Cusio

 Crusinallo-Montebuglio-Gattugno

 
 Gita effettuata in data: 27-Dicembre-2019                                                    

 Partenza da: Crusinallo  m.294
 Dislivello totale : m.300
 Difficoltà : T
 Effettivo cammino h: 2,30

Come arrivarci: dall’autostrada A26, uscita Gravellona Toce, direzione Omegna proseguire fino a Crusinallo e proseguire sino a raggiungere Piazza Santa Rita e la vicina Chiesa.
 

E’ risaputo che nel corso delle festività natalizie i sacrifici alimentari che si fanno durante l’anno per contenere la pancetta, lasciano il posto a sovrabbondanti abbuffate che contribuiscono a vanificare tutti gli sforzi fatti in precedenza rendendo veritiero quanto solitamente affermato dalla buonanima di mia suocera e cioè che: “ uccide più la gola della spada ”. Per ovviare a questo problema, od almeno con l’intento di limitarne gli effetti, effettuiamo un’escursione che vogliamo definire “ Ammazza Panettone ” che dovrebbe avere l’intento di preparare i nostri stomaci ad affrontare le nuove impegnative abbuffate di fine anno, vedremo poi che non tutto è stato rispettato e galeotto fu il circolo di Gattugno che ha fatto sì che riservassimo al panettone solo un “ accompagnamento lieve ” e in compagnia. Fermi da un po' di tempo e a corto di allenamento, pensiamo di muoverci con calma su un percorso non molto impegnativo e con un limitato dislivello, a tale proposito si decide di fare un giro sulle alture di Crusinallo in una zona a noi ancora poco conosciuta ed esplorata. Crusinallo è la frazione più estesa e popolosa di Omegna. Negli ultimi sessant’anni è stata la culla dell’industria del casalingo ospitando nel suo territorio realtà aziendali di massimo rilievo, come Alessi, Bialetti, Lagostina, che costituivano il famoso e storico distretto dei casalinghi, oggi purtroppo in crisi a seguito della concorrenza di nuovi paesi produttori.Parcheggiamo a Crusinallo di “sopra” nei pressi della chiesa di Santa Rita e ci inoltriamo in via S. Fermo sino a raggiungere il piazzale della chiesa dedicata a San Fermo, invocato come protettore degli infermi dalla popolazione locale. Il santuario si trova sulle alture di Omegna, in un bel parco e allietato da una grande fontana in marmo e da un “ taxus baccata” rimasto solitario dopo l’abbattimento del secolare tiglio. Attraversata la frazione seguiamo il sentiero, contrassegnato solo da alcuni bolli rossi, che entra nel bosco per scendere in direzione di Ramate ad attraversare la valle, per poi risalire sul versante opposto le basse pendici del Monte Zucchero. Raggiunta una piccola cappella che sorge isolata oltre la strada, si volge a sinistra e si inizia a risalire la bella mulattiera che transitando in località Cassinone, con una regolare ascesa, raggiunge la isolata chiesa della Madonna del Balmello, ancora pochi gradoni da percorrere ed in breve si raggiungono le prime abitazioni di Montebuglio, frazione di Casale Cortecerro. Dopo aver gironzolato fra le strette viuzze della frazione, ci rechiamo all’estremità superiore del paese per visitare la località chiamata in loco “ lavazzurra ” dove resistono i ruderi della struttura che un tempo era sede di una torneria di oggetti in legno i cui macchinari erano mossi dalla forza motrice generata dalla derivazione ricavata dalla vicina cascata, una sorgente di purissima acqua rende il luogo gradevole e molto frequentato nel periodo estivo. Lasciamo Montebuglio e ci riportiamo sulla strada asfaltata che seguiamo in direzione di Gattugno ( frazione di Omegna ) dove, dopo avere visitato il paese e la sua bella chiesa dedicata alla Madonna della neve, sostiamo presso il locale circolo per consumare un ottimo pranzo ad un prezzo molto contenuto. Al termine del pranzo ci rimettiamo in cammino e seguendo il sentiero che prende avvio a lato della chiesa, scendiamo in direzione di Cranna da cui ritorniamo sulla strada asfaltata ed in breve si ritorna in Piazza Santa Rita dove chiudiamo l’anello di questa semplice e poco impegnativa escursione che ci ha comunque soddisfatti permettendoci di muovere i classici quattro passi in luoghi fuori dai nostri abituali percorsi escursionistici conoscendo paesi poco frequentati.

 

Con questa breve uscita concludiamo l’anno escursionistico e approfittiamo dell’occasione per porgere a tutti voi che ci leggete i nostri migliori auguri per un Felice Anno Nuovo ricco di tante escursioni.