Valle Elvo

La Trappa

 
 Gita effettuata in data : 07-Maggio-2019                                                    

 Partenza da : Sordevolo
 Dislivello totale m : 550
 Difficoltà : E
 Durata itinerario h: 4,00

 Come arrivare: Raggiunto Sordevolo, bisogna porre attenzione ad imboccare via E. Bona giungendo così in piazza, la si oltrepassa e si segue la via fino ad arrivare al bivio Prera-San Grato dove sulla destra, in prossimità di alcuni condomini, si trova un grande piazzale dove conviene lasciare l’auto e iniziare il percorso a piedi. Volendo si può percorrere in auto la strada asfaltata in direzione Trappa fino ad arrivare ad un ponticello dove però ci possono essere difficoltà di parcheggio.

Leggendo la pubblicazione dell’amico Corrado Martiner Testa ( PASSEGGIATE SULLE MONTAGNE DEL BIELLESE, Alta Via e 52 itinerari. BLU edizioni:ISBN 978-88-7904-137-9), in cui l’autore propone ben 52 itinerari sulle montagne del biellese, siamo rimasti colpiti dall’esistenza di un importante monumento storico-architettonico immerso nel verde, denominato “ la Trappa ”. Un antico grande edificio, che sorge in località Vaneto a circa 1000 metri quota, realizzato nel 1700 dalla Famiglia Ambrosetti, pensando di adibirlo a Convento dei P. Passionisti. In seguito dopo il parere negativo del Comune e della Parrocchia, questo edificio venne utilizzato per la lavorazione di alcuni tipi di lana e nel 1797 venne acquistato dai Trappisti i quali vi rimasero per 6 anni e dalla loro breve ma significativa permanenza deriva il nome attuale “Trappa di Sordevolo”; attualmente e' in recupero per iniziativa dell'Associazione Amici della Trappa; la località è raggiungibile a piedi in un'oretta sia da Sordevolo che da Bagneri. Giunti a Sordevolo, ( paese noto per la messa in scena della PASSIONE DI CRISTO, una rappresentazione di teatro popolare che coinvolge tutto il paese e che viene riproposta normalmente ogni 5 anni ), seguiamo fedelmente le indicazioni descritte nella guida e, con il consenso dell’autore, riportiamo integralmente l’itinerario come descritto, aggiungendo di nostro solo alcune immagini ad illustrazione del percorso compiuto.

ITINERARIO ANDATA

Lasciata l’auto “ si imbocca a sinistra la strada per la Prera (cartello stradale e pannello illustrativo «Montagna e Cultura - itinerario per la Trappa») che con andamento prevalentemente pianeggiante porta in circa 400 m alla cascina Prera, riconoscibile per un'immagine della Madonna di Oropa affrescata sul muro. Poco oltre, dopo un rio nei pressi del quale vi sono alcuni spazi disponibili per parcheggiare le vetture, termina l'asfalto e la via si restringe (fino qui si potrebbe giungere in auto, ma viste le scarse possibilità di parcheggio è consigliabile effettuare a piedi il breve tratto asfaltato). In breve si raggiunge Sparone (754 m, 0.20 ore) con la sua cascina abitata in permanenza. Si sale sull'acciottolato scavalcando la roggia Molinaria e proseguendo su terreno più ripido, aiutati da un mancorrente metallico a sinistra, si entra nel bosco. Si lasciano a monte dapprima una cappella votiva e in seguito una costruzione. Poco oltre la pendenza si attenua e dopo aver superato un corso d'acqua si lascia a sinistra la diramazione per le ristrutturate costruzioni dei Pianetti e si prosegue a destra lungo una breve rampa che conduce al Pian dell'Asino (830 m, 0.20 ore da Sparone). Si lascia a sinistra l'ampia via contrassegnata dal segnavia C1 e si imbocca a destra la mulattiera per la Trappa (sistemata a opera del commendatore Eugenio Bona nel 1911: cartello indicatore e segnavia C1a). Si volge brevemente a destra, poi si effettua un tornante verso sinistra e si affronta un lungo tratto diagonale nel quale si ignorano alcune deviazioni a monte. Attraversato un bel boschetto di betulle e superato un crutin (una piccola cantina), la via si allunga ulteriormente verso sinistra. Si guada un piccolo rio e si raggiunge un alpeggio con un pascolo recintato (bella vista sul Monte Mucrone). Su pendii finalmente più aperti si prosegue su ampi pascoli percorrendo la mulattiera delimitata a valle da un filare di piante. Raggiunto un altro alpeggio, se ne rasenta il muro a monte e subito dopo, lasciando ora in alto, ora in basso altre costruzioni, si raggiunge la Trappa (1011 m, 0.35 ore da Pian dell'Asino, 1.15 ore dalla partenza). Il ritorno sul medesimo percorso comporta 0.45 ore. ”

