Accesso
stradale:
da
Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del
Sempione sino all’uscita di Piedimulera da dove si
prosegue lungo la SS549 della Val Anzasca,
percorsi circa 26 Km. si perviene a Borca (m.1195) dove
si può lasciare l’auto nel parcheggio che si trova sulla
destra
poco prima del termine della frazione.
Lasciata l’auto ci incamminiamo
in direzione della chiesa e del vicino
Museo Walser
lungo la strada asfaltata che abbandoniamo poco dopo per
attraversare
il Torrente Anza e seguire sulla destra il
ripido sentiero scalinato che ci porta a raggiungere
Quarazza (m.1309) e la diga del
Lago delle Fate, dove
fino al 1951, prima della costruzione della diga,
sorgeva l'antica frazione Walser di Quarazza, poi
sommersa dalle acque del lago.
Si prosegue lungo la
pista trattorabile in fondovalle
costeggiando il torrente in sponda sinistra idrografica
fino a
Crocette con i ruderi della ”Città
morta”(m.1360), gli edifici dove un tempo si lavorava il
minerale dell’oro di Quarazzola.
La residenza del direttore della miniera è stata
trasformata in Accantonamento del Club Alpino Italiano
Fratelli Pirazzi dal CAI di Piedimulera. Il vecchio
toponimo walser è Zer Marnai ( in walser marnai
significa termine, cippo di confine). Del grande
stabilimento di lavaggio dell’oro, smantellato nel 1947,
rimane soltanto il cadente corpo inferiore. Proseguiamo
nel cammino e seguendo le
indicazioni per il Passo del Turlo, iniziamo a salire più ripidamente e percorriamo
un bosco di conifere per attraversare
il torrente della calle di Caspiana e proseguire in
falsopiano
fino al
ponte sul torrente Quarazza presso il "Prà di
Lanti". Il sentiero passa sul versante opposto della
valle e, lasciata a sinistra l'Alpe Piana (m.1613),
inizia la salita sulla bella mulattiera militare,
costruita alla fine degli anni '20, che collegava e
collega la Valle Anzasca con la Valsesia (Macugnaga con
Alagna). Si
sale dolcemente con tornanti regolari fino
all’Alpe Schena e poi un
lungo traverso conduce al
Bivacco Lanti (m.2125). Bella veduta sulla parete Sud
del Pizzo Bianco, sulla Grober e sui Corni di Faller. La
mulattiera prosegue in salita per raggiungere il Colle
del Turlo (m.2738). Questo tratto fa parte del Grande
Sentiero Walser del Monte Rosa e del Sentiero Italia.
Raggiunta la nostra meta odierna, visitiamo il
nuovo
bivacco posto in loco dal CAI di Macugnaga e inaugurato
il 21 Agosto 2019. Il bivacco sorge accanto al
precedente storico bivacco in pietra inaugurato nel
1972, ed è dotato di tutti i comfort che il moderno
escursionismo richiede, dispone di 9 posti letto e un
tavolo da 200×700 cm con panche, potenzialmente
trasformabili in altri 3 posti letto. Il panorama dalla
finestra del nuovo bivacco è spettacolare. Il ritorno si
svolge sul medesimo itinerario.
CURIOSITA’
Il bivacco è
intitolato a Emiliano Lanti, ultimo pastore della val
Quarazza scomparso nel 1971, risulta essere l’unico
bivacco intitolato a un pastore e non a un alpinista.
Posto ai 2150 metri del Ratuliger che, nel Walser Titsch,
significa "luogo per la sosta e il riposo del bestiame
circondato da rododendri". Si colloca a quota 2.150
m sul tracciato del TMR (Tour Monte Rosa), dunque in
estate è frequentato da un elevato numero di turisti.
Nello specifico è posizionato lungo la mulattiera che va
da Macugnaga ad Alagna in Valsesia, passando per
il Colle del Turlo. Un percorso antico, costruito negli
Anni Trenta dagli alpini dei Battaglioni Intra e Ivrea,
dai fanti del 54° e 68° reggimento e dai genieri delle
compagnie zappatori e minatori.
Il
Passo del Turlo
mette in comunicazione Macugnaga con
Alagna e costituì per sette secoli una delle più
importanti vie di comunicazione intervallive attorno al
Monte Rosa. E’ un valico alto, una “bocchetta da Walser”,
come il Monte Moro (2868 m).
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