Accesso stradale:
Si
percorre l’autostrada A26 sino a Domodossola, quindi si
procede lungo la SS 33 del Sempione sino a Iselle.
Superato il Confine di Stato si prosegue sino a
raggiunge il Passo del Sempione dove si parcheggia nel
piazzale antistante l’Ospizio.
Lasciamo
il parcheggio e ci incamminiamo a sinistra dell’Ospizio
del Sempione per imboccare una stradina che sale tra i
pascoli oltrepassando
le case di Rotels, un gruppo di sette edifici, in
parte rurali, adibiti alla pastorizia, si passa nelle
vicinanze di un traliccio degli impianti di risalita e
percorso un breve tratto su sterrato, inizia un vero e
proprio sentiero che a partire dai 2150 m. di quota
continua quasi pianeggiante
fiancheggiando il canale d’acqua ( bisso ) che
alimenta il laghetto di Rotel. Salendo di quota fin da
subito possiamo ammirare lo splendido
panorama sul Passo del Sempione e sull’Ospizio.
Proseguiamo seguendo il sentiero che si sviluppa a
mezzacosta in un ambiente di alta montagna e si superano
diversi torrenti generati dallo scioglimento delle nevi
del Chaltwassergletscher per superare i quali sono state
poste
diverse passerelle che agevolano il passaggio.
Avanzando fra sassi e dossi detritici si aggirano
diversi costoloni e ci si porta sul versante opposto a
quello di salita. Superato un grosso pilone di sassi che
funge da segnavia, si riprende a salire e superato un
dosso morenico incontriamo un’altra
placconata rocciosa su cui scorre l’ennesimo rivolo
d’acqua. Dopo averlo seguito per un tratto lo
attraversiamo, passando su una delle tante
passerelle di servizio, e ci ritroviamo in una zona
di facili
placche rocciose che risaliamo per proseguire ed
entrare nella valle a sinistra formata da una vecchia
morena, superando la zona prativa che ci permette di
raggiungere lo
sbarramento morenico proprio di fronte alla parete
nord del Monte Leone. Il sentiero che segue il filo
della morena porta verso la Bocchetta d’Aurona, mentre
noi ci teniamo più bassi e andiamo più decisamente in
direzione del rifugio 2848 m. Il panorama qui è
davvero spettacolare, il colpo d’occhio sul
Monte Leone (m.3553), la più alta vetta gelata ad
Est del Passo del Sempione, lascia senza fiato. Davanti
ai nostri occhi si apre lo spettacolare scenario del
vallone di Chaltwasser con il bel
lago glaciale di Kaltwasser e i nevai che ne
riempiono le conche. Da questo straordinario punto
d’osservazione volgiamo a sinistra e superata una zona
pianeggiante effettuiamo l’ultima salita di giornata che
ci permette di raggiungere il
Rifugio Monte Leone (m.2848) adagiato sotto le
pareti della punta Terrarossa. Siamo a qualche centinaio
di metri dalla bocchetta d’Aurona, al confine con la
conca del Veglia. Per il ritorno ci manteniamo sullo
stesso percorso seguito all’andata e prestando
attenzione a non scivolare sui tratti rocciosi
raggiungiamo di nuovo il piazzale dell’Ospizio.
CURIOSITA’
L’Ospizio
La strada del passo del Sempione e l’ospizio, furono
costruiti nel 1801 per opera di Napoleone. L’alloggio è
stato ultimato nel 1831, dai Canonici Agostiniani del
Passo del Gran San Bernardo. La Casa di Accoglienza, è
una costruzione notevole, lunga 65 metri, larga 20 metri
e alta 30 mt.; la facciata di stile impero, le mura in
pietre di taglio fino al primo piano, l’alta gradinata e
la porta monumentale ne fanno un edificio dall’aspetto
maestoso. L’edificio si sviluppa su tre piani ed è il
più grande ospizio dei passi, situato sulle Alpi.
L’Ospizio può accogliere fino a 130 persone, in camerate
da 10 posti oppure in camere da 4 o 6 posti letto.
Ospita persone singole, gruppi di giovani o comitive,
famiglie che cercano un luogo di riposo, d’incontro e di
ritiro spirituale.
Di fronte all’ospizio, dalla seconda guerra mondiale, si
trova un’ aquila di pietra, alta quasi 9 metri.
L’Aquila in pietra
L’aquila
in pietra “ Simplon Adler “, alta quasi 9 metri, è il
simbolo del Passo del Sempione. Il monumento fu
inaugurato nel settembre del 1944. Durante la seconda
guerra mondiale
alcuni ufficiali dell'11ª brigata alpina
dell'esercito svizzero, di stanza a Zwischbergen,
proposero la costruzione di un monumento onorario in
pietra raffigurante un'aquila, il simbolo della brigata.
Il monumento doveva rappresentare la fierezza e
l'indipendenza del popolo svizzero. L'opera è stata
ideata dall'architetto e scultore bernese Erwin
Friedrich Baumann che propose un progetto che prevedeva
l'uso di blocchi di granito provenienti dalla vecchia
fortificazione di Gondo.
Capanna La
Monte Leone
La Cabane Monte-Leone è situata a quota 2848 m del
Kaltwasserpass, a Est del passo Sempione. La sezione Le
Locle – Sommartel del C.A.S. ha acquisito questo
edificio nel 1989, che meritava di rivivere dopo essere
stato utilizzato un tempo come alloggio militare per le
truppe di frontiera, dislocate in loco con compiti di
sorveglianza data la presenza del confine posto a pochi
metri dalla costruzione. E’ una lunga costruzione in
pietra locale ad un piano di 5 x 17 metri circa, su un
terrazzo roccioso inserito nell’ambiente. La
trasformazione in rifugio per alpinisti ed escursionisti
non ha cambiato molto le originali caratteristiche;
all’interno sono state inserite parti in legno per
migliorarne l’aspetto. Troviamo un refettorio, una
cucina e un dormitorio con 32 cuccette con piumoni
nordici. Poco sopra la capanna si schiude un inatteso
panorama in direzione ovest con vista dall’alto
sull’Alpe Veglia, in territorio italiano.
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