Come
arrivare:
Varzo
penultimo paese prima del confine svizzero, è
facilmente raggiungibile percorrendo l’autostrada A26 "Genova-Gravellona
Toce" e poi la superstrada/strada statale "33 del
Sempione"
in direzione Confine di Stato. Parcheggiare nella piazza
antistante all’Albergo Tronconi.
Questo percorso, tocca molti alpeggi bassi di Varzo, in
particolare noi percorriamo diversi tratti dei 3 facili
percorsi che si sviluppano attorno al paese sfruttando
vecchi sentieri e mulattiere, attrezzati con pannelli
illustrativi delle specie animali (tassi,caprioli, e
volpi), cui sono intitolati, e realizzati in
collaborazione con il comparto Caccia VCO 3. I sentieri
non risultano direttamente collegati tra di loro ma il
concatenamento fra i sentieri lo si realizza seguendo la
segnaletica ufficiale del CAI.
L’itinerario parte dalla
piazza della chiesa
situata nel centro storico di Varzo. Si imbocca la
strada che sale fino alle prime case della
località Colla.
Dal cartello che indica la frazione, si
volta a destra
percorrendo la bella e ancora ben conservata
mulattiera
lastricata che, superate le diverse
cappelle della Via Crucis
( seconda metà del 1700 ), perviene all’Oratorio
di Durogna.
Dalla chiesa del Calvario si imbocca la mulattiera di
destra
( sentiero del tasso )
che porta sino alla frazione di Cimavalle. Da qui si
prosegue verso sinistra e superata “ casa Franchi ” si
raggiunge la frazione “Casa
Grande”
da dove, si esce sulla strada asfaltata che si
attraversa per imboccare il sentiero sulla destra (
frecce e segni di vernice bianchi ) che, scorrendo fra
due ali di profumatissimo
aglio orsino
in piena fioritura, arriva ad oltrepassare su di un bel
ponte il Rio Ri. Lungo il cammino si possono ammirare i
resti di un vecchio mulino e ciò che resta
dell’antica segheria.
Sbucati nuovamente sulla strada asfaltata si è in vista
della frazione di Coggia. Aggirandoci fra le case del
paese si è attratti dalla vista della monumentale “
casa del Vescovo
” che riporta ancora sulla facciata lo
stemma di famiglia,
raggiunta la parte alta del paese, siamo al termine del
“ sentiero dei tassi ”e ci incamminiamo lungo il “
sentiero dei caprioli
” che da qui prende avvio. Saliamo lungo la vecchia
mulattiera che percorre un lungo tratto nel bosco
superando in successione i rii Blanca e Pontone per
raggiunge la frazione di Cornu di fuori e arrivare alla
frazione Nava
posta in magnifica posizione soleggiata con vista su
tutta la vallata. Qui sostiamo per consumare il nostro
spuntino e per ritemprare anche il fisico. Al termine
della sosta,
dopo la consueta
foto di gruppo,
riprendiamo il cammino e iniziamo a scendere
arrivando alla frazione “
la Fontana
” dove incontriamo e facciamo conoscenza con
Vittorio e Cesarino
che molto gentilmente ci invitano a bere un caffè
corretto con la particolare
acqua del luogo.
Per Vittorio siamo volti già conosciuti in quanto
assiduo frequentatore del nostro sito, e questo ci fa
estremamente piacere. Con grande cortesia ci mostra i
palchi da lui trovati
e le ragazze non perdono l’occasione per farsi
immortalare con così magnifici trofei. Scattata la
foto in compagnia dei nuovi amici,
riprendiamo a scendere e ammirate le cappelle della
Fontana e dei Rovi, attraversiamo il Rio Rosciollo e fra
altre distese di aglio orsino perveniamo in località
Lincio. Rintracciato un sentierino che entra nel bosco,
lo seguiamo fino a pervenire al Raguzzo da cui seguendo
le indicazioni del “ sentiero delle volpi ”,
raggiungiamo la frazione Fontana con il suo
stupendo lavatoio
che riporta ben in vista il simbolo della frazione:
il rospo.
Percorrendo le vie interne, raggiungiamo la
frazione Alneda
e, visitato il
monumentale lavatoio,
raggiungiamo di nuovo la piazza dove è parcheggiata
l’auto.
Bellissima gita fra alpeggi e frazioni ancora ben tenute
che conservano ricordi e tracce di vita vissuta.

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