Giro del Lago di Comabbio   
 Gita effettuata in data:13-Dicembre-2020                             

 Partenza da: Mercallo m. 242
 Dislivello totale: m.100
 Difficoltà: T
 Effettivo cammino h: 3,30

Accesso stradale: Da Vergiate si prosegue sulla superstrada Vergiate-Besozzo e si raggiunge Mercallo dove parcheggiamo in una traversa di via Fornace.

Dopo un ulteriore periodo di chiusura ci viene di nuovo “ concessa “ la possibilità di uscire dal comune di residenza e quindi ne approfittiamo per ritornare a sgranchirci le gambe compiendo una escursione che ci porterà ad effettuare il giro del Lago di Comabbio. Il Lago di Comabbio è un lago di origine glaciale, non è molto esteso e si trova tra il lago Maggiore e il lago di Varese. Nelle sue acque furono rinvenuti insediamenti palafitticoli risalenti all'età del bronzo. Nonostante le dimensioni ridotte, sono ben 5 i comuni che si affacciano sulle sue sponde per cui la camminata si può iniziare da dove meglio conviene. Essendo un percorso ad anello, da qualsiasi punto si parte, si ritorna al punto di partenza compiendo l’intero giro del lago. Molto pescoso, grazie al divieto di navigazione a motore è diventato anche un'oasi naturalistica ricca di piante rare e zona di rifugio e nidificazione di molte specie di uccelli acquatici e di anatre. Un tempo era un tutt'uno con il Lago di Varese, ma i due laghi sono oggi separati dalla Palude Brabbia, la più vasta zona umida del Varesotto. Attorno a questo bacino si snoda una bellissima pista ciclopedonale, immersa nel verde non presenta alcuna difficoltà e si snoda tra canneti e, in stagione distese di ninfee e fiori di loto. In vari punti lungo il percorso si possono trovare bagni pubblici, fontanelle, panchine e tavoli per sostare.

Percorso

Parcheggiata l'auto a Mercallo (ma si può decidere di partire da uno qualsiasi dei cinque comuni che affacciano sul questo lago), ci incamminiamo lungo la pista ciclo-pedonale, superato il campeggio La Vecchia Fornace e poco dopo il ristorante da Cesarino, ci allontaniamo dal lago e percorriamo un breve tratto che costeggia la superstrada per Luino, arrivando a lambire le abitazioni di Comabbio. Percorso il primo tratto asfaltato, ci inoltriamo nella parte sterrata e arriviamo a una struttura per il birdwatching. Il sentiero corre lungo il lago per poi inoltrarsi brevemente all'interno, costeggiando nuovamente la superstrada. Poco prima di Ternate arriviamo così alla pittoresca passerella di legno che, per circa 500 metri, consentirebbe di camminare sospesi sull'acqua ammirando la totalità del lago ed il bellissimo contesto naturale. Purtroppo nel tratto compreso fra il Km.2 e il Km.3, che interessano i comuni di Ternate e Comabbio, il passaggio è chiuso perché la passerella è inagibile oramai da tempo e percorrerla risulterebbe rischioso, questo ci costringe ad abbandonare il percorso e aggirare l’ostacolo transitando su strada asfaltata. Lungo il cammino identifichiamo il profilo della cresta del Parco dei Fiori in cui riconosciamo il Sacro Monte di Varese. Continuando nel nostro cammino arriviamo al bellissimo parco Berrini di Ternate che troviamo a circa metà percorso e qui ci fermiamo per riposare e consumare il nostro pranzo. Terminata la sosta, usciamo dal parco, superiamo il ristorante Montelago e costeggiando il lago entriamo nel territorio comunale di Varano Borghi. Proseguendo lungo il percorso superiamo diverse ville signorili, fino ad arrivare a Corgeno alla spiaggia della Canottieri, con il suo placido campo gara. Siamo oramai quasi al termine di questa interessante escursione che per le sue caratteristiche è fattibile in ogni periodo dell’anno, ci ripromettiamo comunque di rifarla in tarda primavera per apprezzare le fioriture delle numerose specie botaniche presenti lungo il percorso, in particolare le splendide distese di ninfee e gli infestanti fiori di loto. Oramai siamo alla conclusione del bel percorso ad anello, che purtroppo non ci è stato possibile compiere per intero causa l’interruzione della passerella che ci auguriamo venga ripristinata al più presto per permettere il suggestivo passaggio a pelo d’acqua.