Come arrivare:
Percorrere la A26 sino
al casello di Romagnano/Gemme, quindi SS 299 fino ad
Alagna. Oltrepassato l’abitato
si segue la carrozzabile che fiancheggia il fiume Sesia
fino al ponte per la frazione Pedemonte, dove si svolta
a destra e si prosegue fino al termine della strada
asfaltata dove si possono parcheggiare le auto.
Anche
quest’anno siamo arrivati al momento che ci vede
impegnati nel nostro abituale turno di gestione al
Rifugio Ferioli e quindi ci accingiamo a salire per il
24° anno consecutivo. Come si suol dire “ il tempo vola
”
e quest’anno “ voliamo
”
anche noi. Infatti per una fortunata e piacevole
coincidenza ci è data la possibilità di raggiungere il
rifugio in elicottero per cui la mattina del 7, di
buon’ora ci troviamo ad Alagna dove troviamo ad
attenderci l’elicottero
della Airstar che in meno di tre minuti ci
porta al rifugio. Prendiamo possesso della struttura
e in breve la rendiamo operativa preparandoci ad
accogliere gli eventuali escursionisti che ci vorranno
raggiungere. La giornata trascorre tranquilla e veniamo
raggiunti da
Daniela e Giovanni saliti per aiutarci nella
gestione ed apprendere i primi rudimenti in previsione
di un loro futuro impegno in prima persona. In
compagnia la giornata trascorre velocemente e ben presto
si fa l’ora di cena a cui facciamo seguire le solite
quattro chiacchiere prima di coricarci. La mattina del
Sabato,
ci vede impegnati nei preparativi per accogliere gli
escursionisti che speriamo salgano a trovarci e verso
mezzogiorno i primi ad arrivare sono
Fabio, Gemma, PG e Danilo (MALATIDIMONTAGNA.BLOGSPOT.COM),
seguiti a breve distanza da
Paola, Davide, Samuele, Corrado
(La
montagnadeiragazzi.it)
e dall’inseparabile cagnolone Tobia
con i quali scattiamo la consueta
foto di gruppo, arrivano poi anche Ivano ed Enrica,
tutti amici che ogni anno salgono regolarmente a
trovarci per rinsaldare i nostri rapporti di amicizia.
Approfittando della bella e calda giornata, tutti si
accomodano
sulla
terrazza antistante al rifugio
gustandosi, oltre al cibo genuino,
lo spettacolo del Tagliaferro che incombe con le sue
strapiombanti pareti rocciose.
Rosi e
Daniela si adoperano nello sbrigare le faccende
domestiche a cui concorre anche
Giovanni dando una mano nel lavaggio stoviglie. Con
uno staff del genere si avanza anche il tempo di
preparare i dolci e qui Daniela dimostra tutta la sua
abilità
di pasticcera
confezionando delle squisite
torte di mele da leccarsi i baffi. Prima di sera ci
raggiungono anche la sorella di
Giovanni con l’amica e altri cinque
escursionisti
che intendono pernottare da noi per poi, il mattino
seguente scalare il Tagliaferro.
Intanto si fa sera e arrivati all’ora di cena ci
ritroviamo in dodici e Claudio provvede a cucinare degli
ottimi gnocchi al ragù a cui fa seguire alcune varietà
di carni.
Visti gli impegni del giorno dopo, ci corichiamo tutti
abbastanza sul presto e al mattino dopo la sveglia suona
di buon’ora per le colazioni agli alpinisti che vengono
servite da Rosi e Giovanni. La giornata continua
soleggiata, per cui ci aspettiamo un buon numero di
visitatori per cui lo “ Chef Claudio” avvia
spezzatino e brasato che,
unitamente ad una gustosa polenta,
delizieranno i palati dei nuovi arrivati. Nel frattempo
giungono anche
Fiorenzo e Daniela, conosciuti per la
prima volta proprio al rifugio in occasione della nostra
gestione del 2012 che tornano a trovarci e che rivediamo
più che volentieri. Allo stesso tempo veniamo raggiunti
anche da
Luana e Simone, altri amici di vecchia data che
salgono
a farci visita. Anche oggi la giornata permette di
pranzare all’aperto per cui a mezzogiorno in punto
inizia il servizio di ristorazione e ogni commensale
viene servito al tavolo
secondo le proprie scelte e preferenze. Le giornate sono
oramai destinate ad accorciarsi e al termine del pranzo
gli escursionisti lasciano abbastanza in fretta il
rifugio e dopo averci ringraziato per l’ospitalità e il
trattamento ricevuto, si incamminano sulla via del
ritorno
dando a noi il tempo di riordinare e ripulire il tutto.
Chiusa la struttura,
che
per il restante mese di Settembre, sarà aperta solo nei
fine settimana, a nostra volta ci carichiamo gli zaini
in spalla e ci incamminiamo in discesa seguendo il
percorso contrassegnato dal CAI di Varallo Sesia con il
segnavie 208 e superati in successione l’Alpe
Venghi e l’Alpe
Mud di Qua, da dove lanciamo un ultimo
sguardo al rifugio (tele). Si entra nel
bosco e discendiamo l’ultimo tratto di sentiero
gradinato che in breve ci permette di pervenire a
Pedemonte dove abbiamo lasciato l’auto. Al termine di
una gestione per certi aspetti diversa, ma sempre per
noi di grande soddisfazione, ringraziamo tutti gli amici
che sono saliti al rifugio per stare in nostra compagnia
e a tutti diamo appuntamento all’anno prossimo.
Un particolare e doveroso, oltre che sincero,
ringraziamento va a Daniela e Giovanni che si sono dati
un gran daffare per aiutarci nella gestione e speriamo
che per loro l’esperienza non sia stata traumatica, e
all’amica Rosi
che come sempre non si è tirata indietro di fronte a
nulla grazie ancora a tutti voi che avete costituito una
meravigliosa
squadra di gestori. Al prossimo anno, ciao a tutti.
|