Come arrivarci:
Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire
sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di
Masera-Valle Vigezzo. Si risale lungo la SS337, sino a
trovare, sulla sinistra la strada che porta a Coimo.
Coimo
è un piccolo paesino alle porte della valle Vigezzo,
reso celebre dalla produzione del pane nero, un antico
pane reperibile presso “
ul neguziet da Cöiam
”. Lasciata l’auto ci si incammina verso la parte
esterna del paese dove sorge la maestosa e solitaria
Parrocchiale dedicata a Sant’Ambrogio
costruita in posizione decentrata rispetto al nucleo
abitato, secondo un'antica tradizione, la chiesa di S.
Ambrogio di Coimo, sarebbe la più antica della Valle
Vigezzo. In prossimità della
bella fontana
si sale a sinistra lungo la strada asfaltata che si
segue fino al tornante dove su di una palina si trovano
le indicazioni per Albogno
( sentiero M0 ). Entrando sullo sterrato si attraversa
un ponte metallico e al suo termine si prende a salire
lungo il
sentiero M7
che entra in un bel bosco di faggi e prosegue in leggera
salita sino a pervenire al semidiroccato
alpeggio di Baione
dove nel 2015 alcuni discendenti della Famiglia Ravelli,
in segno di fede e riconoscenza verso i propri avi, dopo
345 anni hanno fatto restaurare la cappelletta
dell’alpeggio con al suo interno
pregevoli affreschi.
Proseguendo lungo il sentiero sempre immerso nel bosco,
si raggiunge la
località “ I Pree ”
con i suoi prati ancora ben sfalciati da cui,
continuando lungo il
sentiero “ lasleta ”,
si percorre una ulteriore tratto nel bosco e superata
un’ultima cappelletta, si perviene ad
Albogno
(m.1020): piccolo borgo caratterizzato dalla presenza di
case signorili e abitazioni rurali, adagiato su un
balcone naturale che si affaccia sulla Valle Vigezzo,
con una splendida vista sul dirimpettaio
Pizzo Ragno.
Subito all’ingresso di Albogno sorge
l’Oratorio di San Michele,
mentre aggirandoci per il paese si ha modo di ammirare
le meravigliose case realizzate in pietra ed una
originale “
casa sull’albero
”. Lasciato Albogno si procede attraverso altri
bellissimi boschi, superato il
ponte sulla Valle di Albogno,
su buon sentiero si perviene a
Sagrogno
(m.999), un gioiellino architettonico rurale tra orti e
prati ancora molto curati che fanno da cornice al
piccolo oratorio di San Rocco, dedicato al santo
protettore dalla peste. Aggirandosi tra i muri in pietra
delle case e le
antiche vie acciottolate
che solcano il borgo, si ha la sensazione di rivivere un
lontano passato. Da Sagrogno una
bella mulattiera
che attraversa un bel faggeto, scende a Druogno da
cui si raggiunge Sasseglio. Al margine del pittoresco
abitato si trova un interessante e
antico mulino
con la splendida
ruota di legno,
perfettamente conservata. Di fronte al mulino si trova
l’Oratorio di San Marco,
che mantiene una struttura semplice, a vano aperto
tipica degli oratori più antichi, e conserva affreschi
risalenti al 1400. Dal mulino ci immettiamo lungo lo
sterrato che va sotto il nome di " sentiero dei
Rastellini ", una larga strada che si sviluppa in piano
lungo quasi 2 km, tra castagni, betulle, ginestre da cui
si ha una bella prospettiva sulla valle sottostante.
Percorriamo il sentiero contrassegnato dal
segnavie M00, la Via del Mercato
( una delle vie storiche che nei secoli passati ha
permesso e favorito il transito da e per la Svizzera di
merci e persone )
e, scendiamo a valle. Superato il
ponte in cemento
già, oltrepassato al mattino, perveniamo nuovamente sul
vasto pianoro morenico su cui è adagiato
il paese di Coimo
( 817 m.) da dove eravamo partiti. Qui chiudiamo il bel
giro ad anello che ci ha permesso di ammirare gli
stupendi boschi e le numerose cappelle votive ornate da
affreschi devozionali realizzati dai numerosi artisti,
paesaggisti e ritrattisti, che hanno frequentato la
valle non a caso denominata “ la valle dei Pittori ”
![](http://www.escursionando.it/Anno%202019/Uso%20sito%202019/home%20005.gif)
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