Accesso stradale:
Si
percorre l’autostrada A5 in direzione Aosta e si esce al
casello di Verres. Usciti dal casello, passata la
rotonda, bisogna proseguire in direzione Val D’Ayas,
proseguendo poi verso Brusson e Antagnod fino a girare
alla svolta per il paese di Barmasc.
Si percorre tutta la strada fino in fondo fino a
raggiungere il parcheggio al
Pian delle Dame, dove si trova un piccolo maneggio.
Qui si lascia la macchina e si parte per l’escursione a
piedi.
In questa occasione facciamo il classico “ uovo fuori
dalla cavagna ”e abbandoniamo le nostre valli per fare,
in via del tutto eccezionale, una escursione diversa dal
nostro solito recandoci in Valle d’Ayas per ammirare le
nostre montagne da un diverso punto di vista. A tale
proposito ci dirigiamo verso la Valle d’Aosta per
raggiungere il punto di partenza. Lasciata l’auto,
attraversata l’ampia area picnic su una sterrata chiusa
al traffico, si arriva al pianoro di
Pian Tavela, (conosciuto anche come Pian delle
Dame), ampia radura molto frequentata attraversata
dall'antico canale di irrigazione noto come
Ru Courtaud,
l’acquedotto medievale nato dall’esigenza di portare
acqua agli alpeggi della vallata di Saint Vencent
prelevandola dalla val d’ayas, ancora in funzione anche
se più che altro a scopo turistico. Dopo la radura si
prosegue non più su strada ma su
sentiero,
ben
visibile, identificato da segnavia 2 e 105, che sale
abbastanza ripido con l'aiuto di qualche
gradino in direzione del
Pianoro
Col Portola. Abbandonato il
pianoro del
Col Portula,
Il percorso, costellato da
tavole di pietra
raffiguranti la Via Crucis e la storia di Maria, è meta
ogni anno della processione che si tiene il 17 Agosto
per rinnovare l’antico voto espresso alla Vergine
da madri, spose e sorelle degli uomini impegnati nei
vari fronti durante la prima guerra mondiale.
Il cammino prosegue su terreno a tratti roccioso,
dopo
una
lunga salita si raggiunge finalmente il
Colle Portola (m.2410) e il fantastico
panorama che si vede da quassù fa passare e quasi
dimenticare la fatica fatta per arrivarci. Goduto
l’impareggiabile spettacolo e scattato innumerevoli
foto, proseguiamo piegando a sinistra seguendo la
ben calpestata traccia che supera alcuni tratti
leggermente esposti per proseguire lungo la
dorsale settentrionale dello Zerbion, salendo
già si intravede la grande
sagoma bianca della statua della Madonna posizionata
proprio sulla cima del Monte Zerbion e che rappresenta
la nostra meta odierna.
Il
panorama si amplia mostrando ai nostri occhi la
vista sul gruppo del Monte Rosa , sul Cervino sul Monte
Bianco, su tutte le montagne della Valle Centrale e
lontani.
Continuando a percorrere la cresta spartiacque tra la
Val d’Ayas e la Valtournence si incontrano altre stazioni
della Via Crucis e si perviene alla
vetta dello Zerbion (m. 2717), trovandoci proprio in
fronte alla monumentale
candida figura benedicente posta a picco sul
fondovalle, che domina un
panorama a 360°.
Opera dell’artista Bistolfi, la statua è alta sette
metri, con la circonferenza della testa di 180 cm,
quella del polso della mano destra di 55 cm e una
apertura delle braccia, da mano a mano, di 280 cm.
L’opera poggia su un
basamento alto otto metri, sul quale vi sono una
targa in pietra su cui è scritto “Posuerunt me
custodem” e una grande targa in bronzo in cui sono
riportati i nomi dei benefattori e di coloro che
comunque contribuirono economicamente alla realizzazione
del monumento, inoltre nel suo interno è ricavato un
minuscolo altare nel quale celebrare la Messa. La
collocazione della statua è frutto dell’antico voto
espresso dalle valligiane per celebrare il ritorno dei
soldati dal fronte della Grande Guerra. Nella prima metà
degli anni Venti un comitato “Pro statue à la Vierge sur
le Zerbion”, istituito a Saint-Vincent, promosse la
raccolta dei fondi necessari. L’opera fu poi realizzata
tra il 1931 e il 1932, assemblata a Saint-Vincent per
essere ammirata dai fedeli, e quindi nuovamente smontata
e trasportata da ex-combattenti in cima allo Zerbion a
dorso di mulo. La statua fu benedetta il 10 settembre
1932. La prima Domenica dopo il Ferragosto di ogni anno
le popolazioni stanziate nei paesi ai piedi del monte
Zerbion salgono in processione sulla cima per assistere
alla celebrazione della messa e per rinnovare nella
preghiera l’antico voto delle donne di Saint-Vincent.
Il ritorno si effettua sullo stesso sentiero da dove
siamo saliti. Consigliamo, prima di scendere, di fare
visita alla statua del
Gesù crocifisso, dove si può lasciare un ricordo
della salita al monte sul libro di vetta custodito
dietro alla croce, dentro un contenitore metallico.
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