Valle Anzasca

Alpe Sonobierg m.1875

 
 Gita effettuata in data : 28-Settembre-2017                                                    

 Partenza da: Pecetto m.1294
 Dislivello totale m :632
 Difficoltà : E
 Durata itinerario h: 4,00

Come arrivarci: Percorrere la A26 sino a Gravellona Toce, proseguire seguendo la Statale del Sempione, sino all’uscita di Piedimulera, da dove si imbocca la SS549 della Val Anzasca che si percorre in tutta la sua lunghezza, raggiungendo la frazione di Pecetto dove si parcheggia. In alternativa si può parcheggiare nei pressi del centro sportivo.

Lasciata l’auto ci incamminiamo lungo la strada asfaltata in direzione del Centro Sportivo, superata un’ampia area di parcheggio, sulla sinistra prende avvio il sentiero che si inerpica lungo la costa boscata. La mulattiera selciata, una vera opera d'arte costruita a costo di chissà quali fatiche dai vecchi montanari e dagli spalloni che salivano al Passo del Moro, si presenta in ottimo stato di conservazione e nei punti di maggior esposizione robuste barriere in legno proteggono la risalita. Dopo una serie di tornanti,da cui si gode un’ottima vista sul sottostante abitato di Staffa e sull’imponente parete orientale del Monte Rosa, raggiungiamo il ripiano in località Skarteboden m. 1.500 dove sorge la colonia estiva, procediamo nel bosco sino a che, con una leggera deviazione a sinistra, sbuchiamo nella spianata dell’Alpe Bill. Ritornati sul tracciato principale, raggiungiamo l’arrivo del primo tronco della funivia che sale al Monte Moro, che superiamo per continuare a risalire lungo il tracciato della pista da sci. Percorso un breve tratto incontriamo una zona recintata posta a protezione del mosaico in piode e cemento realizzato dall’architetto Guerrino Michilini che riproduce un particolare della Creazione di Adamo, famoso affresco di Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina in Vaticano, un pannello didattico in quattro lingue ne illustra la particolarità. Lasciamo sulla destra la deviazione del sentiero“ Mario Lanti ” che porta diretti all’Alpe Meccia, e continuiamo a risalire la parte terminale della pista da sci che scende dal Monte Moro fino a che sulla destra un cartello indica la direzione da seguire per raggiungere l’Alpe Sonobierg, la nostra meta odierna. Seguiamo i segni di vernice che ci guidano nel bellissimo bosco di larici che, illuminati dai raggi del tiepido sole, stanno assumendo le tonalità autunnali creando incantevoli effetti cromatici sino a che fra gli ultimi larici si intravede l’Alpe Sonobierg m.1875, ( montagna del sole ). Dall’alpe, alcune corde fisse aiutano a superare un breve tratto leggermente esposto che immette in una giavina da percorrere con attenzione per poi rientrare nel bosco di conifere che in breve ci porta a raggiungere quanto rimane dell’Alpe Meccia, m. 1812, qui un cippo commemorativo ricorda un triste episodio della guerra partigiana ( l’eccidio dell’Alpe Meccia ). Alcune costruzioni, oramai in avanzato stato di abbandono riportanti la data del 1808, hanno ancora i tetti ricoperti di scandole, ( le tegole in legno ricavate a spacco dai tronchi di larice ). Dopo esserci aggirati fra le baite che compongo l’alpe ci fermiamo in prossimità di una di queste per consumare il nostro pranzo. Terminata la pausa, scattata la solita foto ricordo, riprendiamo il cammino e scendiamo lungo il sentiero che, dal 2014 il CAI sezione di Macugnaga ha dedicato al senatore “ Luigi Spagnolli ”, già presidente del Senato e Presidente Centrale del CAI, frequentatore della Valle Anzasca e di Macugnaga negli anni 70. Superato il Tiestubach ( Rio Testa ), raggiungiamo il bivio del sentiero “ Mario Lanti ” proveniente dall’Alpe Bill che avevamo tralasciato durante la salita e attraverso un ombreggiato bosco di conifere, raggiungiamo Staffa sbucando sulla via principale di fronte al Residence Cima Jazzi e all’Albergo Macugnaga, qui un cartello indica l’inizio ( nel nostro caso la fine ) del sentiero che inizialmente scorre in un vialetto fra due giardini e sul muretto di uno di questi è posta la targa che ricorda la dedica del sentiero. Ritornati sulla via principale, svoltiamo a destra e risaliamo in direzione di Pecetto transitando per la chiesa vecchia, dedicata a Santa Maria, sempre affiancata dal suo vecchio tiglio che, nonostante la vetusta età, presenta ancora una folta chioma di foglie ancora verdi. Entriamo nel piccolo cimitero che attornia la chiesa per rendere omaggio a tutti i numerosi alpinisti deceduti durante le ascensioni sul monte Rosa per poi raggiungere di nuovo l’inizio del sentiero da cui siamo saliti al mattino e, ritornati al centro sportivo, dopo un ulteriore breve tratto sulla strada asfaltata ritorniamo al parcheggio dove avevamo lascito l’auto.

Piacevole e facile escursione ad anello, che permette di visitare alpeggi di media quota da cui si gode un magnifico panorama sul Monte Rosa e sulla testata della valle Anzasca.