Come arrivare:
Seguire la S.S. 299 della Valsesia in direzione Varallo
e raggiungere Crevola, sulla destra orografica del fiume
Sesia, piu' o meno di fronte a Varallo; prendere la
strada asfaltata per Parone.
Per effettuare questo piacevole itinerario di bassa
quota, abbiamo preso spunto dal sito del CAI di Varallo
che, oltre a riportare chiare indicazioni sul percorso,
dà anche la possibilità di usufruire delle tracce GPS.
Sentieri 724-713-724A
Dalla
piazzetta di
Parone,
604m, ignorando la variante 724a, si esce sulla destra a
imboccare la strada principale percorrendola sempre
sulla destra per pochi metri, poi per un vicolo si
scende a sinistra, si sfiora il tornante della
carrozzabile sotto
l'osteria
e si prende a sinistra la mulattiera dritta e
acciottolata, in discesa. Trascurando a sinistra una
sterrata, si attraversa su un ponticello il torrente
Riale e in leggera salita si arriva alla
località Dramo,
dove si possono notare due meridiane e sul muro esterno
di una casa un
affresco di carattere religioso
popolare che raffigura la Madonna di Caravaggio. Si esce
sulla carrozzabile, poi subito si scende per la
mulattiera di sinistra che porta a
Roncaglio,
dove di fronte a un
lavatoio
è situata la
cappella della Madonna Ausiliatrice.
Poco più avanti si sbocca sulla strada asfaltata, che si
abbandona di fronte al
santuario
(anch'esso dedicato all'Ausiliatrice) per seguire a
sinistra la vecchia mulattiera che permette di tagliare
i tornanti sottostanti e raggiungere
Locarno,
456m, passando su un ponticello, oltre il quale si trova
un'elegante casa ad archi sulla sinistra. Quasi subito
si trascura a sinistra la variante 724a, si supera a
destra un ponte in pietra e passando tra le case, una
delle quali con antico ingresso in pietra, si sbuca
sulla carrozzabile, fiancheggiando la
chiesa della Madonna di Costantinopoli,
nei pressi della quale parte l'itinerario 729 (Locarno-Miniere
Gavala). Da Locarno, 456m, immediatamente di fronte alla
chiesa della Madonna di Costantinopoli, si prende il
sentiero che, procedendo vicino ai ruderi della vecchia
fucina trasformata in deposito, scende al
ponte in legno
sul torrente Duggia. Si risale l'opposto versante con
ripidi tornanti e dopo un buon tratto nel bosco si
incrocia l'itinerario 712(Doccio-Monte Luvot). Lo si
segue verso destra fino all'Alpe
Solivello,
nei cui pressi sgorga una sorgente di acqua fresca. Si
svolta decisamente a sinistra, quasi in direzione
opposta, percorrendo per un lungo tratto
la sterrata
che poi si abbandona per un incerto sentiero sulla
destra. Si continua in piano nel bosco e si perviene ai
ruderi dell'Alpe Camprund. Il sentiero si fa più
evidente; si superano in piano alcuni dossi ed
altrettante vallecole per arrivare alla
località Fei,
692m, sulla strada che da Doccio sale al Monte Tovo (ore
1-1.30). Da Fei, poco a monte della
chiesetta di Santa Caterina,
si entra tra le case e nei pressi del
lavatoio
si prende la mulattiera che in discesa supera una fonte
con una grossa vasca e si arriva al Croso dei Mulini. Lo
si oltrepassa, quindi si esce sul fianco del vallone e
si raggiunge un pianoro nel bosco con alcune baite
sparse, fino ad incontrare a quota 675m
l'itinerario 713
che sale da Doccio verso il Monte Tovo. Si segue in
discesa il sentiero che continua nel bosco raggiungendo
da prima
l’Alpe Cigliaschetto
e successivamente, superato su ponte il Rio dei Mulini,
si perviene nella zona in cui ancora esiste la
costruzione del
vecchio Mulino
utilizzato per la macina della canapa con adiacenti quel
che resta delle
vasche per la macerazione
della stessa. Ancora un breve tratto in discesa e,
quando oramai siamo al termine del sentiero, si
raggiungono i
ruderi dello scarico della miniera
a Doccio (m.406). Si è oramai al termine del sentiero
che sbuca sulla strada che porta al vicino
Oratorio della Madonna del Rosario.
Dalla Piazzetta, volgendo a sinistra, si segue Via
Baraggiolo fino a raggiungere la parte alta di Doccio da
cui si entra in Via per Locarno. Su strada asfaltata si
raggiunge la
chiesetta di San Biagio
che si supera, ((trascurando per questioni di orario
l’itinerario 712), per continuare sulla strada asfaltata
e giungere dopo circa 2 Km. alla chiesa della
Madonna della Neve
a Locarno. Entrati fra le caratteristiche case della
frazione, si raggiunge il ponte in pietra sul Torrente
Riale, da cui siamo transitati al mattino, e sulla
destra, prende avvio il sentiero dal fondo dissestato
che entra nel bosco e in ripida salita raggiunge la
chiesa parrocchiale di
San Pietro di Parone
(m.606) posta in stupenda posizione sulla valle
sottostante. Alla chiesa abbandoniamo il sentiero 724A
e, seguiamo la strada asfaltata che ci porta
direttamente a
Parone
dove termina questa lunga
camminata sui sentieri della bassa valle.

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