Valle Ossola

Le frazioni alte di Domodossola  
 Gita effettuata in data:27-Aprile-2019                 

  

 Partenza da: Domodossola m. 280
 Dislivello totale: m. 390
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h:4,00

Come arrivare: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la statale del Sempione , sino all’uscita per Domodossola. Usciti dalla statale, si seguono le indicazioni per il Sacro Monte Calvario e lasciamo l’auto nel piccolo parcheggio posto all’inizio della Via Crucis.


Oggi avevamo in programma un giro in Val Bognanco per far visita ad alcune sue caratteristiche frazioni, le forti precipitazioni del giorno prima hanno fatto cadere una frana che ha interrotto la viabilità e quindi, giunti all’inizio della salita per Bognanco, ci siamo trovati la strada sbarrata per cui si è dovuti ricorrere alla ricerca di un itinerario alternativo. Dato che l’amico Luciano non era con noi quando abbiam
o visitato le frazioni alte di Domodossola, decidiamo di rifare il piacevole percorso in sua compagnia e così, in breve raggiungiamo la partenza della Via Crucis al Sacro Monte Calvario e diamo avvio all’escursione.




Lasciate le auto, raggiungiamo l’inizio della Via Crucis che conduce al Sacro Monte Calvario: eretto nella metà del 1600 sul colle Mattarella a 362 metri d'altitudine, da cui si domina un ampio tratto della valle del Toce, l'intero abitato di Domodossola e la circostante corona di montagne. Terminati i preparativi, iniziamo a risalire il bel lastricato che supera le diverse cappelle al cui interno, per mezzo di statue a grandezza naturale, son rappresentati e narrati gli episodi della Passione di Cristo. Al bivio della VI stazione prendiamo a destra e, seguendo il percorso devozionale, raggiungiamo la sommità del monumentale complesso, che dal 1991 è una riserva naturale speciale della Regione Piemonte divenuto patrimonio mondiale dell'umanità nel 2003. Grazie alla sua posizione privilegiata, il Sacro Monte rappresenta un ottimo punto di partenza per, escursioni di varia difficoltà e percorsi naturalistici di grande fascino che ripercorrono luoghi e sentieri della tradizione come l’itinerario che andiamo a percorrere oggi. Raggiunto l’ingresso del Santuario, seguiamo le indicazioni del sentiero D0 e ci incamminiamo lungo la bella mulattiera selciata che, percorrendo trasversalmente la montagna, porta ad intersecare la strada asfaltata che si attraversa per continuare a salire nel bosco sino ad incrociarla nuovamente e a questo punto, voltando a sinistra in breve raggiungiamo l’Oratorio di Cruppi m.549. L’oratorio eretto nel 1633 e dedicato a San Defendente, sorge su di un dosso roccioso da cui si ha una bella visuale sul piano Ossolano. Da questa località si prosegue per Vallesone m. 659 che deve il suo toponimo alla piccola vallata o conca in cui si trova. A bordo strada è visibile il forno comunitario, il lavatoio con annessa “ libreria della fontana ” e seguendo le indicazioni che ci portano ad entrare fra le case raggiungiamo il locale al cui interno è custodito il vecchio torchio a cui fanno da corona antichi utensili utilizzati per la vinificazione. Aggirandoci fra le case, sono ancora visibili antiche costruzioni che rivelano il sapiente uso della pietra e raggiungiamo la piazzetta su cui si affaccia l’Oratorio di San Gaudenzio. Procedendo lungo la strada asfaltata si ha modo di vedere una serie di figure, dipinte su lamiera, che rappresentano vari momenti di vita dei fanciulli che popolavano la borgata. Uscendo dalla graziosa località raggiungiamo di nuovo la carrozzabile che sale all’Alpe Lusentino, e seguendo le indicazioni per il Motto, proseguiamo sulla destra lungo il sentiero che, in un susseguirsi di coltivazioni e testimonianze di vita rurale, supera alcuni impetuosi ruscelli e raggiunge Andosso e successivamente Prata. Da Prata scendiamo a Maggianico, capoluogo dell’antico comune di Vagna, autonomo fino al 1928 e che raggruppava tutte queste borgate. Ne testimoniano l’importanza il campanile e la parrocchiale, di stile romanico, anteriore al secolo XIV e dedicata a San Brizio. Si prosegue in direzione del cimitero e della cappella della “Posa dei morti” da cui salendo leggermente a destra, raggiungiamo la frazione Asparedo e superato il rio Andosso perveniamo a Croppo con la sua bella fontana e l’immancabile cappella, continuando sul comodo sentiero giungiamo in località Motto da cui scendendo a sinistra lungo “ lo stradon ”ci immettiamo sul sentiero che scende a Premone da cui raggiungiamo la località Trontana dove facciamo visita all’amico Valter che, accogliendoci con la sua proverbiale ospitalità, ci offre ogni genere di conforto. Nell’occasione facciamo conoscenza con Roberta e Mario, per gli amici “ Charles Bronson”, e dopo una bella e piacevole chiacchierata con gli amici, lasciamo la compagnia e ci incamminiamo verso Crossiggia da cui rientriamo al Santuario e, rientrati sul percorso seguito al mattino, facciamo ritorno all’auto.

Gradevole e facile escursione, che si svolge su belle mulattiere attraverso le antiche borgate rurali di Domodossola osservando costruzioni antiche e scorci panoramici alla scoperta di caratteristici nuclei. Nonostante la forzata variazione di programma, abbiamo trascorso una piacevole giornata in compagnia con il piacere di ritrovare un amico che non vedevamo da tempo.

Ii tempo di percorrenza è puramente indicativo in quanto numerose sono le testimonianze che meritano di essere osservate con la dovuta attenzione.

Curiosità

Nella frazione di Vagna la seconda domenica di luglio, si festeggia il Natale come se fosse il 25 Dicembre. È una tradizione antica, radicata dal 1600, da quando la gente del posto, allevatori e taglialegna costretti a migrare al di là delle Alpi in inverno, tornava a casa per la bella stagione: a luglio i padri di famiglia tornavano a casa e quello era l’unico momento in cui ci si poteva riunire attorno alla parrocchia per celebrare la nascita di Gesù con la famiglia. Naturalmente non ci sono abeti, in compenso il rosso domina negli addobbi e, durante le liturgie, risuonano i canti tradizionali del Natale. Il momento più caratteristico della ricorrenza, unica al mondo, è nel pomeriggio con i Vespri solenni seguiti dalla processione con la statua «dul Bambin» e i tradizionali alberi devozionali, le «cavagnette», portate sul capo dalle donne del gruppo Arsciol di Vagna accompagnate dal civico corpo musicale di Domodossol