Accesso stradale:
Da
Vergiate si prosegue sulla superstrada Vergiate-Besozzo
e si raggiunge Laveno dove lasciamo le auto nel
parcheggio
delle FS.
La breve finestra di apertura creatasi quando siamo
passati in zona gialla, sta per chiudersi nuovamente e
quindi ne approfittiamo per fare quella che sarà
l’ultima uscita di questo anno che, per quanto riguarda
l’escursionismo, è stato un po' avaro e ci ha molto
limitato negli spostamenti (per il resto invece meglio
non parlarne). Restiamo in zona e approfittiamo di fare
un’altra di quelle escursioni che essendo sulla “ porta
di casa ” trascuriamo sempre in quanto troppo vicine.
Dopo un veloce consulto decidiamo di fare un’altra
uscita sulle “ montagne di casa nostra ” e la scelta
cade sul Sasso del Ferro, modesta cima che si innalza
sopra la cittadina di
Laveno Mombello,
sulla sponda varesina del
Lago Maggiore. Dopo questo breve preambolo
andiamo a descrivere il percorso odierno: lasciamo il
parcheggio e ci indirizziamo verso la parte
vecchia del
paese che attraversiamo. Raggiunto il Municipio ( Piazza
Fontana), si inizia a salire per Via don Tinelli, Via
Caprera e
Via per Vararo dove troviamo il cartello
indicatore dell’Anulare Valcuviano che indica la
direzione da seguire per raggiungere le frazioni di
Brenna e Casere. Ci troviamo all’inizio della strada
asfaltata che si presenta subito ripida e procede in
notevole pendenza fino a raggiungere Monteggia,
offrendoci nel tragitto
stupende vedute che fanno
dimenticare la fatica dell’ascesa. Giunti a Monteggia il
cammino prosegue su una mulattiera selciata che,
passando accanto ad una
cappella si inoltra nel bosco
distrutto,
risale parallela al Torrente Riale che scorre nel
vallone, e perviene alla sbarra collocata al termine
della mulattiera in prossimità di Casere (m.768) poco
sotto il Ristorante Gigliola. Siamo al
bivio dove
abbandoniamo il sentiero che a sinistra va ai Pizzoni e
quello che andando dritti porta a Vararo, per imboccare
sulla destra la
malandata mulattiera contrassegnata da
segnavia bianco/rossi per Poggio Sant’Elsa. Saliamo nel
bel bosco di faggi e lasciando a destra il percorso che
prosegue in direzione di Cittiglio, procediamo in ripida
salita e dopo un breve tratto in falsopiano che concede
un po' di respiro, riprende a salire nuovamente sino a
portarci a percorrere la
scalinata finale che introduce
alla
funivia e al Poggio (m. 974) da cui, guidati da
segni di vernice rossa, saliamo alla cima del
Sasso del
Ferro (m.1062) uno tra i più bei balconi panoramici sul
Lago Maggiore. Da entrambe le sommità ( Poggio S. Elsa e
Sasso del Ferro), il panorama si osserva è semplicemente
grandioso, un giro d’orizzonte a quasi 360° che spazia
dal Campo dei Fiori ai principali laghi lombardi ed il
Lago Maggiore si presenta in tutta la sua bellezza, fino
alle lontane vette alpine. La bella montagna
raggiungibile con una comoda e veloce cabinovia che,
partendo dal centro di
Laveno,
raggiunge la vetta del Poggio Sant’Elsa
in circa quindici minuti,
è diventata anche un ottimo punto di
decollo per gli
appassionati di parapendio e deltaplano. Ci soffermiamo
per consumare il nostro pranzo e, scattata l’usuale foto
ricordo, è ora di immetterci sul
sentiero del
rientro
visto che ci vuole ancora più di un’ora di cammino per
tornare alla macchina senza contare che siamo nei giorni
del solstizio d’inverno e il sole tramonta ancora
velocemente.
Sulla via del ritorno, poco prima di giungere a
Monteggia sulla destra un
cartello indica il Sasso del
Fungo che decidiamo di visitare. In
meno di dieci minuti
perveniamo ai due massi erratici che sono lì
probabilmente da migliaia di anni portati dai ghiacci
della epoca glaciale. Singolare che i massi siano due
uno sopra l’altro e che assomigliano ad un
fungo,
appunto, per sicurezza sono stati bloccati con cemento.
Terminata la visita ritorniamo sul sentiero di discesa e
in breve ci ritroviamo di nuovo a
Laveno
(per
maggiori informazioni, consultare il sito
www.funiviedellagomaggiore.it).
Con questa panoramica uscita concludiamo l’anno
escursionistico e approfittiamo dell’occasione per
porgere a tutti voi che ci leggete i nostri migliori
auguri per un Felice e prospero Anno Nuovo ricco di
tante escursioni.
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