Come arrivarci:
Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme,
quindi SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia, si
abbandona la statale, si piega a destra e si risale la
strada provinciale della Val Sermenza arrivando dopo 10
Km. a Rimasco. A ridosso della chiesa parrocchiale
troviamo il bivio per Rima sulla sinistra, si percorrono
altri 7,5 Km. e si arriva all’ingresso del paese dove si
parcheggia l’auto nelle apposite aree di sosta
sopraelevate.
È
ormai una lunga tradizione che corre ininterrotta
indietro negli anni e che si spera, possa continuare
ancora per il futuro: è il turno di gestione al Rifugio
Ferioli che questo anno ha un sapore particolare.
Infatti dopo aver festeggiato lo scorso anno le “ nozze
d’argento
”
con il rifugio, ci accingiamo a festeggiare
il
26° anniversario che ci vede presenti come “
Escursionando”
alla gestione del rifugio.
Purtroppo anche per
questo anno non potrò far parte dello staff di gestione,
gli anni passano e gli acciacchi si fanno sentire
impedendomi di fare quel che era abituale fare in
passato per cui, mancando anche Luciano (il nostro
storico capo gestione), il mio socio Claudio, si fa
carico di adempiere all’impegno preso a suo tempo, potrà
comunque contare sul valido aiuto di Rosi, Daniela,
Gianni e Giovanni che lo coadiuveranno nella gestione di
questo lungo fine settimana.
Come da consolidata
abitudine la salita al rifugio avviene dal versante di
Rima seguendo l’itinerario più lungo ma molto più
graduale della salita da Alagna da cui, in tutti questi
anni, è capitato di salire solo in due occasioni.
Più volte è già stato
descritto l’itinerario di salita per cui anche in questa
occasione è superfluo, se non addirittura stucchevole,
descrivere il percorso pertanto il resoconto di questa
gestione si limiterà ad esporre quanto fatto nel corso
delle quattro giornate.
In compagnia di Rosi, raggiungiamo
il rifugio, chiuso dalla Domenica precedente, e
provvediamo ad aprire tutti i locali, rendendo operativa
la struttura. Controllato che tutto è in perfetto
ordine, consumiamo un veloce spuntino per poi dar corso
alle usuali operazioni che ci permetteranno di essere
operativi per il fine settimana. In breve arriva l’ora
di cena che consumiamo tranquillamente, riordinata la
cucina, dopo aver predisposto tutto l’occorrente per la
giornata successiva, ci possiamo finalmente coricare per
una bella dormita. La mattina del 4 ci vede svegli
presto e, vista la splendida giornata, ci aspettiamo
l’arrivo di qualche escursionista per cui provvediamo ad
avviare lo spezzatino che, servito con l’immancabile
polenta morbida e dorata, sarà il piatto forte nel menù
del giorno. Dopo poco arrivano al rifugio
Daniela e Giovanni unitamente. Il tempo di cambiarsi
e lasciati gli abiti da escursionista, Daniela indossa
quelli da
pasticcera e in men che non si dica sforna tre torte
da leccarsi i baffi, una in particolare è
dedicata al Rifugio. Essendo venerdì non ci sono
grandi passaggi e la giornata trascorre tranquilla fino
all’ora di cena dove ci ritroviamo in 5. Terminata la
giornata ci ritiriamo nella speranza di risvegliarci con
una bella giornata. Al mattino di Sabato 5, la giornata
si presenta spettacolare e le circostanti montagne
appaiono nitide in tutto il loro splendore, e quindi
confidando in un notevole afflusso, ci mettiamo subito
al lavoro di buona lena. Le nostre aspettative non vanno
deluse e prima di pranzo arrivano al rifugio
Fabio, Danilo e PG
(
http://malatidimontagna.blogspot.com/)
che quando siamo di turno di gestione, non mancano mai
di venirci a trovare per rafforzare il nostro vecchio
rapporto di amicizia. Arriva anche
Paolo, ex collega di lavoro che non vedevo da anni e
con il quale scambio 4 chiacchiere a ricordo del periodo
pre INPS .Arrivano altri amici che si fermano a dormire.
Mentre mi dedico alle PR, in cucina i miei validi
collaboratori provvedono a sistemare tutto quanto
avevamo tirato in ballo per svolgere l’attività e
servire al meglio i nostri graditi ospiti che si godono
il pranzo comodamente seduti ai tavoli in terrazza. Le
ore scorrono veloci e gli amici che devono far rientro
alle rispettive abitazioni, ci salutano e intraprendono
la via del ritorno. Mentre il rifugio si svuota, noi
proseguiamo nei preparativi per il giorno successivo che
si preannuncia ancora con una giornata di bel tempo.
Arrivati a sera, si cena in compagnia di alcuni
escursionisti giunti nel frattempo al rifugio per
trascorrevi la notte, poi tutti a nanna. La mattina di
Domenica 6, come da previsioni la giornata si presenta
nuovamente ben soleggiata e con un’alta visibilità per
cui i nostri ospiti si possono godere lo stupendo
panorama visibile dal nostro privilegiato punto di
osservazione. Anche oggi aspettiamo visite ed i primi a
presentarsi sono
Fiorenzo e Daniela che anche loro non mancano mai di
venire a trovarci. Con il passare delle ore anche molti
altri amici ci hanno nel frattempo raggiunti e sarebbe
difficile per noi citarli tutti singolarmente con il
grave rischio di tralasciare qualcuno per cui, sperando
di non dimenticarne nessuno, preferisco inserire le foto
scattate in loro compagnia nel nostro Fotoalbum.
Prima di cena diamo
inizio alle operazioni di chiusura che completeremo
l’indomani mattina prima di lasciare definitivamente il
rifugio, poi cena ed una saporita dormita. La mattina
del giorno di partenza si presenta parzialmente coperto
per cui, terminate le usuali operazioni di chiusura, ci
incamminiamo lungo l’oramai abituale sentiero che ci
riporta a
valicare il Colle del Mud da cui lanciamo un ultimo
sguardo a ritroso che ci permetterà di conservare il
ricordo del luogo che per un fine settimana all’anno
consideriamo la nostra casa. Oltrepassato il colle,
inizia la
lunga discesa che ci riporterà tra le
fiorite case di Rima dove termina la nostra
avventura che si è rivelata, come sempre, impegnativa ma
molto gratificante dal punto di vista umano che ci ha
permesso di consolidare vecchie amicizie e farne di
nuove. Ringraziamo gli amici che sono venuti a trovarci
e che, comunque vada, hanno lasciato un segno nella
nostra vita e dei quali ci ricorderemo e che ci
mancheranno quando, con il passare degli anni,
ripenseremo con piacere ai nostri turni di gestione.
Un particolare e
doveroso, oltre che sincero, ringraziamento a Rosi,
Daniela, Gianni e Giovanni che mi hanno aiutato in
questa non facile gestione date le regole da rispettare
in questo particolare momento.
È

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