Come arrivarci:
L’Alpe
Devero si raggiunge seguendo l’autostrada A26 sino a
Gravellona Toce. Quindi si procede seguendo la statale
del Sempione, passando Domodossola, sino all’uscita per
Crodo. Usciti dalla statale seguire le indicazioni per
Baceno/Val Formazza, raggiunto Baceno si prende a
sinistra la strada comunale che sale a raggiungere il
limite della zona di Salvaguardia.
L'accesso all'Alpe è interdetto alle auto che vanno
lasciate nel parcheggio di
Balmavalle, al quale si accede dopo aver pagato un
pedaggio.
Dopo
un lungo periodo di siccità e assenza di neve che ha
finora caratterizzato questo anomalo inverno sulle
nostre montagne, la tanto attesa neve è arrivata ad
imbiancare le nostre più rinomate località per cui è
giunto anche per noi il momento di rispolverare le
ciaspole e deciderci a calpestare la coltre nevosa. Come
prima uscita e come normalmente è nelle nostre
abitudini, abbiamo scelto di fare una divertente e
facile uscita in uno dei luoghi più suggestivi e sicuri
delle nostra zona:
l’Alpe Devero.
La località che
è da noi
ben conosciuta per le diverse gite effettuate nel suo
comprensorio, sia in inverno che in estate, dopo una
nevicata si presenta ammantata di neve e offre la
possibilità di rallegrarsi alla vista di suggestivi
panorami. Trattandosi della prima uscita dell’anno su
terreno innevato, decidiamo di ciaspolare lungo il
tracciato su cui normalmente si svolge la Traccia
Bianca, manifestazione arrivata alla sua 12^ edizione e
che si terrà il 26 Febbraio e che ci ha già visti
partecipanti in precedenti edizioni. Il percorso si
sviluppa
nell’incantevole scenario del Parco Naturale del Devero
e dell’Alpe Veglia
compiendo un
anello ricavato in uno scenario da fiaba, tra distese
innevate, sole e cielo azzurro.
Lasciata l’auto nel parcheggio ci avviamo verso la
località Ai Ponti, la porta d’ingresso alla piana del
Devero, e dirigiamo alla volta dell’estremità
settentrionale della piana dove sorgono le belle baite
in legno della
borgata Canton.
Il paesaggio intorno a noi è semplicemente da favola e
la
Rossa ed il Pizzo Crampiolo
ci sovrastano osservandoci nel nostro lento cammino.
Nonostante la recente nevicata, la traccia è ben battuta
dal passaggio di numerose motoslitte. Superiamo la Casa
Vacanze La Rossa e risaliamo lungo la linea di massima
pendenza che ci porta in breve a raggiungere le baite
dell’Alpe
Vallaro
che superiamo per immetterci nel vasto falsopiano e
seguendo le ben marcate tracce del percorso invernale,
scendiamo a raggiungere
Crampiolo
con le sue belle ed ordinate costruzioni fra le quali si
erge la
bella chiesetta dell’alpe.
Lasciamo il simpatico borgo e ci incamminiamo lungo il
sentiero che
attraversa il torrente
per poi iniziare a salire in direzione del muraglione
della diga che si intravede là in alto sopra di noi.
Raggiunto il bordo della diga m. 1870 lo sguardo viene
attratto dalla
estensione ghiacciata del lago
che sarebbe stato nelle nostre intenzioni di
attraversare ma, non vedendo tracce di recenti passaggi
e l’elevata temperatura odierna, fa sì che si cambi
programma e dopo un veloce consulto, all’unanimità si
decide di ritornare a Crampiolo ripercorrendo la strada
seguita in salita. Detto fatto come ordinati soldatini,
ricevuto l’ordine di “ dietro front ‟, giriamo la prua
delle nostre ciaspole e dirigiamo di nuovo verso
Crampiolo dove ci accomodiamo all’esterno di una baita
godendoci, oltre ai nostri panini, anche il tepore della
soleggiata giornata. Terminata la sosta riprendiamo il
cammino e, suparata la Locanda Fizzi, costeggiamo il
torrente che attraversiamo poco dopo per salire alla
cappelletta del Motto di Crampiolo
m.1765 da cui seguiamo le indicazioni del
sentiero 1:
percorso riconosciuto dal Comune di Baceno come “
percorso sicuro ‟ dove
l’escursionista che transita lungo il percorso
attenendosi scrupolosamente alla direzione della
segnaletica ha la facoltà di non portare con sé la
dotazione standard per l’autosoccorso
in valanga: ARTVA (Apparecchio Ricerca Travolti VAlanga),
pala e sonda ( anche se è sempre bene esserne dotati).
Seguendo i sempre evidenti segnavie, scendiamo lungo il
sentiero abbondantemente battuto ed in breve ci
ritroviamo nuovamente al
punto da cui ha preso avvio
la nostra odierna
escursione.
Bellissima prima ciaspolata che ci ha permesso di
assaporare, immersi in un silenzio quasi irreale, gli
splendidi ambienti attraversati ricoperti da una bianca
coltre che ha conferito al paesaggio fantastiche
atmosfere per la gioia dei nostri occhi, e delle nostre
fotocamere.
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