Val Bognanco

Anello da San Lorenzo-Pizzanco-Gomba-San Lorenzo

 
 Gita effettuata in data:09-Maggio-2017

  

 Partenza da:San Lorenzo  m. 1113
 Dislivello totale: m.525
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,00

Come arrivare: In auto: dalla A26 proseguire lungo la superstrada del Sempione e uscire a Domodossola. Usciti dalla Statale, si svolta a destra, si continua per Domodossola. Seguendo le indicazioni per Bognanco si superano le fonti e si raggiunge San Lorenzo.

Fra i titoli della collana “ Centopiedi ” editi da Danilo Zanetti Editore, il N° 37 è dedicato alla Valle Bognanco e in questa pubblicazione gli autori: Gian Carlo Castellano e Renato Boschi, esperti conoscitori della valle e della sua rete escursionistica, descrivono una serie di itinerari di facile realizzazione in grado di soddisfare i gusti dei vari camminatori. Prendendo spunto da questa pubblicazione, effettuiamo l’itinerario contrassegnato come N° 6 realizzando un bel giro ad anello con partenza e ritorno a San Lorenzo. Avendo tratto spunto da questa pubblicazione, per riconoscere agli autori quanto si sono guadagnati sul campo e per non attribuirci meriti che non ci spettano, riportiamo la descrizione del percorso così come in essa descritto, aggiungendo di nostro solo alcune fotografie per illustrare il cammino e la descrizione del tratto per rientrare a San Lorenzo.

Dalla piazza della Chiesa di San Lorenzo si prende la mulattiera segnalata che scende a Bognanco Fonti. Dopo una prima cappella, si arriva alla cappella del cimitero (5 min), si prosegue lungo la mulattiera che costeggia il lato sinistro del cimitero e si scende alla cappella sopra Camisanca fino al bivio (5 min) per San Martino. Prendendo in direzione di San Martino si raggiunge prima un gruppo di case in località Cugnoli (10 min), quindi, attraversato un rio, si raggiunge la gippabile che conduce a San Martino (15 min). Dopo una balta ormai diroccata si devia per Pizzanco prendendo la mulattiera che, dopo aver attraversato un torrente, passa dalla torre di Rambolone (25 min). Si continua su mulattiera e sentiero fino a Pizzanco (30 min). Si sale all'oratorio della frazione, dedicato a San Luguzzone (patrono dei casari e dei pastori), si passa davanti all'Istituto "femminile" Galletti e si raggiunge la strada asfaltata che si percorre fino al bivio poco prima della località La Cresta (20 min). Si sale un breve tratto di sentiero e si raggiunge la casa natale di G.G. Galletti in località Collorio (5 min), sulla facciata è posta una lapide a ricordo di questo avvenimento. Poco dietro alla casa il sentiero sale decisamente fino ad incrociare il sentiero che proviene da Pizzanco (40 min), si prosegue su questa in direzione della Gomba. Dopo 10 minuti si incrocia la bella mulattiera che proviene dal Vallaro e dopo altri 15 minuti si raggiunge il pianoro della Gomba ”.

Visitato il pianoro della Gomba, su cui sorge la struttura ricettiva Camping Village Yolki Palki, seguiamo le numerose e chiare indicazioni che indicano il percorso da seguire per far ritorno a San Lorenzo. Ci incamminiamo lungo il sentiero contrassegnato come D00 ed entrando nel bosco, notiamo una serie di simpatiche figure che ci guidano verso l’Alpe Ronchetti, artisticamente ornato con una serie notevole di sculture e pitture varie. Superato l’alpe la mulattiera si trasforma in sentiero che scende gradatamente a raggiungere la strada asfaltata che seguiamo per un breve tratto per poi usufruire di alcune scorciatoie che, tagliando i tornanti, ci permettono di giungere in breve tempo a Graniga da cui, con una rapida discesa, facciamo ritorno a San Lorenzo chiudendo un bel giro ad anello a conclusione del quale possiamo affermare che l’itinerario, descritto con precisione fino alla località Gomba, lo si può completare, come abbiamo fatto noi, rientrando a San Lorenzo compiendo un bel giro ad anello che permette di conoscere, come giustamente dicono gli autori: “ piccoli ed antichi borghi dall’architettura rurale semplice e funzionale, con tetti in pietra e le case addossate l’una all’altra per non togliere troppo terreno all’agricoltura. In quasi ogni frazione c’è l’oratorio, punto di aggregazione della vita sociale degli abitanti ” . Molto piacevolmente si visitano alpeggi e frazioni della valle di cui nemmeno se ne conosce l’esistenza in quanto discoste dai più noti tracciati escursionistici ma meritevoli di una visita che permette di scoprire angoli sconosciuti della valle.