Val Sesia

 Alpe Buzzo Superiore m.1718

 
 Gita effettuata in data: 25-Giugno-2020                                                    "

 Partenza da: Cà di Janzo m.1354
 Dislivello totale : m.600
 Difficoltà : E
 Effettivo cammino h: 4,30

Accesso stradale:
Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia-Ghemme. Proseguire sulla SS 299 della Valsesia oltrepassando Varallo, Scopello e, poco prima di Alagna, si giunge a Riva Valdobbia da cui si raggiunge la frazione Ca’ di Janzo, dove parcheggiamo l’auto. Attenzione: da Giugno nei fine settimana e tutti i giorni di agosto, il tratto di strada verso la frazione S. Antonio è limitato ai soli veicoli autorizzati.
 

Liberati dai vincoli dovuti alla pandemia, decidiamo di ritornare nella bella Valsesia, da cui manchiamo oramai da troppo tempo e ci proponiamo di ripetere una bellissima gita effettuata nel lontano 2011: l’anello dei Laghi Cortese,Tillio e Bosa nella laterale Val Vogna. La Val Vogna è una valle stretta e selvaggia che si incunea fra le montagne ed è attraversata dall’antica strada che per secoli ha collegato Riva Valdobbia con Gressoney attraverso il valico del Colle Valdobbia. La valle è disseminata di splendidi borghi dalla caratteristica architettura Walser e da numerosi piccoli oratori che ricordano quanto fosse presente il pensiero religioso nella realtà passata di queste terre. Lasciata l’auto, c incamminiamo lungo la strada asfaltata e dopo aver attraversato le frazioni di Cà Piacentino, Cà Morca e Cà Verno, raggiungiamo la piazzetta di S. Antonio su cui si affaccia l’omonima chiesa e il “ Rifugio Val Vogna ”, punto tappa della Grande Traversata Alpina. Superiamo la chiesa e iniziamo a percorrere la strada sterrata che si snoda quasi pianeggiante fino alla frazione Peccia m.1529, (con la sua bella baita riccamente addobbata con bellissimi gerani) il primo nucleo colonizzato dai Walser provenienti da Verdobi, contraddistinto dalla chiesetta di San Grato che, voltando le spalle alla valle, ha la facciata rivolta verso il Colle Valdobbia per accogliere i viandanti che in passato giungevano da lì. Oltrepassato l’oratorio si continua in falsopiano sino a pervenire al vecchio ponte (costruito dai soldati di Napoleone di passaggio nella valle nel 1800) che permette il superamento del torrente Sulino. Lasciamo sulla destra il sentiero che sale al Colle Valdobbia/Rifugio Sottile, per scendere in direzione del Torrente Vogna che attraversiamo superando un ponte in legno. Si inizia ora a seguire il segnavie 205 che porta al Passo del Maccagno (m.2493). Dopo un lungo tratto in cui Il sentiero attraversa un rado lariceto si incontra il rio Tillio nei cui pressi è indicato con il N° 206 il sentiero che sale all’omonimo lago da cui si origina. Il sentiero inizia a salire ripido ed in breve si raggiunge l’Alpe Buzzo Inferiore (m.1698), e il successivo Alpe Buzzo Superiore (m.1718). Nel frattempo, osservando l’orizzonte notiamo minacciose nuvole scure che si stanno avvicinando che preannunciano l’arrivo della pioggia o peggio di un forte temporale. Questa condizione fa sì che ci si cominci a preoccupare e decidiamo di interrompere qui l’escursione per tornare velocemente sui nostri passi nell’intento di ritornare alle auto evitando, per quanto possibile di essere esposti alle intemperie. Consumato un veloce spuntino, riaffardelliamo gli zaini e ripercorriamo a ritroso il percorso sin qui effettuato ritornando a grandi passi a Peccia. Ritornati alla “ baita fiorita ”per non ripercorrere il monotono tratto di strada sterrata, scendiamo a destra ed attraversato il Torrente Vogna seguiamo il sentiero che supera l’Alpe Ovago (m.1444) e il susseguente Alpe Provvidenza (m.1390) per giungere ad un ponticello che permette di valicare di nuovo il Torrente Vogna ritornando a S. Antonio da cui in breve siamo alle auto, giusto in tempo per evitare il temporale che inizia a riversare una notevole quantità di pioggia sulle nostre teste. Dispiaciuti per non aver potuto portare a compimento l’escursione programmata ma soddisfatti per non esserci bagnati, salutiamo la Val Vogna ripromettendoci di ritornare con condizioni meteo più favorevoli.