Come arrivarci:
dall’autostrada A26, uscita Gravellona Toce, direzione
Omegna proseguire fino a Crusinallo e proseguire sino a
raggiungere
Piazza Santa Rita
e la vicina Chiesa.
E’ risaputo che nel corso delle festività
natalizie i sacrifici alimentari che si fanno durante
l’anno per contenere la pancetta, lasciano il posto a
sovrabbondanti abbuffate che contribuiscono a vanificare
tutti gli sforzi fatti in precedenza rendendo veritiero
quanto solitamente affermato dalla buonanima di mia
suocera e cioè che: “ uccide più la gola della spada ”.
Per ovviare a questo problema, od almeno con l’intento
di limitarne gli effetti, effettuiamo un’escursione che
vogliamo definire “ Ammazza Panettone ” che dovrebbe
avere l’intento di preparare i nostri stomaci ad
affrontare le nuove impegnative abbuffate di fine anno,
vedremo poi che non tutto è stato rispettato e galeotto
fu il circolo di Gattugno che ha fatto sì che
riservassimo al panettone solo un “ accompagnamento
lieve ” e in compagnia. Fermi da un po' di tempo e a
corto di allenamento, pensiamo di muoverci con calma su
un percorso non molto impegnativo e con un limitato
dislivello, a tale proposito si decide di fare un giro
sulle alture di Crusinallo in una zona a noi ancora poco
conosciuta ed esplorata. Crusinallo è la frazione più
estesa e popolosa di Omegna. Negli ultimi sessant’anni è
stata la culla dell’industria del casalingo ospitando
nel suo territorio realtà aziendali di massimo rilievo,
come Alessi, Bialetti, Lagostina, che costituivano il
famoso e storico distretto dei casalinghi, oggi
purtroppo in crisi a seguito della concorrenza di nuovi
paesi produttori.Parcheggiamo
a Crusinallo di “sopra” nei pressi della
chiesa
di Santa Rita
e ci
inoltriamo in via S. Fermo sino a raggiungere il
piazzale della
chiesa
dedicata a San Fermo,
invocato come protettore degli infermi dalla popolazione
locale. Il santuario si trova sulle alture di Omegna, in
un bel parco e allietato da una
grande
fontana in marmo
e da un “
taxus
baccata”
rimasto solitario dopo l’abbattimento del secolare
tiglio. Attraversata la frazione seguiamo il sentiero,
contrassegnato solo da alcuni
bolli
rossi,
che entra nel bosco per scendere in direzione di Ramate
ad attraversare la valle, per poi risalire sul versante
opposto le basse pendici del Monte Zucchero. Raggiunta
una
piccola
cappella
che sorge isolata oltre la strada, si volge a sinistra e
si inizia a risalire la
bella
mulattiera
che transitando in località Cassinone, con una regolare
ascesa, raggiunge la isolata chiesa della
Madonna
del Balmello,
ancora pochi gradoni da percorrere ed in breve si
raggiungono le prime abitazioni di Montebuglio, frazione
di Casale Cortecerro. Dopo aver gironzolato fra le
strette viuzze della frazione, ci rechiamo all’estremità
superiore del paese per visitare la località chiamata in
loco “ lavazzurra ” dove resistono i
ruderi
della struttura
che un
tempo era sede di una torneria di oggetti in legno i cui
macchinari erano mossi dalla forza motrice generata
dalla derivazione ricavata dalla vicina
cascata,
una sorgente di purissima acqua rende il luogo gradevole
e molto frequentato nel periodo estivo. Lasciamo Montebuglio e ci riportiamo sulla strada asfaltata che
seguiamo in direzione di
Gattugno
( frazione di Omegna ) dove, dopo avere visitato il
paese e la sua bella
chiesa dedicata alla Madonna della neve,
sostiamo presso il locale circolo per consumare un
ottimo pranzo ad un prezzo molto contenuto. Al termine
del pranzo ci rimettiamo in cammino e seguendo il
sentiero che prende avvio a lato della chiesa, scendiamo
in direzione di Cranna da cui ritorniamo sulla strada
asfaltata ed in breve si ritorna in Piazza Santa Rita
dove chiudiamo l’anello di questa semplice e poco
impegnativa escursione che ci ha comunque soddisfatti
permettendoci di muovere i classici quattro passi in
luoghi fuori dai nostri abituali percorsi
escursionistici conoscendo paesi poco frequentati.
Con questa breve uscita concludiamo l’anno
escursionistico e approfittiamo dell’occasione per
porgere a tutti voi che ci leggete i nostri migliori
auguri per un Felice Anno Nuovo
ricco di tante escursioni.
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