Valle Ossola

Mocogna-Preglia ( anello )

 
 Gita effettuata in data : 21-Febbraio-2019                                                             

 Partenza da: Mocogna m. 281
 Dislivello totale m : 200
 Difficoltà : E
 Durata itinerario h: 3,30

 Come Arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino all’uscita per Domodossola. Usciti dalla Statale, si svolta a destra, si continua per Domodossola, per poi seguire le indicazioni Val Bognanco; all’imbocco della valle si trova sulla destra il ponte di Mocogna che si attraversa per raggiunge il parcheggio.

 

Oggi con la nostra escursione percorreremo un tratto della Via Francisca Ossolana ( segnavie A00a ), che era una delle strade che collegavano il centro Europa con la pianura Padana. La Via Storica della Piana del Toce, che da Crevoladossola scendeva a Pieve Vergonte, consentiva ai pellegrini in viaggio, di raggiungere la via Francigena a Mortara o a Vercelli, percorrendo la vecchia via della “Strada Francisca”, attraversando paesi con tradizioni molto antiche. Le tracce documentarie, nella tipologia architettonica unica, risalgono almeno al 1100, quando la “via Francisca”, portava tra queste montagne oltre ai pellegrini, commercianti e soldati in transito fra Italia, Svizzera e Francia. Questa prima parte da Crevoladossola a Domodossola non percorre la vera via, ma passa da vecchi insediamenti in quota nel tratto appartenuto ai signori Ardignaga che stavano su sponda destra del torrente Bogna. La veccjia via, dopo l’Oratorio di San Vitale, proseguiva nel piano per poi entrare a Domodossola dalla Via Briona; questo tracciato è ora scomparso e sostituito da strade “moderne”. Le frazioni di Crevola di Bosco, Canei e Monte sono poste in territori soleggiati e panoramici. Il tracciato poi scende dove c’è ancora la Torre di Ardignaga per proseguire per Mocogna e dopo aver attraversato il Bogna si vedono gli antichi argini.

Noi partendo da Mocogna, effettueremo parte di questo percorso in senso contrario a quanto descritto, raggiungendo Canei per poi scendere a Preglia e far ritorno a Mocogna percorrendo le strade interne.

Lasciate le auto entriamo fra le case di Mocogna dove subito si trovano le chiare indicazioni del sentiero che cominciamo a seguire giungendo in breve a Caddo in località Ardignaga da cui si inizia a salire passando fra alti muri di sasso che delimitano il cammino. Si percorre un tratto nel bosco in cui sono ancora molto evidenti e ben conservati i terrazzamenti che sorreggevano i piccoli campi di coltura, il panorama si amplia offrendo una bella panoramica sulla piana in cui si erge la medioevale Torre di Ardignaga, una delle più belle e maestose torri di segnalazione sparse in tutta l'Ossola la cui esistenza è documentata già a partire dal XVII secolo. Il percorso continua ora, sempre ben segnalato, in saliscendi a mezza costa offrendo scorci panoramici molto suggestivi sulla sottostante Piana del Toce che invitano alla sosta. Raggiunta una cappella, scattiamo la foto di gruppo a ricordo della gita e da qui il sentiero inizia a scendere in direzione della frazione Monte che si raggiunge dopo aver superato una bellissima e soleggiata zona molto ben tenuta e ordinata. Data la particolare favorevole esposizione al sole, la coltura della vite è ancora molto praticata e anche gli alberi da frutto abbondano e già con le loro fioriture annunciano l’imminente arrivo della primavera. Superati i ruderi di un’antica torre di segnalazione, siamo in vista della località Canei che raggiungiamo per aggirarci fra le sue strette viuzze che corrono fra costruzioni in cui sono evidenti le modalità costruttive in uso a quei tempi. Vista l’ora e l’approssimarsi del mezzogiorno da Canei, superando il viadotto della Ferrovia del Sempione, scendiamo direttamente a Preglia e per strada asfaltata raggiungiamo il locale in cui sosteremo per consumare un buon pranzo in allegria. Al termine della piacevole pausa, ci rimettiamo in cammino e sempre seguendo la viabilità ordinaria, facciamo ritorno a Mocogna dove termina questa camminata che ci ha permesso di ripercorrere uno dei tanti sentieri che hanno fatto la storia delle nostre valli.