Accesso stradale:
Da Luino prendere la SP6 che sale verso Fornasette e di
seguito seguire le indicazioni per Dumenza. Attraversate
Dumenza, Stivigliano e Due Cossani si arriva in centro
Curiglia dove si può lasciare l’uto, nel parcheggio
gratuito verso l’uscita del paese in località Ponte di
Piero.
Lasciate le auto nell’ampio parcheggio alla fine della
strada, ci incamminiamo lungo la via asfaltata che sale
in direzione di Curiglia che raggiungiamo dopo circa 15
minuti di cammino. Da Curiglia (m.670), si imbocca a
sinistra la carreggiata asfaltata con traffico
consentito ai soli mezzi autorizzati (via G. Verdi),
seguendo i segnavie che indicano la direzione per l’Alpe
Viasco, si raggiunge la parte alta del piccolo borgo e
si prosegue tralasciando la deviazione per Sarona. In
continua salita si perviene al
maggengo di Viasco
(m.813), un bellissimo alpeggio, sede di un’azienda
agricola, costituito da poche baite ben ristrutturate
dal quale si gode di una bella vista sul Lago Maggiore e
su parte della Valle Veddasca. Attraversato il villaggio
si risale a raggiungere nuovamente la strada sterrata
che, volgendo a destra entra nella selvaggia val Viascola e percorre un lungo tratto a mezzacosta in cui
la natura, con i suoi sfavillanti colori della primavera
offre
uno spettacolo impareggiabile. Traguardando fra i
faggi che iniziano a vestirsi di giovani foglie, si
intravede sul versante opposto della vallata il piccolo
villaggio di Monteviasco, verso il quale siamo diretti,
ma ancora molto lontano. Continuando nel cammino, il
sentiero si snoda nella faggeta e si superano una
serie
di ruscelli che formano rumoreggianti cascate,
interessanti stratificazioni rocciose e suggestivi
scorci panoramici sulla vallata posta di fronte. Giunti
in prossimità di una piccola gola rocciosa, superato il
torrente, il
sentiero sale ripido a raggiungere il
crinale boscoso che divide la parte alta della Val
Viascola e si raggiunge l’oramai abbandonato
Alpe Cortetti
(m.1048). Da questo punto il sentiero inizia a
scendere regalando nuove suggestioni, la vista sulla
parte del cammino fin qui percorso e su Viasco da cui si
proviene. Il percorso supera spumeggianti rivoli
d’acqua,
fresche cascate
e perviene all’Alpe Fontanella
(m.1081) da cui, continuando in discesa, si supera
l’Alpe Polusa (m.1020) ed in breve si raggiunge lo
sperone roccioso del monte Pola su cui sorge lo
splendido ed isolato borgo montano di Monteviasco
situato a m.926 di altezza. La frazione è uno dei più
caratteristici borghi della Lombardia ancora abitato in
pianta stabile da un esiguo numero di abitanti. Il paese
ha vissuto anni di isolamento fino a che nel 1989 venne
realizzata la piccola funivia per il collegamento con il
fondo valle che rimase in funzione fino al 12 Novembre
2018 quando fu interrotta a seguito del grave incidente
in cui perse la vita il manutentore dell’impianto. Da
quella data l’impianto è stato posto sotto sequestro e
non è più ripartito. Ad oggi chi vuole raggiungere il
borgo deve utilizzare la splendida mulattiera costruita
tra il 1819 e il 1824, che in origine contava ben 1452
gradini, oggi ridotti in numero a seguito della
ristrutturazione, che permette di arrivare a visitare il
centro storico risalente ai secoli XVI e XVII.
Aggirandoci fra le sue strette viuzze, lastricate in
pietra secondo la tradizionale “rizzada”
rimaste ancora
intatte nel tempo, si rimane affascinati dalla tipica
architettura costruttiva delle stupende case in pietra
addossate le une alle altre con i tetti ricoperti con le
classiche beole, dai portali e dai davanzali delle
finestre,
dai balconi in legno. Dopo esserci aggirati
fra i silenziosi vicoli del paese, apprezzando la
tranquillità e la pace che regna nel luogo, dando le
spalle al campanile lasciamo sulla sinistra una
fontanella ed imbocchiamo un sentiero che in leggera
salita in circa dieci minuti ci conduce ad un panoramico
belvedere sulla Val Veddasca. Ritornati sui nostri passi
raggiungiamo l’estremità del paese dove presso l’arrivo
della funivia, sorge il
Santuario della Madonna della Serta che segna l’inizio della mulattiera che percorsa
in
discesa, termina alla
cappella eretta in memoria
della visita pastorale del beato Cardinal Schuster in
località Ponte di Piero. Prima di ritornare al
parcheggio da cui si è partiti è consigliabile fare una
deviazione per raggiungere, seguendo le indicazioni
della palina segnavia, i Mulini di Piero. Terminata la
visita si ritorna al parcheggio dove termina questa
bellissima escursione ad anello che ci ha permesso di
visitare uno degli angoli più nascosti della Provincia
di Varese, posto quasi alla testata della suggestiva e
solitaria Val Veddasca.
L Link:
http://www.iogirovagando.net/monteviasco01.htm

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