VISITA ALLA STRUTTURA

raggiunta la tanto desiderata meta, il monastero della Trappa ci appare come un luogo mistico e misterioso, isolato da tutto, eppure ancora carico di storia. Alla vista del monumentale complesso ci fermiamo un attimo ai piedi dell’edificio, meravigliati dello straordinario fabbricato che raggiungiamo poco dopo. Al nostro arrivo veniamo ricevuti da Patrizia e Paolo, che molto cordialmente ci salutano e ci fanno accomodare mentre nel frattempo ci preparano una succulenta pasta asciutta che ci viene servita poco dopo. Al termine del pranzo, Paolo ci accompagna nella visita al complesso illustrandoci i vari significati e le tante ipotesi che sono state attribuite al monastero a partire dalle sue origini e alla sua successiva costruzione, svelandoci i misteri che avvolgono questo grande edificio, installato meravigliosamente in questa conca naturale. Il luogo sperduto, l’architettura costruttiva, le basse volte dei soffitti fanno pensare ad una destinazione a monastero ma ancora di questa ipotesi non si è certi. Utilizzata per 150 anni come cascina, viene poi lasciata cadere in rovina fino a che nel 1979 viene rilevata da Elisa Pidello ed inserita all’interno della cellula ecomuseale dell’Alta Valle Elvo tutelata dalla Sovrintendenza dei beni culturali. I tipi di murature diverse e sovrapposte, i solchi nel pavimento dovuti all’uso dell’edificio come stalla, il paesaggio spettacolare che offre la vista dalle ampie finestre del corridoio antistante alle celle dei monaci e molti altri particolari permettono di attribuire al complesso i tanti usi e funzioni a cui è stato adibito nel tempo e lasciano all’immaginazione di ognuno di che pensare.

ITINERARIO RITORNO

Per il ritorno abbiamo scelto di effettuare un percorso alternativo in modo da poter compiere un giro ad anello. Dalla Trappa con un breve ma ripido tratto si raggiungere il Tracciolino, strada panoramica e turistica che congiunge i santuari di Oropa e Graglia, deviando in seguito su una sterrata si supera il Rio Scucchiaro per entrare in un betulleto fino a ritornare sulla SP 512 che si segue in leggera salita fino a Pian Paris per poi scender lungo uno sterrato, che si incontra sulla destra, che attraversa un bosco per giungere alla Locanda le Piane e successivamente si perviene al B&B Mandrione. Continuando lungo la sterrata si discendono i numerosi tornanti che offrono la possibilità di godere gli stupendi panorami sulla sottostante pianura sino ad intersecare il sentiero C51 proveniente da Oropa che corrisponde al primo tratto della Grande Traversata del Biellese. Continuando nella discesa, usciamo dal bosco per imboccare una bella carrareccia panoramica, che sbuca su una strada asfaltata che costeggia la suggestiva Chiesa di San Grato; una chiesetta campestre su un poggio dirimpetto a Bagneri, da qui è possibile ammirare una delle più belle viste sul Biellese. l'Oratorio di San Grato a monte di Sordevolo, eretto intorno alla metà del XVII secolo sul colle omonimo (m.826), probabilmente allo scopo di ottenere protezione da S. Grato contro le tempeste. Una lapide posta sulla, facciata della chiesa, recita che nell’attigua foresteria fu ospite, alla fine dell’Ottocento, il poeta Giosuè Carducci. Oggi l’edificio include alcuni locali attualmente in uso alle varie associazioni del paese e funge da punto di ritrovo. Ritornati sulla strada asfaltata la si percorre per un breve tratto per poi abbandonarla e seguire una acciottolata mulattiera che porta a ricongiungersi con il percorso seguito in salita nei pressi del lavatoio, riattraversato il paese di Sordevolo si giunge di nuovo al parcheggio da cui siamo partiti.