Val Vigezzo

Anello Arvogno B.tta di Muino-di Ruggia

 
 
 Gita effettuata in data : 17-Ottobre-2019                                                    

 Partenza da: Arvogno m. 1213
 Dislivello totale : m. 940
 Difficoltà : E
 Effettivo cammino h: 6,30

Come arrivarci: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera, salire per la SS 337 della Valle Vigezzo fino a Santa Maria, superato l’abitato, al bivio si prende a sinistra seguendo le indicazioni per Arvogno,  dove si arriva dopo pochi chilometri.

 

Lasciata la macchina al parcheggio davanti al Rif. Di Arvogno , percorriamo in discesa l’ultimo tratto di strada asfaltata ,dove inizia la mulattiera con varie destinazioni. Risaliamo la scalinata e ci ritroviamo al bivio per la Bocchetta di Muino .Risaliamo il bel sentiero ed in breve raggiungiamo l’alpe Cortina. Stando sul margine inferiore lo si attraversa scendendo a guadare il torrente, guadagnando leggermente quota sovrastiamo l’alpe Caulin. Superate alcune vallette  in vista dell’alpe Sdun si trova la segnaletica, a Destra per la Piana di Vigezzo a Sinistra per la Bocchetta di Muino. Svoltiamo a Sinistra raggiungiamo alpe Sdun, portandosi alla baita più in alto si entra nel bosco e in ripida ascesa continuiamo a salire faticosamente nel bosco, che si accinge a vestirsi d’autunno, usciti dal bosco si a un panorama mozzafiato e con un diagonale verso destra si raggiunge la Bocchetta di Muino oggi imbiancata con la sua cappelletta ed una Bella Scultura di legno dedicata agli spalloni. Dalla bocchetta lo sguardo si apre sui begli alpeggi che costellano la Valle Onsernone, scendiamo sul sentiero sempre molto evidente raggiungiamo il Lago di Muino Inferiore nei cui pressi sorge il piccolo Rifugio Greppi dove sostiamo per una breve pausa pranzo, visto che una nuvola di fantozzi ci segue nel nostro cammino. Riprendiamo il sentiero ora in leggera discesa e raggiunge la conca in cui è situato il Lago di Muino Superiore e l’alpe Ruggia con le sue baite ben tenute. Oltrepassiamo l’alpe ed in breve salita raggiungiamo la ben evidente Bocchetta di Ruggia che conduce verso la cappella di San Pantaleone e il passo di Fontanalba. Il primo tratto in discesa lo percorriamo con cautela per la neve poi si prosegue su sentiero ben evidente e superati dei grossi lastroni, imbocchiamo un’esile traccia che scende velocemente in direzione dell’alpe Ai Motti che raggiungiamo. Si inizia a scendere lungo la seicentesca mulattiera, realizzata con quasi duemila gradini e scrupolosamente conservata. Passiamo l’alpe Villasco da dove scattiamo l’ultima foto alla Bocchetta di Ruggia per poi, continuare nella discesa passando dall’alpe Verzasco e dal bivio da cui abbiamo iniziato la nostra salita. Ancora pochi passi ed ecco la strada asfaltata dove si conclude questa gita .