Alto Verbano

                                 Brinzio-Monte Legnone  
 Gita effettuata in data:25-Febbraio-2021                             

 Partenza da: Brinzio m. 505
 Dislivello totale: m.360
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,30

Accesso stradale: Da Varese proseguire in direzione Sacro Monte / Campo dei Fiori, al bivio per il Sacro Monte seguire le indicazioni Rasa - Brinzio - Luino e poi prendere la SP62 fino a Brinzio che si raggiunge dopo aver percorso circa 9 Km. Parcheggio di fianco alla chiesa.

 

Perdurano le condizioni di isolamento regionale per cui continuiamo a frequentare le località della nostra provincia e oggi ritorniamo nel Parco Naturale del Campo dei Fiori partendo dal piccolo paese di Brinzio, che ospita la sede del parco. Il suggestivo borgo è caratterizzato dalle sue piccole vie di comunicazione pavimentate in pietra che attraversano l’antico centro storico e dalle corti che si affacciano su di esse. Di particolare interesse sono la Cappella della Madonna Addolorata e la Chiesa Parrocchiale, dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Di fianco alla chiesa troviamo le indicazioni del sentiero 305 (Brinzio-Rasa)e ci incamminiamo lungo il percorso, oltrepassato il ponte sul Rio Brivola, davanti al locale Bar-Ristorante, troviamo un incrocio con tre vie. Proseguiamo diritto lungo il sentiero 305 ed in breve giungiamo ad un Cippo eretto dai Padri Passionisti nel 1960 in occasione di un periodo di predicazione per le missioni tenuto a Brinzio. Proseguiamo imboccando il solco della Val d’Intrino e dopo poche decine di metri, sulla sinistra, si trova il complesso di massi di grandi dimensioni, denominato Masso Erratico della Val d’Intrino, uno degli otto monumenti naturali del Parco. Continuando troviamo la Fonte del Cerro. Il caratteristico sito ove si trova la sorgente, tradizionalmente luogo di sosta e riposo per gli escursionisti, è stato riattato alcuni decenni or sono ed è stato reso più accogliente mediante l’installazione di due rustiche panchine. Giunti a quota circa di 720 mt. il sentiero si biforca indicando a destra il sent. n. 304 verso Le Pizzelle ed a sinistra il sent. n. 305 che conduce alla Rasa. Poco oltre tale bivio Percorrendo il sentiero n. 305, deviamo a sinistra e raggiungiamo il Passo Varrò (m.759) che mette in comunicazione la Val d’Intrino con la Valle del Legnone. Lasciamo il vasto spiazzo con faggi e betulle e volgendo a sinistra proseguiamo in ripida salita fino a raggiungere la cima del Monte Legnone (m.867). Dopo la prolungata sosta panoramica, seguiamo il sentiero in discesa che raggiunge ex rifugio Villaggio Cagnola ora dismesso,  da qui prendiamo il "percorso comodo", si tratta di una strada sterrata, lungo la discesa incontriamo il monumento al Vittorioso poi raggiungiamo il Tempietto per poi attraversare il Parco di Villa Cagnola fino a sfociare sulla strada Provinciale N°62 nei pressi della Rasa. Nelle vicinanze sorge la Cava Donati, oramai da tempo dismessa, sovrastante l’antica Fornace della Riana. Svoltando a sinistra ci indirizziamo verso il Passo della Motta Rossa (m.565) da cui continuiamo nel nostro cammino che si sviluppa lungo la sterrata che nella stagione invernale è utilizzata come pista per lo sci di fondo. Siamo all’interno della Riserva Naturale Orientata del Parco regionale Campo dei Fiori in cui troviamo il piccolo specchio d’acqua del Lago di Brinzio, uno dei luoghi più suggestivi del paese di Brinzio. Il lago è alimentato da tre immissari principali: i torrenti Rio di Brinzio, Buragona e Intrino, oltre che da alcune sorgenti che sgorgano direttamente nel bacino, nella parte più orientale. Le acque defluiscono poi nell'emissario, il rio Brivola, il cui breve corso si conclude poco meno di un km a valle, con l'affluenza nel torrente Valmolina. Costeggiato per un breve tratto il perimetro del lago, facciamo ritorno a Brinzio dove chiudiamo l’anello di questa semplice ma molto divertente escursione.

 

Curiosità:

MASSO ERRATICO DI BRINZIO

Questo megalite è uno tra i monumenti naturali più rappresentativi del parco del Campo dei Fiori. Costituito da gneiss (roccia metamorfica ricca di quarzo), documenta un fenomeno geologico di estrema rilevanza che ha avuto origine circa 60.000 anni fa, nel corso di varie glaciazioni.

VILLAGGIO CAGNOLA

Si tratta di un'area su cui sorge una Villa, costruita alla fine della Prima Guerra Mondiale e l'annesso parco. Nasce come luogo di riposo per mutilati di guerra per diventare, dopo la Seconda Guerra Mondiale, un orfanotrofio. Divenne una scuola all'avanguardia dove si potevano studiare canto, teatro, cinema, scienze e dove si potevano frequentare laboratori di falegnameria, agricoltura e meccanica. Dopo un periodo di declino, l'attuale proprietario dell'area, il Parco Regionale del Campo dei Fiori, ne ha curato la ristrutturazione. Oggi è un centro polifunzionale, dedicato al supporto di attività educative e scientifiche, sede delle Guardie Ecologiche e del Consorzio Castanicoltori di Orino, Brinzio e Castello Cabiaglio e al suo interno si possono trovare un percorso avventura, un percorso di orienteering e una scuola di mountain bike.

FORNACE DELLA RIANA - RASA DI VARESE

La Fornace della Riana, posta proprio di fronte alla sorgente dell'Olona, è un reperto di archeologia industriale degno di interesse, anche se purtroppo giace in uno stato di totale abbandono. L'edificio principale, a tipica struttura cilindrica in pietra, mattoni refrattari, smalto ed argilla, è collegato tramite passaggio aereo su piloni, alla cava, duecento metri sopra: il dislivello naturale permetteva il versamento del pietrame per gravità orizzontale direttamente nella fornace, alimentata dall'abbondante legname dei boschi circostanti. Dopo la cottura a fuoco continuo (così come continuo era il ciclo produttivo), ai piedi del tronco di cono veniva estratta la calce. Della fornace, accompagnata da un edificio ad uso abitativo, si ha notizia scritta dal 1861 e rimase attiva sino al 1971, anno in cui impiegava il proprietario e sette operai.