Val Mastallone

Lago Baranca

 
 Gita effettuata in data : 19-Giugno-2019                                

 Partenza da: La Gazza
 Dislivello totale m : 680
 Difficoltà : E
 Durata itinerario h: 4,00

Come arrivare: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme. quindi SS299 per Varallo - Alagna. Giunti alla seconda uscita della tangenziale di Varallo seguire a destra le indicazioni per Fobello/Cervatto. Risalita interamente la Val Mastallone, si arriva a Fobello ( 18 km. ), da qui si sale alla frazione Santa Maria ( dove è consigliabile lasciare l’auto nel periodo estivo), data la stagione, proseguiamo su carrareccia fino a pervenire in La Gazza, 4 km.da Fobello.

L’escursione si svolge lungo il percorso “GTA” (segnavia N°517)che permette di collegare la Val Mastallone, attraverso S.Maria di Fobello, l’Alpe Baranca, il Col di Baranca) con Carcoforo. Parcheggiata l’auto, si completano i preparativi e, iniziamo a salire lungo la vecchia mulattiera che si inoltra nel vallone di Baranca, costeggiando il torrente Mastallone. In successione si superano , le alpi abbandonate di Catolino , e Lungostretto .Superata l'Alpe alzando lo sguardo si vede la doppia cascata del torrente Mastallone detta Cascata dei Pissoni. Continuiamo a salire sulla sponda sinistra orografica del torrente fino a giungere ad un ponte di cemento che ci permette di andare sulla riva opposta. Con un lungo traverso si giunge all'alpe Baranca costituita da un gruppo di baite e poco oltre al Rifugio Baranca .Proseguiamo sempre sulla bella mulattiera fino alla piccola Chiesetta  edificata dal Gruppo Alpini di Fobello sul luogo di una preesistente costruzione distrutta da una valanga. Alzando lo sguardo si nota il nuovo Rifugio Alpino alpe Selle costruito a strapiombo sulla valle. Con ampi tornanti la mulattiera prende quota portandoci a costeggiare la cascata ed in breve eccoci al Lago Baranca. Con un ponticello ci portiamo sulla riva opposta e superata la piana dove sorge il lago saliamo al Colle di Baranca dove poco più in basso gli alpini hanno costruito una Cappelletta a ricordo dei caduti. Dopo aver ammirato il panorama dal colle ci dirigiamo verso l'alpe Selle costituita da un gruppo di baite alcune ridotte a ruderi e altre ristrutturate e il vecchio l'albergo degli Alpini. Oltre le baite si notano i ruderi della celebre villa Aprilia costruita ad inizio ‘900 dall’ingegnere borgosesiano Gilodi ed in seguito venne acquistata dalla famiglia Lancia, motivo per cui venne ribattezzata con il nome del famoso modello d’auto.  La villa è stata poi distrutta nel 1944 durante uno scontro tra i nazifascisti e i partigiani che ne avevano fatto un deposito di armi. Passeggiando tra queste mura si possono ancora intuire l'ingresso, la fontana, il porticato e i decori. Ripassiamo dall'alpe e ci dirigiamo al nuovo rifugio Alpino alpe Selle che si affaccia sulla vallata,dove ci fermiamo a bere qualcosa di fresco e a fare quattro chiacchere con il gestore sig Sabrina.Visto che il tempo non promette bene salutiamo Sabrina e ci incamminiamo sul sentiero fatto in salita.

 

 

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