Valle Vigezzo

           Lago di Panelatte m. 2063

 
 Gita effettuata in data:30-Agosto-2018                                                               

 Partenza da: Arvogno m. 1247
 Dislivello totale: m.990
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,15

Come arrivare: Percorrere la A 26 sino a Gravellona Toce, proseguire sulla S.S. 33 del Sempione sino all’uscita di Masera, salire per la SS 337 della Valle Vigezzo fino a Santa Maria, superato l’abitato, al bivio si prende a sinistra seguendo le indicazioni per Toceno/Arvogno,  dove si arriva dopo pochi chilometri.
 

Parcheggiata l’auto nei pressi del rifugio, da dove abbiamo subito un'anteprima di quanto ci aspetta, ultimiamo i preparativi e ci incamminiamo sulla strada asfaltata giungendo ad attraversare in pochi minuti il ponte sul fiume Melezzo. Superato il ponte imbocchiamo sulla destra la scorciatoia, che raggiunge la strada sterrata che percorriamo sino ad arrivare al ponte sul Rio Verzasco. Valicato il ponte iniziamo  a risalire la seicentesca mulattiera, realizzata con circa duemila gradini e ancora  scrupolosamente conservata, che  ci conduce prima all'Alpe Verzasco m.1333 (h0,30), costituito da un buon numero di baite, e successivamente tra faggi, abeti rossi e larici arriviamo all'Alpe Villasco m. 1642 (h0,50;1,20). Volgendo lo sguardo alla Bocchetta di Ruggia ci soffermiamo ad osservare il paesaggio  unico e meraviglioso, con l'inconfondibile forma della Pioda di Crana che ci accompagna per buona parte del percorso. Continuando nel nostro cammino raggiungiamo la radura su cui si alza lAlpe ai Motti m. 1815 (h0,35;1,55), contraddistinto da due lunghissime stalle. A fianco delle robuste stalle la mulattiera, formata da gradoni realizzati con grosse lastre in pietra locale, continua a salire con diversi tornanti fino a raggiungere la Cappella di San Pantaleone  m. 2024 (h0,25;2,15) situata poco prima del Passo di Fontanalba. La piccola costruzione offre un ricovero di emergenza in caso di maltempo e la sua terrazza rocciosa affacciata sulla Val Vigezzo è l’unico punto del percorso dove è possibile utilizzare i cellulari.Qui alcuni cartelli segnavia indicano varie direzioni, noi ci dirigiamo a sinistra seguendo i segni bianco-rosso, arrivando in breve alla conca in cui è adagiato il Lago di Panelatte m. 2062 (h0,15;2,30). Questo nome deriva forse dall’abitudine degli alpigiani di fare una sosta e consumare un breve pasto durante i lunghi trasferimenti del bestiame. Trattasi di un piccolo lago di origine glaciale in parte ricoperto da eriofori che si trova alla base degli sfasciumi che coprono le pendici del Pizzo del Corno. Circumnavigando il lago possiamo ammirare il Pizzo Ruggia e il Pizzo Fontanalba che si specchiano nelle acque ed assomigliano davvero alle famose piramidi d'Egitto. Ci sediamo su uno dei tanti massi e ci concediamo un meritato pranzo. Il tempo scorre velocemente per cui, nostro malgrado, ricarichiamo gli zaini e ci incamminiamo sulla via del ritorno, raggiungiamo di nuovo Arvogno (h1,45;4,15) dove ci aspetta l’auto. Bella e tranquilla camminata in ambiente montano che permette di godere di ampie vedute sulle montagne.