Val Grande

Corte Buč da Ruspesso  
 Gita effettuata in data:5-Maggio-2018

  

 Partenza da:Ruspesso m. 937
 Dislivello totale: m.675
 Difficoltą: E
 Effettivo cammino h: 4,30

 Come arrivare Da Verbania si sale in direzione di Santino ( San Bernardino Verbano ) da cui si svolta a sinistra seguendo le indicazioni Alpe Ompio che si raggiunge dopo aver percorso circa 7 Km. di strada asfaltata che sale armoniosamente tra i boschi del versante meridionale del Monte Castello e termina in localitą Ruspesso, dove si trova ampia possibilitą di parcheggio.

 Corte Buč č una grande corte sul versante nord-orientale dei corni di Nibbio. I rustici e i prati ormai inselvatichiti sono distribuiti su un pronunciato costolone dal quale si gode di un'ottima vista sui corti di Velina. Il percorso da Ompio attraversa estese faggete e bellissime betullete di neo-colonizzazione di vecchi pascoli ora ormai abbandonati.

 Da Ruspesso (parcheggio al termine della strada asfaltata) in 15 minuti si raggiunge il rifugio "Fantoli" del CAI di Pallanza all'alpe Ompio, seguendo una strada sterrata e in parte cementata. A sinistra del rifugio (cartelli indicatori) si segue un sentierino segnalato che va ad attraversare il ruscello e sale a destra del nucleo superiore delle baite di Ompio. Dopo aver attraversato le baite si inizia a guadagnare quota in diagonale fino al raggiungimento di una selletta tra i faggi con sulla destra una grande croce (tabella illustrativa del Sentiero Natura). Facendo attenzione a lasciarsi sulla sinistra l'ampia traccia che sale il costone del Monte Faič, si inizia invece a scendere sul versante opposto cominciando una lunga traversata sul ripido pendio ricoperto da un'estesa faggeta. Il sentiero perde sensibilmente quota percorrendo il versante della montagna; grandi e bellissimi faggi monumentali, antiche matrocine lasciate durante gli ultimi disboscamenti, recano incisi nomi e date di pastori e boscaioli. Si raggiunge a questo punto un costone aperto, ricoperto da felci e rovi su cui sono cresciute anche numerose betulle: era un antico prato da sfalcio abbandonato ormai da decenni. Sul fronte opposto della montagna appare l'alpe di Corte Buč con i diversi nuclei di rustici sparsi a differenti quote sul pendio e seminascosti dal bosco avanzante. Il sentiero entra in un vallone profondamente incassato, alternando tratti nelle faggete ad altri nei betulleti con sottobosco di felci e residue macchie di erba (anche in questo caso si tratta di antichi pascoli abbandonati). Traversato il fondo del vallone, si arriva ai ruderi di Fragnera ormai ingoiati dal bosco (cartelli indicatori). Si segue il sentiero in discesa che perde rapidamente quota. Arrivati al bivio con i cartelli che indicano il sentiero per Bettina e Scellina, si guada il ruscello e si arriva a Corte Buč. Nel nucleo centrale dell'alpeggio, ormai quasi completamente diroccato, si trova il bel bivacco (aperto solo per i soci) del Gruppo Escursionisti Val Grande con il cortile lastricato e i tavoli per mangiare. Poco distante č presente un edificio adibito a bivacco escursionistico (sempre aperto). Poco sotto da un dosso si apre un bel panorama che abbraccia il solco della Val Grande.”

Cosģ č la relazione del percorso come descritto nel sito del Parcovalgrande, che riportiamo fedelmente aggiungendo di nostro solo alcune foto. Nel frattempo quello che veniva definito come “ il bel bivacco del Gruppo Escursionisti Valgrande ”, a seguito di un incendio che ne ha gravemente danneggiato la struttura, č andato completamente distrutto. L’Associazione, nonostante questo grave danno, non si č lasciata scoraggiare e, nonostante gli ostacoli incontrati lungo il cammino, con tenacia e perseveranza ha deciso di iniziare un nuovo progetto. Con il supporto del Comune e di altri vari Enti, il progetto si č cosģ concretizzato tanto che, in un tempo relativamente breve, la costruzione č stata completamente ricostruita diventando un magnifico rifugio dove sono in corso i lavori di ultimazione in previsione dell’inaugurazione che avverrą a breve. In questa encomiabile opera di ricostruzione sono impegnati molti soci ed amici che trascorrono i loro fine settimana dedicandosi ai lavori di rifinitura e decidiamo pertanto di andare a trovarli dimostrandogli il nostro supporto(se non manuale, almeno morale). Raggiungiamo il Corte e lģ troviamo, intenti ai lavori, gli amici che sorpresi dal nostro arrivo, ci accolgono calorosamente. Prendiamo visione del grande lavoro svolto e della bellissima struttura che definire baita risulta altamente riduttivo e nel frattempo Attilio, che sta svolgendo le mansioni di Chef, ci invita ad unirci alla compagnia per mangiare un piatto di pasta che risulterą ottima e abbondante. Segue caffč, dolce, ammazza caffč e nel frattempo veniamo raggiunti da Eloisa, Antonella, Isabella e Mauro che visitano il corte per la prima volta. In compagnia č risaputo che il tempo scorre velocemente per cui, nostro malgrado, ricarichiamo gli zaini e ci incamminiamo sulla via del ritorno arrivando alla macchina giusto in tempo per non prendere la pioggia che nel frattempo ha iniziato a cadere. Al termine di una piacevolissima giornata, ci complimentiamo con gli amici per il grande lavoro fin qui effettuato e che stanno portando a compimento a puro titolo di volontariato solo per la grande passione che hanno per la montagna e nello specifico per Corte Buč al quale sono particolarmente affezionati.

Da domani, quando i volontari lasceranno l’alpe, tutto tornerą alla normalitą ed il corte ricadrą nell’oblio dal quale si ridesterą, solo e per poco tempo, al passaggio di qualche intrepido escursionista in cerca di emozioni forti che solo la Val Grande są trasmettere.