Come arrivare:
provenendo dalla A26 uscire a Baveno, seguire la statale
sino a Fondotoce, alla rotonda girare a destra in
direzione Verbania e dopo circa 400 metri, imboccare Via
Canale dove si parcheggia negli appositi spazi.
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Il
nuovo anno inizia con abbondanti nevicate in quota e con
alte temperature che non invogliano ad uscite con le
ciaspole ma, dopo le libagioni dovute alle festività, la
voglia di camminare è tanta per cui facciamo ricorso a
sentieri già in parte precedentemente percorsi cercando,
nel limite del possibile, di inserire qualche variante.
Per essere sicuri di non pestar neve, ritorniamo sulla
collina del Monte Rosso, che trovandosi nella zona a
monte del promontorio dove si trova
Pallanza,
fra il
Lago Maggiore
e il
San Bernardino,
consente escursioni senza difficoltà ed adatte a tutti
in qualsiasi stagione. Questa volta partiamo da
Fondotoce,
e ci incamminiamo lungo
la bella scalinata di Via Mottasanta
che immette in un ambiente che appare già montano pur
essendo a pochi passi dal canale. A monte delle case
corre la strada sterrata che conduce a Cavandone lungo
la quale si incontra il
vecchio cimitero.
Si tratta di un piccolo rettangolo di terreno, cintato e
chiuso da un cancello, che al suo interno ospita una
cappella e un piccolo numero di tombe delle quali
affiorano solo croci e cippi.
Altre lapidi sono poste all’interno del muro di cinta.
Il luogo fu utilizzato per le inumazioni per un breve
periodo di tempo, approssimativamente dalla seconda metà
dell’Ottocento fino ai primissimi anni del Novecento.
Poiché vi furono seppelliti diversi bambini esso è noto,
nella “toponomastica orale” del posto, anche col nome di
“Cimitero dei Bambini”. Lasciata l’area recintata,
continuiamo a salire nel bosco seguendo il sentiero che
corre fra
alti muri di recinzione
e, raggiunta una
cappella,
si piega a sinistra e si procede in direzione della
località Ramböch. Si entra nel
territorio del Comune di Cavandone
e continuando lungo l’antico sentiero Fondotoce
Cavandone, si perviene alla “
cappella senza Signore
”.
Proseguendo si attraversa la
zona dei
“ Laghitt ”
e si giunge ad un’altra cappella da cui, a sinistra, si
scende a Bieno. Volgendo a destra con un’ulteriore breve
salita, raggiungiamo la parte alta del paese di
Cavandone. Il borgo, posizionato sulla cresta ovest del
Monterosso, si trova in posizione privilegiata per il
controllo del territorio in quanto domina: da un lato il
Golfo Borromeo e dall’altro la confluenza a lago di
tutte le valli del Verbano-Cusio-Ossola. In paese, data
la sua favorevole posizione, venivano coltivate la vite
e il noce; ampiamente utilizzato per uso alimentare, a
tale proposito erano in funzione tre torchi e
percorrendo via del Torchio, si ha la possibilità di
vedere
l’unica macina rimasta
che, grazie ad un privato è stata recuperata e collocata
nella via. Dopo la visita al simpatico borgo in cui
ancora diverse abitazioni hanno mantenuto le antiche
tipologie costruttive che confermano la sua origine
medioevale, raggiungiamo la chiesa, dedicata alla
Natività di Maria, sul cui sagrato si innalza
il plurisecolare Tasso
di circa 400 anni, alto più di 15 m. con una
circonferenza di circa 3,6 m. con il fusto spiralato
rivolto verso il lago che rappresenta il simbolo di
Cavandone. Alla chiesa una
palina
riporta le indicazioni per le varie località
raggiungibili, noi ci incamminiamo in direzione del
Canton Magistris
e scendendo lungo
l’antica mulattiera del bosco,
da cui si aprono
scorci molto panoramici,
raggiungiamo la Statale che attraversiamo per poi
valicare il “
puntin da legn
” ed entrare nel territorio della Riserva Naturale
Speciale del Fondo Toce che visitiamo percorrendo i suoi
numerosi sentieri arrivando sino alla
bella spiaggetta
alla foce del Toce. Dopo aver visto le varie aree della
riserva, camminando sempre su sentieri, ritorniamo al
parcheggio dove concludiamo questa facile camminata.
P.S. Piacevole escursione da effettuare con calma
prendendo visione di interessanti ambienti
storico/naturalistici solitamente trascurati.
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