Accesso stradale:
Da Varese proseguire in direzione Sacro Monte / Campo
dei Fiori, al bivio per il Sacro Monte seguire le
indicazioni Rasa - Brinzio - Luino e poi prendere la
SP62 fino a Brinzio che si raggiunge dopo aver percorso
circa 9 Km. Parcheggio di fianco alla chiesa.
Perdurano le condizioni di isolamento regionale per cui
continuiamo a frequentare le località della nostra
provincia e oggi ritorniamo nel Parco Naturale del Campo
dei Fiori partendo dal piccolo paese di Brinzio, che
ospita la sede del parco. Il suggestivo borgo è
caratterizzato dalle sue
piccole vie di comunicazione
pavimentate in pietra che attraversano l’antico centro
storico e dalle corti che si affacciano su di esse. Di
particolare interesse sono la Cappella della Madonna
Addolorata e la
Chiesa Parrocchiale, dedicata ai SS.
Pietro e Paolo. Di fianco alla chiesa troviamo le
indicazioni del sentiero 305 (Brinzio-Rasa)e ci
incamminiamo lungo il percorso, oltrepassato il ponte
sul Rio Brivola, davanti al locale Bar-Ristorante,
troviamo un
incrocio con tre vie.
Proseguiamo diritto
lungo il sentiero 305 ed in breve giungiamo ad un
Cippo eretto dai Padri
Passionisti nel 1960 in occasione di un periodo di
predicazione per le missioni tenuto a Brinzio.
Proseguiamo imboccando il solco della Val d’Intrino e
dopo poche decine di metri, sulla sinistra, si trova il
complesso di massi di grandi dimensioni, denominato
Masso Erratico della Val d’Intrino, uno degli otto
monumenti naturali del Parco. Continuando troviamo la
Fonte del Cerro. Il caratteristico sito ove si trova la
sorgente, tradizionalmente luogo di sosta e riposo per
gli escursionisti, è stato riattato alcuni decenni or
sono ed è stato reso più accogliente mediante
l’installazione di due rustiche panchine. Giunti a quota
circa di 720 mt. il sentiero si biforca indicando a
destra il sent. n. 304 verso Le Pizzelle ed a sinistra
il sent. n. 305 che conduce alla Rasa. Poco oltre tale
bivio Percorrendo il sentiero n. 305, deviamo a sinistra
e raggiungiamo il Passo Varrò (m.759) che mette in
comunicazione la
Val d’Intrino
con la Valle del Legnone. Lasciamo il vasto spiazzo con
faggi e betulle e volgendo a sinistra
proseguiamo
in ripida salita fino a raggiungere la
cima del
Monte Legnone (m.867). Dopo la prolungata
sosta
panoramica, seguiamo il sentiero in
discesa
che
raggiunge ex
rifugio
Villaggio Cagnola ora dismesso, da qui prendiamo
il "percorso comodo", si tratta di una strada sterrata,
lungo la discesa incontriamo il
monumento al Vittorioso poi raggiungiamo il
Tempietto per poi attraversare il Parco di
Villa Cagnola fino a sfociare sulla strada Provinciale
N°62 nei pressi della Rasa. Nelle vicinanze sorge la
Cava Donati, oramai da tempo dismessa, sovrastante
l’antica Fornace della Riana. Svoltando a sinistra ci
indirizziamo verso il
Passo della Motta Rossa (m.565) da
cui continuiamo nel nostro cammino che si sviluppa lungo
la sterrata che nella stagione invernale è utilizzata
come pista per lo sci di fondo. Siamo all’interno della
Riserva Naturale Orientata del Parco regionale Campo dei
Fiori in cui troviamo il piccolo specchio d’acqua del
Lago di Brinzio, uno dei luoghi più suggestivi del paese
di Brinzio. Il lago è alimentato da tre immissari
principali: i torrenti
Rio di Brinzio,
Buragona e
Intrino,
oltre che da alcune sorgenti che sgorgano direttamente
nel bacino, nella parte più orientale. Le acque
defluiscono poi nell'emissario, il rio
Brivola,
il cui breve corso si conclude poco meno di un km a
valle, con l'affluenza nel torrente
Valmolina.
Costeggiato per un breve tratto il perimetro del lago,
facciamo
ritorno a Brinzio dove chiudiamo l’anello di
questa semplice ma molto divertente escursione.
Curiosità:
MASSO ERRATICO DI BRINZIO
Questo megalite è uno tra
i
monumenti naturali più rappresentativi del parco del
Campo dei Fiori. Costituito da gneiss (roccia
metamorfica ricca di quarzo), documenta un fenomeno
geologico di estrema rilevanza che ha avuto origine
circa 60.000 anni fa, nel corso di varie glaciazioni.
VILLAGGIO CAGNOLA
Si tratta di un'area su cui sorge una Villa, costruita
alla fine della Prima Guerra Mondiale e l'annesso parco.
Nasce come luogo di riposo per mutilati di guerra per
diventare, dopo la Seconda Guerra Mondiale, un
orfanotrofio. Divenne una scuola all'avanguardia dove si
potevano studiare canto, teatro, cinema, scienze e dove
si potevano frequentare laboratori di falegnameria,
agricoltura e meccanica. Dopo un periodo di declino,
l'attuale proprietario dell'area, il Parco Regionale del
Campo dei Fiori, ne ha curato la ristrutturazione. Oggi
è un centro polifunzionale, dedicato al supporto di
attività educative e scientifiche,
sede delle Guardie Ecologiche e del Consorzio
Castanicoltori di Orino, Brinzio e Castello Cabiaglio e
al suo interno si possono trovare un percorso avventura,
un percorso di orienteering e una scuola di mountain
bike.
FORNACE DELLA RIANA - RASA DI VARESE
La Fornace della Riana, posta proprio di fronte alla
sorgente dell'Olona, è un reperto di archeologia
industriale degno di interesse, anche se purtroppo giace
in uno stato di totale abbandono. L'edificio principale,
a tipica struttura cilindrica in pietra, mattoni
refrattari, smalto ed argilla, è collegato tramite
passaggio aereo su piloni, alla cava, duecento metri
sopra: il dislivello naturale permetteva il versamento
del pietrame per gravità orizzontale direttamente nella
fornace, alimentata dall'abbondante legname dei boschi
circostanti. Dopo la cottura a fuoco continuo (così come
continuo era il ciclo produttivo), ai piedi del tronco
di cono veniva estratta la calce. Della fornace,
accompagnata da un edificio ad uso abitativo, si ha
notizia scritta dal 1861 e rimase attiva sino al 1971,
anno in cui impiegava il proprietario e sette operai.
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