Come arrivarci:
Percorrere
la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano
Sesia-Ghemme. Proseguire sulla SS 299 della Valsesia
oltrepassando Varallo, Scopello e, poco prima di Alagna,
si giunge a Riva Valdobbia.
Da
Riva Valdobbia si raggiunge la frazione Ca’ di Janzo, e
superando i piccoli villaggi di Ca’ Piacentino, Ca’
Morca e Ca’ Verno si giunge in località S.Antonio.
La Val Vogna
è una valle stretta e selvaggia che si incunea fra le
montagne ed è attraversata dall’antica strada che
per secoli ha collegato Riva Valdobbia con Gressoney
attraverso il valico del Colle Valdobbia. La valle è
disseminata di splendidi borghi dalla caratteristica
architettura Walser e da numerosi piccoli oratori
che ricordano quanto fosse presente il pensiero
religioso nella realtà passata di queste terre.
Escursione di due giorni in Val Vogna , che è una valle
laterale della Val Sesia, decidiamo con Giuseppe di
andare a vedere il rifugio Carestia , il Lago Bianco e
il Lago Nero .L'escursione descritta parte da
Cà di Janzo in quanto il tratto che porta alla
località Sant'Antonio è interdetta al normale traffico
per tutto il mese di Agosto. Purchè su asfalto, il breve
tratto (un quarto d'ora circa) consente di ammirare i
piccoli nuclei di origine walser. Dalla località
Sant'Antonio inizia la gippabile che
seguiamo fino ad incontrare su di un albero a destra
l’indicazione per il Rif. Carestia.
Il
sentiero e sempre evidente e dopo aver oltrepassato un
bel nucleo walser si arriva al
bivio per il rifugio Carestia. Decidiamo prima di
salire al Rif. di visitare l'alpe Peccia, seguendo il
sentiero in leggera salita si passa a fianco il
Laghetto della Peccia e poco dopo alla
bella baita piena di fiori a Peccia.Dopo aver
visitato l'alpe ritorniamo al bivio per
riprendere il sentiero in
ripida salita che s’inoltra nel lariceto, non
mancano
belle viste sulla valle.
Si risale tutto il costolone della montagna fino a
raggiungere l’alpe
Spinale a m. 1904. Dopo una breve sosta riprendiamo
il cammino e quando si ha l’impressione di essere
arrivati,si vede una costruzione al culmine del colle
Valdobbia è l’Ospizio
Sottile il primo costruito sulle alpi. Sempre
seguendo il sentiero si risalgono un paio di
bastionate e si raggiunge il
rifugio Abate Carestia all’alpe Pile, dove
pernottiamo. Al rifugio nonostante il nome il vitto è
stato abbondante. Il giorno seguente riprendiamo la
salita per il Lago bianco il
sentiero segue a mezza costa più stretto ma facile
da seguire. Si incontra la bella baita dell’alpe
Rissuolo dove si ha una splendita vista sulla piana
dell’alpe
Larecchio e sull’Ospizio
Sottile. In breve, seguendo la sinistra orografica
del torrente Rissuolo e attraversando
una piccola gola si arriva alla splendida conca del
Lago Bianco .Lo spettacolo che si vede ci lascia
senza fiato. Il lago è circondato a
sinistra dal Passo dell’alpetto e a destra dal Corno
Bianco.Si supera una
sperone sulla destra del lago si passa sulla
pietraia si
costeggia il lago si segue l’evidente
sentiero che si avvicina alle placonate e con un bel
diagonale in ripida salita ci porta alle
pendici del Corno Bianco dove è adagiato il
Lago Nero ,lo
spettacolo che ci regala è davvero bello.Dopo avere
ammirato questo meraviglioso scenario
scendiamo al
Lago Bianco,rifacciamo lo stesso tragitto fino al
bivio per alpe
Cambiaveto che raggiungiamo e seguendo il sentiero
alto passiamo per alpe Selletto, e alpe
Rabernardo per poi scendere a
S. Antonio e su asfalto Cà di Janzo.
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