Val Grande

Anello Cicogna-Pogallo-Alpe Prà

 
 Gita effettuata in data : 09-Ottobre-2018                                                             

 Partenza da: Cicogna. 732
 Dislivello totale : m.820
 Difficoltà : E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivarci: : Raggiunta Verbania, si sale in direzione di Santino capoluogo di San Bernardino Verbano,da cui si raggiunge la frazione di Rovegro; da qui si percorrono  ( trattenendo il fiato ) i restanti quasi 8 Km. che ci portano nella “ Piccola capitale della Val Grande ”.
 

Raggiunto il borgo di Cicogna, antica ”porta della Valgrande”, da secoli noto nel Verbano come ” l’ultim paés ch’l’à facc ul Signùr “ ( l’ultimo villaggio creato da Dio ) e parcheggiata l’auto nel posteggio antistante il circolo. Ritorniamo al tornante all’ingresso del paese, dove imbocchiamo il visibile sentiero per Pogallo . Ci avviamo lungo la “ strada Sutermeister o dei boscaioli ”, la spettacolare mulattiera che correndo alta sul torrente, ci propone la visione di suggestivi e pittoreschi scorci panoramici in cui si alternano a rumorose rapide a tranquille pozze. In continuo saliscendi superiamo numerose vallette, accompagnati dall’inquietante rumore delle acque che, nel loro antichissimo scorrere a valle, a tratti accarezzano e a tratti sferzano violentemente levigandoli, i massi che incontrano lungo il loro cammino. Superata una prima forra rocciosa e un ponte, risaliamo superando una seconda gola, un ultimo tratto nel bosco e raggiungiamo l’ampia radura su cui sorgono le baite di Pogallo. Il piccolo borgo nell’Ottocento si trasformò da alpeggio a vero e proprio paese, dotato di stazione dei Carabinieri, di servizio medico e di una scuola. La presenza di migliaia di boscaioli conferiva un’atmosfera da villaggio western: a quell’epoca risale il maestoso edificio che ospitava la sede dell’impresa che gestiva i lavori di disboscamento e le cui rovine sono ancora visibili. All’ingresso del corte una lapide ricorda l’eccidio dei 17 partigiani che il 18 Giugno 1944, nel corso di un grande rastrellamento, furono trucidati dai nazisti. A questo punto visitiamo l’alpe poi riprendiamo il percorso per l’alpe Prà. Il sentiero entra nella bella faggeta e superati alcuni minuscoli ripiani su cui sorgevano le carbonaie raggiungiamo l’imboscato alpe Caslu. Sempre in salita si passa dalla cappelletta del Braco, seguendo il sentiero che segue il costolone si arriva in cima agli inselvatichiti pascoli dell’alpe Leciuri, i cui rustici diroccati guardano sulla sottostante Val Pogallo che da qui si manifesta in tutta la sua vastità. Il sentiero prosegue e supera un intaglio roccioso per sbucare sull’opposto versante sino a raggiungere l’alpe Prà, in splendida posizione panoramica sorge la “ Casa dell’Alpino ”di proprietà della sezione A.N.A. di Intra. Terminata la pausa pranzo e scattate le foto di rito prendiamo la bella mulattiera lastricata ,e poco al di sotto delle baite del vecchio alpeggio,è situato il masso coppellato, innalzato a simbolo della selvaggia bellezza della Valgrande. Proseguendo si raggiugono i cadenti rustici del Roccolo ed in breve giungiamo a Cicogna