Come
arrivare:
Autostrada
A26 direzione Gravellona Toce uscire a Baveno, voltare a
destra, seguire indicazioni Stresa. Dal lungo lago si
sale in direzione della Stazione Ferroviaria, da cui si
raggiunge la zona del campo sportivo dove si parcheggia
agevolmente.
Lasciata
l’auto
ci
incamminiamo per
via Selvalunga
da cui ha inizio il cammino che andremo a percorrere.
Raggiunto il centro di raccolta rifiuti, proseguiamo
brevemente sulla strada asfaltata che al suo termine si
trasforma in sentiero che, contrassegnato dal segnavie
L6, si inserisce nei folti castagneti che ricoprono la
zona e seguendo il corso del Riale del Roddo che,
alimentato
da
sorgenti situate in località Vezzo di Gignese, dopo aver
raccolto le acque provenienti da altre valli adiacenti
scorre nella omonima valle formando la “
cascata
della Pissarota
” ( 346m. ) per poi sfociare nel lago Maggiore in
località Lido di Carciano. Giunti alla cascata e
ammirata la sottile lama d’acqua che precipita dalla
sovrastante altura, dopo le usuali foto di rito,
superato un bel
ponte in pietra
che permette un agevole superamento del sottostante
riale, si interseca la strada che sale a Someraro. Dopo
pochi passi sulla strada asfaltata, a
sinistra della barriera stradale,
si inizia a risalire il ripido
sentiero segnalato che attraversati boschi di betulle,
giunge sulla strada “ Panoramica ” da cui si ha una
magnifica
vista sul sottostante Golfo
Borromeo e sul Lago
Maggiore
( purtroppo non oggi ).
Si continua sempre seguendo i segnavia L6 lungo il
sentiero che sale ripido nel bosco e perviene ad un
campetto sportivo con
area attrezzata per pic-nic,
a margine della strada asfaltata si trova la “
crus dal Gate
” ( stele in granito del 1906 ). Procedendo sulla destra
si giunge ad una grande
fontana settecentesca
alimentata da una sorgente d’acqua limpidissima,
conosciuta in loco come “ Fonte Purissima ” che alimenta
anche il vicino
lavatoio.
La costruzione è situata alle porte dell’abitato di Levo
che si raggiunge poco dopo. Entrando fra le case del
paese, ci rechiamo a visitare
l’Oratorio
dei S.S. Giacomo e Filippo
che presenta le strutture murarie
ed il campanile risalenti alla fine dell’XI secolo. Al
suo interno, appesi alla parete, sono visibili
molti ex voto e al
centro
l’affresco della Madonna con
Bambino e la
decorazione dei personaggi biblici sono del 1500, mentre
nel portico esterno sono conservate due
lapidi romane.
Scendiamo di nuovo sulla via principale e ci ci rechiamo
presso il locale Bar Sport dove ci fermiamo per
consumare il nostro pranzo. Terminata la sosta
ristoratrice, seguendo le
chiare indicazioni,
procediamo nel nostro cammino e per stradine interne,
perveniamo alla
chiesa parrocchiale dell’Assunta
a cui fanno da corona le
cappelle della Via Crucis.
Continuando a seguire le indicazioni del sentiero L1
scendiamo per Via Barberis Annovati fino a confluire
sulla strada per Someraro che percorriamo per un breve
tratto fino ad incontrare le indicazioni della
strada vecchia Someraro-Levo
che imbocchiamo giungendo alla
Cappella di Sant’Alfonso.
Purtroppo la giornata nuvolosa non ci permette di godere
appieno del panorama sulla sottostante Isola Bella ma ci
accontentiamo di quanto ci è dato vedere. Continuando
lungo la mulattiera raggiungiamo la
chiesa di San Bernardo d’Aosta
protettore degli alpigiani, risalente tradizionalmente
al XII secolo e successivamente sottoposta, unitamente
al campanile, a rifacimento nel 1700. Qui giunti,
volgendo a destra si perviene alla strada che si
attraversa per entrare nell’abitato
di Someraro, da cui si
ritorna sulla strada asfaltata e dopo un lungo tratto
sulla strada panoramica, si scende in direzione di
Stresa ritornando al punto da cui siamo partiti.
Bella gita e, come sempre, bellissima ed allegra
compagnia.
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