Valsesia

 (2 giorni)
Rifugio Carestia e Lago Nero

 
 Gita effettuata in data:16/17 Agosto                                                    

 Partenza da: Cà di Janzo. 1354
 Dislivello totale: m. 1480
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 3,5 + 7

Come arrivarci:  Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia-Ghemme. Proseguire sulla SS 299 della Valsesia oltrepassando Varallo, Scopello e, poco prima di Alagna, si giunge a Riva Valdobbia. Da Riva Valdobbia si raggiunge la frazione Ca’ di Janzo, e superando i piccoli villaggi di Ca’ Piacentino, Ca’ Morca e Ca’ Verno si giunge in località S.Antonio.


La Val Vogna è una valle stretta e selvaggia che si incunea fra le montagne ed è attraversata  dall’antica strada che per secoli ha collegato Riva Valdobbia con Gressoney attraverso il valico del Colle Valdobbia. La valle è disseminata di splendidi borghi dalla caratteristica architettura Walser e da numerosi piccoli oratori
che ricordano quanto fosse presente il pensiero religioso nella realtà passata di queste terre.

Escursione di due giorni in Val Vogna , che è una valle laterale della Val Sesia, decidiamo con Giuseppe di andare a vedere il rifugio Carestia , il Lago Bianco e il Lago Nero .L'escursione descritta parte da Cà di Janzo in quanto il tratto che porta alla località Sant'Antonio è interdetta al normale traffico per tutto il mese di Agosto. Purchè su asfalto, il breve tratto (un quarto d'ora circa) consente di ammirare i piccoli nuclei di origine walser. Dalla località Sant'Antonio inizia la gippabile che seguiamo fino ad incontrare su di un albero a destra l’indicazione per il Rif. Carestia.
Il sentiero e sempre evidente e dopo aver oltrepassato un bel nucleo walser si arriva al bivio per il rifugio Carestia. Decidiamo prima di salire al Rif. di visitare l'alpe Peccia, seguendo il sentiero in leggera salita si passa a fianco il Laghetto della Peccia e poco dopo alla bella baita piena di fiori a Peccia.Dopo aver visitato l'alpe ritorniamo al bivio per riprendere il sentiero in ripida salita che s’inoltra nel lariceto, non mancano belle viste sulla valle. Si risale tutto il costolone della montagna fino a raggiungere l’alpe Spinale a m. 1904. Dopo una breve sosta riprendiamo il cammino e quando si ha l’impressione di essere arrivati,si vede una costruzione al culmine del colle Valdobbia è l’Ospizio Sottile il primo costruito sulle alpi. Sempre seguendo il sentiero si risalgono un paio di bastionate e si raggiunge il rifugio Abate Carestia all’alpe Pile, dove pernottiamo. Al rifugio nonostante il nome il vitto è stato abbondante. Il giorno seguente riprendiamo la salita per il Lago bianco il sentiero segue a mezza costa più stretto ma facile da seguire. Si incontra la bella baita dell’alpe Rissuolo dove si ha una splendita vista sulla piana dell’alpe Larecchio e sull’Ospizio Sottile. In breve, seguendo la sinistra orografica del torrente Rissuolo e attraversando una piccola gola si arriva alla splendida conca del Lago Bianco .Lo spettacolo che si vede ci lascia senza fiato. Il lago è circondato a sinistra dal Passo dell’alpetto e a destra dal Corno Bianco.Si supera una sperone sulla destra del lago si passa sulla pietraia si costeggia il lago si segue l’evidente sentiero che si avvicina alle placonate e con un bel diagonale in ripida salita ci porta alle pendici del Corno Bianco dove è adagiato il Lago Nero ,lo spettacolo che ci regala è davvero bello.Dopo avere ammirato questo meraviglioso scenario scendiamo al Lago Bianco,rifacciamo lo stesso tragitto fino al bivio per alpe Cambiaveto che raggiungiamo e seguendo il sentiero alto passiamo per alpe Selletto, e alpe Rabernardo per poi scendere a S. Antonio e su asfalto Cà di Janzo
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