Come arrivarci:
Dalla A26 uscire a Meina, prendere la SP 110 in
direzione di Meina/Ghevio/Colazza, superata la frazione
Ghevio, continuare sulla SP 34, svoltare sulla SP 36A e
seguire le indicazioni per Colazza. Giunti a Colazza si
parcheggia
in Piazza Milano nei pressi del Municipio.
Dal
parcheggio ci si immette nel borgo in cui ancora
resistono antiche abitazioni e si imbocca via
Risorgimento proseguendo fino al centro del paese dove
nella piccola piazza San Bernardo si affaccia l'omonimo
oratorio risalente al XIV secolo
caratterizzato da un singolare
campanile a guglie.
Il santo è nell’iconografia cristiana il protettore
degli uomini di montagna durante i loro spostamenti, e
nella
lunetta del piccolo portico esterno
viene raffigurato in cammino sulle Alpi e a lui sono
dedicati l’oratorio e la cappella devozionale. Volgendo
lo sguardo in alto a sinistra, si scorge la
Parrocchia dell’Immacolata.
Fronteggiando l'oratorio si imbocca a sinistra la via
Parroci Strola, dopo pochi metri è visibile sulla
sinistra la
cappella di San Bernardo
che sovrasta una delle numerose fontane del centro
storico di Colazza. Proseguendo sulla salita si imbocca
la via Vittorio Veneto svoltando a sinistra, di fronte
si trova il vecchio edificio scolastico con il
porticato di Vicolo Chiuso del Castello
e alla sua sinistra un'altra
cappella con una Madonna.
Salendo ulteriormente, in posizione sopraelevata
rispetto al piano stradale, si incontra la
chiesa parrocchiale della Beata Vergine Immacolata
con il suo sagrato dal quale si gode di una bella vista
panoramica sulla parte meridionale del lago Maggiore e
sui laghi della provincia di Varese. Sempre proseguendo
per la via Vittorio Veneto si costeggia
il muro del cimitero e si giunge ad un incrocio con
un'ulteriore cappella chiamata
cappella di via per Fosseno
raffigurante Gesù che abbraccia la Croce e con il piede
sinistro schiaccia il peccato.
Sui gradini probabilmente si riposavano i viandanti in
transito presso il bivio che conduceva verso la collina
(Armeno) e verso il lago d'Orta (Ameno). Fronteggiando
questa cappella si prosegue a destra su strada asfaltata
fino alla fine dell'abitato quando la strada diviene
sterrata e si giunge in
località "la Rana"
(mt 555), un ampio spiazzo erboso dove si trova una
stazione del metanodotto. A questo punto si presentano
due opzioni, seguire il percorso del Sentiero Novara (
F1 ) che prende avvio sulla destra salendo con una
discreta pendenza a raggiungere Fosseno, oppure piegare
a sinistra e seguire le indicazioni del segnavie ( VE5 )
per raggiungere sempre Fosseno ma facendo un giro più
ampio. Decidiamo di seguire questa via e dopo aver
seguito per un tratto il sentiero indicato sulle carte,
lo abbandoniamo a causa del suo fondo rovinato dal
dilavare delle acque piovane e seguiamo una
più marcata traccia
dovuta al
passaggio dei biker
fino a confluire sull’ampio Sentiero Novara ( SN-V00 )
che seguiamo per un tratto fino a pervenire alla
deviazione del sentiero (VF3) in prossimità
dell’Alpe del Bosco
(mt.740 ). Qui veniamo raggiunti dall’amico Ferruccio
che, sapendo della nostra presenza in loco, si è unito
alla compagnia e ci ha accompagnato facendoci da guida
per il resto del percorso. Si prosegue in discesa sempre
per l’F3, verso la piana ed in breve perveniamo all’Agriturismo
“ Piccolo Ranch ”
dove effettuiamo la sosta. Qui comodamente seduti ad una
lunga tavolata,
consumiamo un ottimo pranzo a base di prodotti locali ad
un prezzo molto contenuto. Terminato il rifornimento,
scattata una
foto ricordo
con le simpatiche e cortesi padrone di Casa (
Jessica,Claudia e Graziella ), ci rimettiamo in moto ed
effettuiamo una deviazione percorrendo un viottolo che,
costeggiando dapprima una recinzione e poi seguendo il
sentiero che risale la “Motta dell’Arbüjera” giunge al
cosiddetto "belvedere" di Tapigliano contraddistinto da
un paio di panchine di legno e una
croce in pietra,
purtroppo la vista panoramica è ostacolata dalla
vegetazione. Proseguendo sul sentiero si arriva al bivio
con un
cippo di pietra di colore rosso
ed un cartello, seguendo il sentiero a sinistra si
giunge al
Sass Priatecia
o Sasso del Diavolo, un masso erratico granitico legato
a diverse leggende locali. Visitato l’enorme masso,
continuiamo il nostro percorso nel bosco fuori da
qualsiasi sentiero segnato ed in breve ci ritroviamo
alla Cappella di Via per Fosseno da cui scendiamo
nuovamente a
Colazza
dove termina questa nostra bella e tranquilla escursione
che ci ha dato modo di ammirare il paesaggio con i suoi
scorci panoramici e di apprezzare un territorio che si
sviluppa fra immensi boschi che caratterizzano la zona.
"N.B.
date le pessime condizioni del sentiero VE5, per evitare
di immettersi nel tratto utilizzato in discesa dai
Bikers, e poter camminare tranquillamente senza doversi
preoccupare di biciclette che scendono, a volte a
notevole velocità sul percorso, è preferibile effettuare
la salita seguendo il sentiero contrassegnato dal
segnavie VE4, più agevole da percorrere, rendendo più
semplice raggiungere la dorsale dell’Alto Vergante (V00)
ed il Sentiero
Novara. "
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