Come arrivare:Si
percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi si
procede lungo la SS 33 del Sempione sino alla seconda
uscita per Varzo dal paese si seguono le indicazioni per
gli impianti sciistici di San Domenico che si superano
per scendere alla località Pontecampo dove si parcheggia
al termine della strada asfaltata.
Attraversiamo
il torrente Cairasca, che con le sue acque tumultuose
forma bellissimi spruzzi che saltano sulle rocce, e
prendiamo a destra il sentiero che supera l’agriturismo
e attraversa i verdeggianti prati delimitati da quel che
resta delle
caratteristiche staccionate
e
inerpicandosi raggiunge
la gippabile
che sale al Veglia. Il percorso si sviluppa ora in forte
salita e risalendo i numerosi tornanti che si affacciano
sulla profonda gola in cui scorre il torrente
raggiungiamo la
Cappella del Groppallo
m. 1723. La carrabile ora spiana e prosegue in
falsopiano, costeggiando la grandiosa forra
scavata dal torrente che scorre un centinaio di metri
più in basso. Mentre ci avviciniamo alla piana su cui
sorgono i vari nuclei che costituiscono il comprensorio
dell’alpe, già si intravedono le cime del veglia che
fanno capolino fra gli alberi, alle nostre spalle il
gruppo del Cistella sembra che sorvegli il nostro
cammino, mentre la conca di Nembro si allontana sempre
più dalla nostra vista. La giornata limpida ci permette
di godere appieno del favoloso spettacolo che ad ogni
passo si presenta davanti ai nostri occhi e giungiamo
così al muretto che delimita e rappresenta l’ingresso
nel territorio dell’Alpe Veglia che ci accoglie con una
piccola area di sosta attrezzata con panche e tavoli in
legno. Raggiungiamo il caratteristico ponte in pietra a
cui fa da sfondo il grandioso Monte Leone e non possiamo
esimerci dalloscattare
la caratteristica
foto ricordo
e superatolo ci troviamo al
bivio da cui prendiamo la strada sulla destra che
scende al nuovo ponte, quindi prosegue costeggiandola
piana fino al ponte successivo in prossimita del quale
c’è il bivio per La Balma. Dopo una breve salita,
raggiungiamo la sommità del dosso da cui si ha una
visione globale dello
stupendo alpeggio
in cui spicca il grosso masso erratico
sormontato da una croce
e su cui le guide alpine del Gruppo Ossola hanno
tracciato diverse vie di arrampicata. Visitato in ogni
suo
suggestivo angolo
lo splendido ed
ordinato alpeggio
riprendiamo il
cammino in direzione del
Rifugio
che raggiungiamo. Lasciamo il rifugio e proseguiamo
seguendo la strada che percorre con un ampio giro ad
anello tutta la Piana del Veglia e visitiamo le varie
località cominciando da Cornù dove sostiamo per
consumare il nostro pranzo .Terminato il ns pasto
riprendiamo il
cammino verso il Lago delle Fate che scopriamo
immerso in un magnifico
bosco di larici.
Camminiamo lungo tutta la sua sponda e non ci
stancheremmo mai di scattare fotografie in quanto ad
ogni passo scopriamo
angoli suggestivi
meritevoli di essere immortalati. Giunti al termine
proseguiamo sul sentiero per il
Lago delle Streghe
che raggiungiamo .Dopo aver scattato
foto
a raffica ci incamminiamo lungo il
bel sentiero
verso
Cianciavero.
Da questo privilegiato posto di osservazione lo sguardo
spazia su
tutta la piana e si può ammirare l’Alpe Veglia nel
suo insieme ed in tutta la sua bellezza. E’ sorprendente
ammirare i nuclei abitativi che si presentano nella
verde piana, racchiusa dalle cime che le fanno corona,
inseriti armonicamente nell’ambiente e tutti costruiti
in pietra tanto da confondersi con le rocce e i massi
erratici circostanti, con le facciate delle piccole
baite rivolte a sud per intercettare il primo sole.
Lasciando nostro malgrado l’alpe e le sue montagne.
Raggiunto nuovamente l’ingresso dell’alpe, ci
apprestiamo a ripercorrere a ritroso il cammino fatto in
salita e ci avviamo lungo la ripida strada che ci
riporta a Ponte campo e qui concludiamo questa
escursione effettuata in una favolosa giornata che ci ha
permesso di gustare in tutta la sua bellezza quel
gioiello naturale che è l’Alpe Veglia.