Valle Aosta

Rifugio Barbustel  m.2200  
 Gita effettuata in data:16-Agosto-2017

  

 Partenza da:Champdepraz fraz. Veulla  m. 1200
 Dislivello totale: m.1050
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 7,00

Come arrivare: In auto: Dal casello autostradale di Verrès imboccare la strada statale in direzione di Aosta. Seguirla per un paio di chilometri per poi svoltare a sinistra, superare il ponte sulla Dora Baltea e, dopo essere passati sotto all'arco che indica la porta di accesso al Parco del Mont Avic, entrare nell'abitato di Champdepraz. Proseguire lungo la strada sino a raggiungere il capoluogo di Champdepraz, superare anche questo e seguire la strada che con ripidi tornanti sale di quota per entrare nella vallata. Seguirla sin quando, ad un tornante, si devia a sinistra al grande parcheggio di Blanchet.

Il Parco regionale del Mont Avic è sicuramente uno dei luoghi più belli della Valle d'Aosta.Se effettuato a fine settembre - inizio ottobre, quando l'ambiente è più solitario ed i larici diventano gialli, è ancora più affascinante. L'ambiente della parte superiore ci fa vivere il Canada in Valle d'Aosta. La prima parte dell'itinerario attraversa la più grande foresta di pino uncinato della Valle d'Aosta. Al termine della salita è situato il rifugio Barbustel che può fornire un buon pasto. La discesa avviene sull'altro versante della valle visitando altri laghi e soprattutto le torbiere che ospitano una delle poche piante carnivore di montagna, (la pianta insettivora Drosera rotundifolia). Merita una visita anche il Centro visitatori del Parco di Covarey.

Prendendo spunto dalla pubblicazione MontagnaVda, effetuiamo l'itinerario Vda1-03 realizzando un bel giro ad anello con partenza e ritorno da Veulla. Per riconoscere agli autori quanto si sono guadagnati sul campo e per non attribuirci meriti che non ci spettano, riportiamo la descrizione del percorso così come in essa descritto, aggiungendo di nostro solo alcune fotografie per illustrare il cammino.

Dall'auto seguire la bella strada lastricata che conduce al Centro visitatori. Raggiunta la strada asfaltata seguirla, a sinistra, per un breve tratto sino al centro visitatori, (grande plastico del territorio). Continuare lungo la strada asfaltata sino a raggiungere il piccolo parcheggio di Veulla. Da questo punto imboccare la bella strada (utilizzata nel passato per il trasporto di materiale ferroso) che dolcemente attraversa il fianco boscoso della vallata. Attraversare alcuni piccoli torrenti per poi costeggiare il torrente Chalamy e raggiungere le baite della Servaz. Risalire sul retro delle baite lungo il sentiero che sale con ripide svolte nel bosco, dopo una zona più pianeggiante ed essere passati nei pressi di un pino monumentale, si raggiunge il lago Servaz (spesso invaso da una vistosa fioritura del ranuncolo d'acqua). Costeggiare il lago e risalire ancora nel bosco sino ad un colletto. Da questo punto si scende leggermente sino ad attraversare il torrente proveniente dal lago Bianco. Il sentiero attraversa in piano, passa nei pressi di una baita ristrutturata e risale tra rocce montonate su cui sono presenti diversi massi erratici (massi lasciati dal ghiacciaio durante la fusione) sino al rifugio Barbustel. Dal rifugio è consigliabile scendere al ponticello, situato tra il Lago Bianco ed il lago Nero, e risalire sull'altro versante per un tratto sin dove è visibile il lago Cornuto ed un altro pino monumentale. Ritornati al rifugio, dove è possibile mangiare una buona polenta, imboccare sulla destra il sentiero (segnavia numero 5) che conduce al lago Vallette che si raggiunge in pochi minuti. Il sentiero costeggia il lago per poi scendere per dolci pendii. Si percorre adesso un tratto di sentiero che è stato costruito tra i massi e poi, con un traverso un pò esposto, si raggiunge la costiera su cui è situata una piramide costruita dall'Ente Parco del Mont Avic. Il sentiero scende più ripidamente sino a raggiungere la sponda del lago Lesser. Scendere verso sinistra sino a raggiungere un bivio, proseguire sul sentiero di sinistra contrassegnato dal segnavia numero 5. Il sentiero entra nel bosco sino a raggiungere una radura con alcune baite, appena dopo si costeggia una bella torbiera in cui è possibile vedere la pianta insettivora Drosera rotundifolia. Proseguire nel bosco sino a raggiungere un'altra radura con una baita ristrutturata. Il sentiero scende ripido nel bosco sino a raggiungere il ponte sul torrente Chalamy che si attraversa. Salire per un piccolo tratto per poi seguire a destra la strada rurale che conduce al punto di partenza