Valle Anzasca

 Bivacco Lanti m.2125

 
 Gita effettuata in data: 19-Agosto-2020                                                    

 Partenza da: Borca m.1195
 Dislivello totale : m.945
 Difficoltà : E
 Durata totale h: 6,30


Accesso stradale:
 
da Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del Sempione sino all’uscita di Piedimulera da dove si prosegue lungo la SS549 della Val Anzasca, percorsi circa 26 Km. si perviene a Borca (m.1195) dove si può lasciare l’auto nel parcheggio che si trova sulla destra
poco prima del termine della frazione.
 

 

Lasciata l’auto ci incamminiamo in direzione della chiesa e del vicino Museo Walser lungo la strada asfaltata che abbandoniamo poco dopo per attraversare il Torrente Anza e seguire sulla destra il ripido sentiero scalinato che ci porta a raggiungere Quarazza (m.1309) e la diga del Lago delle Fate, dove fino al 1951, prima della costruzione della diga, sorgeva l'antica frazione Walser di Quarazza, poi sommersa dalle acque del lago. Si prosegue lungo la pista trattorabile in fondovalle costeggiando il torrente in sponda sinistra idrografica fino a Crocette con i ruderi della ”Città morta”(m.1360), gli edifici dove un tempo si lavorava il minerale dell’oro di Quarazzola. La residenza del direttore della miniera è stata trasformata in Accantonamento del Club Alpino Italiano Fratelli Pirazzi dal CAI di Piedimulera. Il vecchio toponimo walser è Zer Marnai ( in walser marnai significa termine, cippo di confine). Del grande stabilimento di lavaggio dell’oro, smantellato nel 1947, rimane soltanto il cadente corpo inferiore. Proseguiamo nel cammino e seguendo le indicazioni per il Passo del Turlo, iniziamo a salire più ripidamente e percorriamo un bosco di conifere per attraversare il torrente della calle di Caspiana e proseguire in falsopiano fino al ponte sul torrente Quarazza presso il "Prà di Lanti". Il sentiero passa sul versante opposto della valle e, lasciata a sinistra l'Alpe Piana (m.1613), inizia la salita sulla bella mulattiera militare, costruita alla fine degli anni '20, che collegava e collega la Valle Anzasca con la Valsesia (Macugnaga con Alagna). Si sale dolcemente con tornanti regolari fino all’Alpe Schena e poi un lungo traverso conduce al Bivacco Lanti (m.2125). Bella veduta sulla parete Sud del Pizzo Bianco, sulla Grober e sui Corni di Faller. La mulattiera prosegue in salita per raggiungere il Colle del Turlo (m.2738). Questo tratto fa parte del Grande Sentiero Walser del Monte Rosa e del Sentiero Italia. Raggiunta la nostra meta odierna, visitiamo il nuovo bivacco posto in loco dal CAI di Macugnaga e inaugurato il 21 Agosto 2019. Il bivacco sorge accanto al precedente storico bivacco in pietra inaugurato nel 1972, ed è dotato di tutti i comfort che il moderno escursionismo richiede, dispone di 9 posti letto e un tavolo da 200×700 cm con panche, potenzialmente trasformabili in altri 3 posti letto. Il panorama dalla finestra del nuovo bivacco è spettacolare. Il ritorno si svolge sul medesimo itinerario.


CURIOSITA’

Il bivacco è intitolato a Emiliano Lanti, ultimo pastore della val Quarazza scomparso nel 1971, risulta essere l’unico bivacco intitolato a un pastore e non a un alpinista. Posto ai 2150 metri del Ratuliger che, nel Walser Titsch, significa "luogo per la sosta e il riposo del bestiame circondato da rododendri". Si colloca a quota 2.150 m sul tracciato del TMR (Tour Monte Rosa), dunque in estate è frequentato da un elevato numero di turisti. Nello specifico è posizionato lungo la mulattiera che va da Macugnaga ad Alagna in Valsesia, passando per il Colle del Turlo. Un percorso antico, costruito negli Anni Trenta dagli alpini dei Battaglioni Intra e Ivrea, dai fanti del 54° e 68° reggimento e dai genieri delle compagnie zappatori e minatori.
 

Il Passo del Turlo mette in comunicazione Macugnaga con Alagna e costituì per sette secoli una delle più importanti vie di comunicazione intervallive attorno al Monte Rosa. E’ un valico alto, una “bocchetta da Walser”, come il Monte Moro (2868 m).