Valle Sesia

               Rifugio Ferioli m. 2264

 
 Gita effettuata in data:7/8/9 Settembre-2018                                                    

 Partenza da: Pedemonte m. 1242
 Dislivello totale: m. -1060
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino:  h 1,45

Come arrivare:
Percorrere la A26 sino al casello di Romagnano/Gemme, quindi SS 299 fino ad Alagna. Oltrepassato l’abitato si segue la carrozzabile che fiancheggia il fiume Sesia fino al ponte per la frazione Pedemonte, dove si svolta a destra e si prosegue fino al termine della strada asfaltata dove si possono parcheggiare le auto.


Anche quest’anno siamo arrivati al momento che ci vede impegnati nel nostro abituale turno di gestione al Rifugio Ferioli e quindi ci accingiamo a salire per il 24° anno consecutivo. Come si suol dire “ il tempo vola e quest’anno “ voliamo anche noi. Infatti per una fortunata e piacevole coincidenza ci è data la possibilità di raggiungere il rifugio in elicottero per cui la mattina del 7, di buon’ora ci troviamo ad Alagna dove troviamo ad attenderci l’elicottero della Airstar che in meno di tre minuti ci porta al rifugio. Prendiamo possesso della struttura e in breve la rendiamo operativa preparandoci ad accogliere gli eventuali escursionisti che ci vorranno raggiungere. La giornata trascorre tranquilla e veniamo raggiunti da Daniela e Giovanni saliti per aiutarci nella gestione ed apprendere i primi rudimenti in previsione di un loro futuro impegno in prima persona. In compagnia la giornata trascorre velocemente e ben presto si fa l’ora di cena a cui facciamo seguire le solite quattro chiacchiere prima di coricarci. La mattina del Sabato, ci vede impegnati nei preparativi per accogliere gli escursionisti che speriamo salgano a trovarci e verso mezzogiorno i primi ad arrivare sono Fabio, Gemma, PG e Danilo (MALATIDIMONTAGNA.BLOGSPOT.COM), seguiti a breve distanza da Paola, Davide, Samuele, Corrado (La montagnadeiragazzi.it) e dall’inseparabile cagnolone Tobia con i quali scattiamo la consueta foto di gruppo, arrivano poi anche Ivano ed Enrica, tutti amici che ogni anno salgono regolarmente a trovarci per rinsaldare i nostri rapporti di amicizia. Approfittando della bella e calda giornata, tutti si accomodano sulla terrazza antistante al rifugio gustandosi, oltre al cibo genuino, lo spettacolo del Tagliaferro che incombe con le sue strapiombanti pareti rocciose. Rosi e Daniela si adoperano nello sbrigare le faccende domestiche a cui concorre anche Giovanni dando una mano nel lavaggio stoviglie. Con uno staff del genere si avanza anche il tempo di preparare i dolci e qui Daniela dimostra tutta la sua abilità di pasticcera confezionando delle squisite torte di mele da leccarsi i baffi. Prima di sera ci raggiungono anche la sorella di Giovanni con l’amica e altri cinque escursionisti che intendono pernottare da noi per poi, il mattino seguente scalare il Tagliaferro. Intanto si fa sera e arrivati all’ora di cena ci ritroviamo in dodici e Claudio provvede a cucinare degli ottimi gnocchi al ragù a cui fa seguire alcune varietà di carni. Visti gli impegni del giorno dopo, ci corichiamo tutti abbastanza sul presto e al mattino dopo la sveglia suona di buon’ora per le colazioni agli alpinisti che vengono servite da Rosi e Giovanni. La giornata continua soleggiata, per cui ci aspettiamo un buon numero di visitatori per cui lo “ Chef Claudio” avvia spezzatino e brasato che, unitamente ad una gustosa polenta, delizieranno i palati dei nuovi arrivati. Nel frattempo giungono anche Fiorenzo e Daniela, conosciuti per la prima volta proprio al rifugio in occasione della nostra gestione del 2012 che tornano a trovarci e che rivediamo più che volentieri. Allo stesso tempo veniamo raggiunti anche da Luana e Simone, altri amici di vecchia data che salgono a farci visita. Anche oggi la giornata permette di pranzare all’aperto per cui a mezzogiorno in punto inizia il servizio di ristorazione e ogni commensale viene servito al tavolo secondo le proprie scelte e preferenze. Le giornate sono oramai destinate ad accorciarsi e al termine del pranzo gli escursionisti lasciano abbastanza in fretta il rifugio e dopo averci ringraziato per l’ospitalità e il trattamento ricevuto, si incamminano sulla via del ritorno dando a noi il tempo di riordinare e ripulire il tutto. Chiusa la struttura, che per il restante mese di Settembre, sarà aperta solo nei fine settimana, a nostra volta ci carichiamo gli zaini in spalla e ci incamminiamo in discesa seguendo il percorso contrassegnato dal CAI di Varallo Sesia con il segnavie 208 e superati in successione l’Alpe Venghi e l’Alpe Mud di Qua, da dove lanciamo un ultimo sguardo al rifugio (tele). Si entra nel bosco e discendiamo l’ultimo tratto di sentiero gradinato che in breve ci permette di pervenire a Pedemonte dove abbiamo lasciato l’auto. Al termine di una gestione per certi aspetti diversa, ma sempre per noi di grande soddisfazione, ringraziamo tutti gli amici che sono saliti al rifugio per stare in nostra compagnia e a tutti diamo appuntamento all’anno prossimo.

Un particolare e doveroso, oltre che sincero, ringraziamento va a Daniela e Giovanni che si sono dati un gran daffare per aiutarci nella gestione e speriamo che per loro l’esperienza non sia stata traumatica, e all’amica Rosi che come sempre non si è tirata indietro di fronte a nulla grazie ancora a tutti voi che avete costituito una meravigliosa squadra di gestori. Al prossimo anno, ciao a tutti.