Come arrivarci:
Percorriamo la A 26, da cui usciamo al casello di Romagnano Sesia/Ghemme.
Proseguiamo sulla SS 299 della Valsesia sino a raggiungere Varallo
Sesia.
Da qui, seguendo le indicazioni per Fobello/Cervatto , risaliamo la Val
Mastallone raggiungiamo la località Bocciolaro, lasciamo la provinciale
per girare a destra e dopo 2 km. siamo sull’altopiano su cui è disposto
il paese di
Sabbia.
Posteggiata
l’auto all’ingresso del paese, ci
incamminiamo lungo la strada asfaltata che sale al rione San Giuseppe da
dove continuiamo sulla destra,(segnavia 561 ) per arrivare al piccolo
e grazioso Santuario della Madonna del Rovaccio,
eretto, come vuole la tradizione, sul luogo in cui la Vergine, sarebbe
apparsa ad una fanciulla cieca del villaggio dandole la vista. Da qui
perveniamo ad uno spiazzo con indicazioni per l’Alpe Campo. Procediamo
sulla destra incamminandoci sulla
vecchia mulattiera
della Val Sabbiola, superiamo le
baite di Cortaccio m. 806 e
Costabella
m. 833, oltrepassiamo una
Cappelletta
con porticato, per giungere al ponte dove confluisce la
strada, asfaltata, che sale da Crosi.
Continuiamo a salire lungo il sentiero, in parte
gradinato, che ci porta
prima alla borgata di
Montata m. 880 dove
tralasciamo
la deviazione
per Erbareti per rimontare a sinistra la splendida
mulattiera
che, dopo innumerevoli serpentine nel ripido bosco, esce all’Alpe
Corti
m. 1111 , qui una simpatica
targa
in pietra
ricorda un importante articolo del “ galateo dei monti
”. Siamo a questo punto al termine del bosco, prati ormai sviliti si
sostituiscono alla vegetazione; la mulattiera viene sostituita da un ben
marcato
sentiero che risale con ampi tornanti e prosegue fino a
raggiungere l’Alpe
Colmetto di Cevia
m. 1515
posto a cavallo dell’ampia sella che mette in comunicazione con la Valbella. A questo punto il sentiero si biforca e noi, continuando a
seguire il segnavia 561, proseguiamo sulla destra sino ad arrivare
all’Alpe
Campo
m. 1525. L’alpe sorge
su di una sella erbosa su cui sono distribuite numerose baite,
in posizione dominante la
Val Sabbiola,
con buona visione dei monti valsesiani.
Siamo arrivati alla meta prefissata e ci concediamo la meritata sosta,
non prima però di aver girato per l’alpe scattando numerose foto per far
nostra questa parte di mondo. Ci accomodiamo al caldo sole per consumare
il nostro
pranzo
al termine del quale, scattata l’immancabile
foto di gruppo,
iniziamo
la discesa
fino a raggiungere di nuovo l’Alpe Corti e poco sotto
incontriamo la deviazione di raccordo, segnavia 566, che tralasciamo ed
in breve siamo di nuovo in
località Montata
al bivio superato durante la salita. La nostra escursione volge oramai
al termine e non ci rimane altro da fare se non di compiere a ritroso il
tratto della
vecchia mulattiera
che ci riporterà nuovamente alla piazzola in cui abbiamo lasciato
l’auto.
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