inoltriamo il quella che è una delle zone
naturalisticamente più interessanti di tutto il
territorio lavenese: la Torbiera per oltrepassarla e
raggiungere di nuovo l’abitato di
Cerro per far ritorno a Piazza Dante dove, dopo aver
percorso quasi venti chilometri, concludiamo questo
lungo giro ad anello che ci ha permesso di vedere luoghi
che si possono solo intravedere transitando dalla strada
che porta a Laveno e che solo a piedi si possono
apprezzare per tutte le loro peculiarità.
N.B. Il sentiero è pulito e segnalato
nel
tratto
iniziale, nella seconda metà
le
segnalazioni sono scarse con rischio
di
sbagliare, ma non certo di perdersi dati i molti punti
di riferimento. Ad evitare
problemi
è preferibile scaricare sul telefonino la traccia GPS.
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