Valle Intrasca

Esio, Luera, PIan Di Sole, Esio

 
 Gita effettuata in data : 15-Novembre-2018                                                              

 Partenza da: Esio m. 700
 Dislivello totale m :350
 Difficoltà : E
 Durata itinerario h: 4,00

Come arrivare: In auto: dalla A26, prendere l'uscita in direzione di Verbania e proseguire diritti lungo la SS34 del Lago Maggiore: arrivati ad Intra seguire le indicazioni per Arizzano-Bèe-Premeno. Giunti a Pian Nava, prendere a sinistra la strada che conduce a Esio.

Raggiunto Esio, paesino posto a cavallo tra la Valle Intrasca (di cui geograficamente fa parte), e l'Alto Verbano, un tempo Comune autonomo e ora frazione di Premeno, parcheggiamo nella Piazza dei Caduti di Esio dominata dalla chiesa dedicata a Sant'Andrea Apostolo con il suo campanile sovrastato dal caratteristico gallo che sorveglia attentamente tutta la piazza. Sulla piazza si apre la vetrina della “ cooperativa di consumo ” il ben fornito negozio dove nessuno è stipendiato, tutti effettuano opera di volontariato per tener vivo il paese. Qui ci aspettano Aurelia ed Elisabetta, componenti della Associazione Culturale “ La Lencistra ”, associazione che si è costituita nel 2005 al fine di tramandare alle nuove generazioni le tecniche costruttive degli attrezzi in legno che nei tempi passati venivano fabbricati dagli abitanti durante le lunghe e fredde serate invernali. Per non disperdere questo patrimonio storico culturale e non lasciarsi il passato alle spalle, la volontà di alcune persone del luogo ha reso possibile organizzare nel 2005 un primo corso di artigianato locale del legno. Visto il successo riscontrato, nel 2008 si è costituita l’Associazione Culturale “ La Lencistra ” con lo scopo di perpetuare e rivalorizzare queste antiche lavorazioni con particolare attenzione alla cesteria. Molto gentilmente Aurelia ed Elisabetta ci accompagnano presso la sede dell’associazione e mostrandoci le opere realizzate ci illustrano tecniche e fasi di lavorazione per ottenere gerli, attrezzi agricoli e “i cavagn" (il cesto tradizionale utilizzato per la raccolta, il trasporto e lo stoccaggio dei prodotti agrari ) creati con un'antica tecnica artigianale ed eseguiti interamente a mano intrecciando “ lencistre ” di nocciolo o salice). Le lencistre vengono ricavate utilizzando semplici attrezzi, coltello e “spaccaro” ( apposito strumento a croce ), fino a realizzare le sottili strisce di legno, che costituiscono l’elemento base per l’intreccio. Qui possiamo finalmente renderci conto di cosa siano le famose Lencistre, materiale indispensabile per realizzare stupendi cesti che rappresentano il prodotto finito. Le nostre cortesi e pazienti accompagnatrici ci mettono al corrente delle usanze e tradizioni del luogo e ci informano che la festa del Santo Patrono (30 novembre) è caratterizzata dall'allestimento del "saloster": un carrettino in legno agghindato con rami di abete a cui vengono appese le mele più belle del raccolto autunnale. Esio, infatti, era famoso per la grandissima varietà di mele, che i suoi abitanti producevano e vendevano in tutta la Valle Intrasca. Un tempo, veniva legato al Saloster anche un mansueto pettirosso, simbolo degli abitanti di Esio, ancora oggi soprannominati “ piciarus ”. Terminata la visita ringraziamo le nostre gentilissime signore che ci hanno fatto da guida ed entriamo a vedere la chiesa: al suo interno, murata ad un pilastro, è visibile un’interessante lapide di epoca romana. Dopo questa interessantissima “ lezione ”, ci incamminiamo lungo via Ai Monti, che in salita porta a raggiungere le ultime case del borgo, raggiunto e superato il cimitero, la strada asfaltata lascia il posto ad un largo sentiero che percorre tutto il fianco della montagna, supera impetuosi ruscelli gonfi di acqua dovuta alle recenti copiose precipitazioni, per poi proseguire dolcemente tra bei faggeti e vallette fino a raggiungere la strada che sale a Pian Cavallo e piegando a sinistra si raggiunge la località Luera. Attraversata la strada, prendiamo a destra il sentiero che corre alto sopra la rotabile e raggiungiamo Pian Di Sole dove, in un’umida area attrezzata, consumiamo il nostro pranzo. Dopo un buon caffè, ci rimettiamo in cammino e prendiamo il sentiero che attraversate le sciovie si immette nel bosco e perviene al Corte Valaà per poi scendere nuovamente ad Esio dove chiudiamo il giro ad anello. Qui torniamo di nuovo alla sede dell’Associazione La Lencistra dove ad attenderci troviamo ancora Elisabetta, nel frattempo raggiunta da Augusto che completa le informazioni sulle tecniche di raccolta e conservazione del materiale utilizzato per la costruzione di splendidi manufatti. Inoltre, con nostra grande sorpresa, ci hanno preparato un graditissimo rinfresco a cui tutti noi abbiamo fatto onore. Saremmo stati ancora molto volentieri ad ascoltare le spiegazioni dei volenterosi Elisabetta ed Augusto ma la via del ritorno è lunga e a malincuore salutiamo, e raggiunte le nostre auto ci rimettiamo nel caotico traffico automobilistico e facciamo rotta verso casa.

Bella e tranquilla escursione alla scoperta dei poco frequentati sentieri della Valle Intrasca e di un paese e delle sue tradizioni che ripagano ampiamente la visita. Un doveroso ringraziamento all’Associazione La Lencistra nelle persone di Aurelia, Elisabetta ed Augusto che ci hanno permesso di effettuare la visita scoprendo i segreti di antiche lavorazioni che si vanno perdendo.

Vedi:http://www.lalencistra.it/ita/