Accesso stradale:
Percorrere la A 26 fino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera,
Val Vigezzo , all’inizio della valle svoltare a
sinistra, entrare in Masera e raggiungere il Municipio.
Sulla destra ha inizio Via Veriago, che si risale
seguendo le indicazioni per Onzo / Pescia sino a che si
perviene alla frazione Ranco, nei pressi dell’Oratorio
di San Rocco si parcheggia l’auto.
Lasciata
l’auto nel parcheggio antistante
l’Oratorio di San Rocco,
che al suo interno custodisce preziosi affreschi del
1402, ci immettiamo sulla strada consortile che sale
all’Alpe Pescia e la percorriamo fino ad incontrare i
segnavie
che indicano i sentieri per raggiungere l’alpe. Per
compiere il giro ad anello, decidiamo di seguire il
percorso A08 che sale a destra immettendosi nel bosco
che ha assunto l’aspetto autunnale. La
mulattiera
risale il versante e superato il Rio Fascicolo si giunge
al punto panoramico dell’Alpe Prai da cui si ha una
prima bella veduta sul fondovalle. Continuando a seguire
la mulattiera, si raggiunge la radura erbosa su cui
sorge
l’Oratorio di San Giovanni Battista
(m.900). l'oratorio si trova a metà costa sulla
montagna, straordinariamente ampio era meta di frequenti
processioni propiziatorie, contiene preziosi affreschi;
la tradizione vuole che la sua costruzione sia originata
da un voto degli abitanti in occasione del formarsi di
un enorme frana nella località ove venne costruito
l'oratorio; di fatto questa frana non progredì. Dopo una
breve sosta nell’adiacente
area attrezzata
con panche e tavoli, continuiamo nel cammino
indirizzandoci lungo il sentiero estivo che, scorrendo
in un
caleidoscopio di colori,
raggiunge il termine della strada asfaltata in
prossimità
dell’Alpe Fornale
(m.1153). Lasciato il corposo nucleo di baite, tutte ben
tenute e modernamente ristrutturate, proseguiamo sempre
sul percorso ben segnato e perveniamo in località
Alpe Pescia ad Ghign
(m.1325) dove sono ben evidenti i
danni procurati dalla recente tempesta
che ha colpito la zona. Il nostro cammino continua e,
raggiunto il bivio sulla strada asfaltata (m.1405),
proseguiamo sulla destra e raggiungiamo le prime baite
dell’Alpe
Pescia
(Curt sui Mot m.1447). Qui il paesaggio è incantevole,
fra i larici dorati spicca l’ordinata
cappella dell’alpe
circondata dalle baite ben ristrutturate e lo scenario
che ci si para davanti è particolarmente suggestivo. La
giornata tiepida e con un clima ancora quasi
primaverile, invoglia alla sosta prolungata e, dopo aver
gironzolato per l’alpe prendendo visione delle
belle
baite ristrutturate
con cura, ci accomodiamo al sole per
consumare il pranzo. Terminato il rifornimento
riprendiamo il cammino e ci dirigiamo in discesa
seguendo ora le indicazioni del sentiero A06 per far
ritorno a Ranco. Il percorso è da noi conosciuto in
quanto percorso più volte con le ciaspole quando una
spessa coltre di neve ricopre il suolo donando alla zona
un fascino particolarmente suggestivo. Abbandoniamo il
bellissimo alpeggio e, seguendo il sentiero, ci
immettiamo nel bosco multicolore che ci porta a
raggiungere
l’Alpe Mulera (m.1272),
altro bellissimo alpeggio, e proseguendo lungo il
sentiero che a tratti interseca la strada asfaltata, si
entra nel bosco che non finisce di stupirci con i suoi
colori, superiamo l’alpeggio di Fobello e ci ritroviamo
alla
cappella di S.Antonio
che riporta una
originale invocazione
scritta su di una parete. Continuando nel cammino
perveniamo ad Avonso e al piccolo
Lago di Onzo,
ancora pochi passi e ci ritroviamo alle indicazioni
seguite in salita da cui in breve si ritorna nuovamente
alla frazione di Ranco dove chiudiamo l’anello di questa
stupenda gita che ci ha portato a camminare su sentieri
ancora ben mantenuti nella meravigliosa Val Vigezzo che,
in una giornata come quella di oggi permette di
comprendere il motivo per cui è definita la valle dei
pittori che già dal 600 ha ispirato generazioni di
artisti paesaggisti.
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