Valla Ossola

Colloro-Capraga

 
 Gita effettuata in data : 6-Febbraio-2019                                                    

 Partenza da: Colloro m. 523
 Dislivello totale m : 496
 Difficoltà : T/E
 Durata itinerario h: 3,00

Come arrivare: da Gravellona Toce si procede sulla Statale del Sempione fino all’uscita di Premosello. Usciti dalla Statale, si attraversa il ponte sul Fiume Toce e si raggiunge dapprima Cuzzago e successivamente il capoluogo da cui, seguendo le indicazioni, si sale fino al caratteristico paesino di Colloro (Km. 4).

Colloro situato a 500 m. di altitudine, si stende su un solare terrazzo che assomiglia ad un balcone proteso verso la valle ed è punto di partenza o arrivo della famosa traversata classica della Val Grande. Il paese conserva alcune antiche costruzioni rustiche, come il torchio seicentesco e la casa natale del venerabile Generoso Maria Fontana. Lasciata l’auto nel parcheggio adiacente alla Locanda di Colloro, risaliamo le viuzze del paese per raggiungere la chiesa, dedicata a San Gottardo, Santo Patrono che si festeggia il 4 di Maggio con una Processione per le vie del paese e con la distribuzione del pane nero benedetto. Si entra nel borgo passando davanti all’antico torchio per poi dirigersi verso la Chiesa, si sale la scalinata e dal sagrato seguiamo il sentiero segnalato che sale tra castagni secolari in direzione di Capraga. Continuiamo a percorrere il sentiero e alzandoci di quota arriviamo ad un poggio su cui, in posizione panoramica, sorge l’antica cappella d'la Burèta risalente al XV sec., raffigurante S. Antonio Abate. Dopo un ulteriore breve tratto raggiungiamo la Chiesa di San Bernardo risalente al XV secolo, (m.818) che si ritiene derivante dall’ampliamento di una cappelletta costruita dopo il “ flagello delle cavallette ″ del 1364 per proteggere i campi dai danni provocati dalle voraci locuste, sulla sinistra sorgono le baite di Biogno. Dopo una breve sosta per riprendere fiato, riprendiamo il cammino e passando a lato della chiesetta arriviamo sulla carrozzabile che attraversiamo, per continuare a salire nel bosco sino a che perveniamo a Sasso Termine (m.954) così definita in quanto qui passa la linea di confine tra i territori di Premosello e Vogogna. Salendo tra le fatiscenti baite, addossate l’una all’altra, si raggiunge una fontana da cui si perviene alla strada asfaltata, ricoperta dalla poca neve rimasta dalla precedente precipitazione, e si inizia a scendere in direzione di Capraga, il cui toponimo sintetizza con immediatezza la sua principale attività e la sua storia. Transitando fra le case del borgo si raggiunge prima la bella costruzione dell’Associazione Alpe Capraga e subito dopo la suggestiva cappelletta dell’alpe. Strada facendo guardando verso valle si gode di una spettacolare vista panoramica sulla pianura e sul lato opposto appaiono le vicine montagne ossolane abbondantemente ricoperte di neve. Continuando sulla strada facciamo ritorno alla chiesa di San Bernardo da cui ammiriamo il poco discosto abitato di Biogno con le sue baite in sasso e sui tetti resistono ancora le ultime chiazze di neve, data la stagione, il panorama è molto diverso da quello dell’estate 2016 quando i prati fioriti hanno fatto da sfondo alle riprese del film “ La terra buona ” di Emanuele Caruso, ora tutto giace sotto una leggera coltre di neve in attesa del risveglio primaverile, che se continuano le giornate come quella di oggi non dovrebbe tardare ad arrivare. Da qui ritorniamo a Colloro ripercorrendo il sentiero fatto in salita e raggiungiamo la “ Locanda di Colloro ” dove la gentilissima signora Cristina ci sta attendendo per il pranzo. Accomodati al tavolo Cristina raccoglie le ordinazioni e, poco dopo, coadiuvata dalla valida Anna, ci serve una abbondante porzione di squisite tagliatelle al “ sugo della nonna ” a seguire una squisita bresaola con successiva porzione di formaggi misti il tutto abbondantemente innaffiato da un ottimo barbera. Al termine della giornata, Gianni per festeggiare il suo compleanno offre da bere e i commensali levano i calici ben augurali al suo indirizzo, poi tutti in terrazza per una foto a ricordo della giornata con anche Cristina e Anna. Al termine della bella giornata, salutiamo la compagnia e ci avviamo verso casa.

P.S. Ringraziamo la simpatica e cordiale Cristina per la gioviale accoglienza e per il trattamento riservatoci, ripromettendoci di tornare a trovarla in quanto anche senza escursione, ne vale proprio la pena, solo la posizione vale una visita e la vista che si gode dalla terrazza è semplicemente mozzafiato, inoltre il servizio è curato e il prezzo più che onesto in funzione della qualità dei cibi serviti. Personalmente ci sentiamo di consigliare una visita.