Come arrivarci:
Risalendo
la SS 299 della Valsesia, arrivando all’ingresso di
Varallo, si seguono le indicazioni per Civiasco. Proprio
all'imbocco della salita della Colma sorge solitaria la
stupenda costruzione rinascimentale della
cappella della Madonna di Loreto,
risalente al 500,
con un portico interamente decorato con affreschi del
sec. XVI. Giunti a Civiasco, si prosegue lungo la SP78 e
superata la località Boracca, si abbandona la
provinciale per proseguire a sinistra in direzione della
frazione Machetto che si raggiunge in breve.
Lasciata l’auto ci incamminiamo lungo
Via Machetto,
e attraversata la frazione si segue la sterrata che poco
dopo raggiunge un
bivio:
si lascia sulla destra l'itinerario 640 e si prende la
gippabile di sinistra che sale ripida nel vallone
incassato di Vallossera, ( la valle degli orsi )
guadando alcune volte il torrente che ne percorre il
fondo. Si lascia a destra
l'Alpe Ciotta
e, percorsi alcuni tornanti si sbuca sul
pascolo dell'alpe Lincè
m 961. Lincè è un bellissimo alpeggio utilizzata tutto
l’anno e occupa un’ampia area del vallone del Croso di
Vallossera. All'uscita dall'alpeggio si lasciano a
sinistra
gli itinerari
per Morondo: il 632 per Colma Ballano e il 631 per Colma
Barella e subito dopo, a destra, il 641 per le alpi
Pianaccia e Corti. Al bivio successivo si volge a destra
e entrati in un valloncello, si abbandona la sterrata
per prendere un sentiero che sale con larghi tornanti su
di un costolone nel
bosco.
Il sentiero si immette poi sulla strada asfaltata che da
Morondo sale all'alpe Sacchi e la segue per un breve
tratto, fino alla Sella del Riale dell'Acqua m 1205, qui
veniamo raggiunti da
Valter,
un amico di Bellinzago già conosciuto in precedenti
occasioni ( il che conferma che sui monti prima o poi ci
si ritrova ), anche lui diretto al Monte Piogera. Ci
indirizziamo a destra seguendo la sterrata che aggira un
risalto montuoso e alla successiva selletta (punto di
arrivo del sentiero 640) noi saliamo a sinistra seguendo
le indicazioni che portano a raggiungere il monte Vesso
m.1257. Dopo la
foto di rito
a conferma della “ conquistata “ cima, ritorniamo alla
deviazione da cui siamo saliti e seguiamo di nuovo la
sterrata fino ad incontrare un cartello che indica la
direzione da seguire per raggiungere la cima del Monte
Piogera m. 1249 o, come lo chiamano i locali:”
Pizzinigugn
“. Raggiunta la
croce di vetta,
restiamo estasiati dal
panorama
che si presenta ai nostri occhi e la vista spazia su
buona parta del Lago d’Orta, sui monti del del Cusio e
del Verbano e verso la pianura Novarese. Dopo la
panoramica sosta ristoratrice, ritorniamo sui nostri
passi sino ad intersecare, di nuovo il sentiero 640 che
seguiamo in discesa. Facendo attenzione a non perdere le
indicazioni, superiamo una zona in cui sono stati
abbattuti degli alberi e, mantenendoci a sinistra
iniziamo a percorrere il fianco occidentale del monte.
Proseguiamo lungo un
malagevole sentierino
dal fondo sconnesso e disturbato dalla vegetazione,
dapprima in un bosco di conifere che lascia poi il posto
ad un arioso bosco di latifoglie, sino a raggiungere il
Passo del Termo
m.1061. Il valico è punto di arrivo del sentiero 642
proveniente dalla Colma, mentre sul versante opposto si
scende verso gli alpeggi di Arola. Dal passo,
continuando a seguire le indicazioni del segnavie 640
raggiungiamo
l’Alpe Corte,
ed il bivio con il sentiero 641 che mette in
comunicazione l’Alpe Corte m.968 con l’Alpe Lincè.
Mantenendo sempre la direzione indicata dal segnavie
640, seguiamo il sentiero che scende ripido fino a
pervenire alla bella
cappelletta
che anticipa
l’Alpe Culatta,
da cui si gode di una bella vista sulla sottostante
frazione di Machetto. Continuando nel bosco il sentiero
raggiunge il guado che permette di attraversare il rio
per giungere
all’Alpe Rimea
m. 800 da cui proseguiamo sino ad arrivare al
ponte
e, superato il torrente Vallossera continuiamo a
percorrere la pista pianeggiante che in breve ci porta a
raggiungere nuovamente il punto da cui siamo partiti
chiudendo così il bel percorso ad anello.
PS. Il panorama che si gode dalla cima del Monte Piogera,
vale da solo la salita a questa seppur modesta
elevazione.
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