Val Sesia

      Monti: Vesso m.1257 e Piogera m.1249

 
 Gita effettuata in data : 4-Gennaio-2017

                                                   

 Partenza da: Machetto di Civiaco m.782
 Dislivello totale m : 502
 Difficoltà : E
 Durata itinerario h:4,00

Come arrivarci:
Risalendo la SS 299 della Valsesia, arrivando all’ingresso di Varallo, si seguono le indicazioni per Civiasco. Proprio all'imbocco della salita della Colma sorge solitaria la stupenda costruzione rinascimentale della cappella della Madonna di Loreto, risalente al 500, con un portico interamente decorato con affreschi del sec. XVI. Giunti a Civiasco, si prosegue lungo la SP78 e superata la località Boracca, si abbandona la provinciale per proseguire a sinistra in direzione della frazione Machetto che si raggiunge in breve.
 


Lasciata l’auto ci incamminiamo lungo
Via Machetto, e attraversata la frazione si segue la sterrata che poco dopo raggiunge un bivio: si lascia sulla destra l'itinerario 640 e si prende la gippabile di sinistra che sale ripida nel vallone incassato di Vallossera, ( la valle degli orsi ) guadando alcune volte il torrente che ne percorre il fondo. Si lascia a destra l'Alpe Ciotta e, percorsi alcuni tornanti si sbuca sul pascolo dell'alpe Lincè m 961. Lincè è un bellissimo alpeggio utilizzata tutto l’anno e occupa un’ampia area del vallone del Croso di Vallossera. All'uscita dall'alpeggio si lasciano a sinistra gli itinerari per Morondo: il 632 per Colma Ballano e il 631 per Colma Barella e subito dopo, a destra, il 641 per le alpi Pianaccia e Corti. Al bivio successivo si volge a destra e entrati in un valloncello, si abbandona la sterrata per prendere un sentiero che sale con larghi tornanti su di un costolone nel bosco. Il sentiero si immette poi sulla strada asfaltata che da Morondo sale all'alpe Sacchi e la segue per un breve tratto, fino alla Sella del Riale dell'Acqua m 1205, qui veniamo raggiunti da Valter, un amico di Bellinzago già conosciuto in precedenti occasioni ( il che conferma che sui monti prima o poi ci si ritrova ), anche lui diretto al Monte Piogera. Ci indirizziamo a destra seguendo la sterrata che aggira un risalto montuoso e alla successiva selletta (punto di arrivo del sentiero 640) noi saliamo a sinistra seguendo le indicazioni che portano a raggiungere il monte Vesso m.1257. Dopo la foto di rito a conferma della “ conquistata “ cima, ritorniamo alla deviazione da cui siamo saliti e seguiamo di nuovo la sterrata fino ad incontrare un cartello che indica la direzione da seguire per raggiungere la cima del Monte Piogera m. 1249 o, come lo chiamano i locali:” Pizzinigugn “. Raggiunta la croce di vetta, restiamo estasiati dal panorama che si presenta ai nostri occhi e la vista spazia su buona parta del Lago d’Orta, sui monti del del Cusio e del Verbano e verso la pianura Novarese. Dopo la panoramica sosta ristoratrice, ritorniamo sui nostri passi sino ad intersecare, di nuovo il sentiero 640 che seguiamo in discesa. Facendo attenzione a non perdere le indicazioni, superiamo una zona in cui sono stati abbattuti degli alberi e, mantenendoci a sinistra iniziamo a percorrere il fianco occidentale del monte. Proseguiamo lungo un malagevole sentierino dal fondo sconnesso e disturbato dalla vegetazione, dapprima in un bosco di conifere che lascia poi il posto ad un arioso bosco di latifoglie, sino a raggiungere il Passo del Termo m.1061. Il valico è punto di arrivo del sentiero 642 proveniente dalla Colma, mentre sul versante opposto si scende verso gli alpeggi di Arola. Dal passo, continuando a seguire le indicazioni del segnavie 640 raggiungiamo l’Alpe Corte, ed il bivio con il sentiero 641 che mette in comunicazione l’Alpe Corte m.968 con l’Alpe Lincè. Mantenendo sempre la direzione indicata dal segnavie 640, seguiamo il sentiero che scende ripido fino a pervenire alla bella cappelletta che anticipa l’Alpe Culatta, da cui si gode di una bella vista sulla sottostante frazione di Machetto. Continuando nel bosco il sentiero raggiunge il guado che permette di attraversare il rio per giungere all’Alpe Rimea m. 800 da cui proseguiamo sino ad arrivare al ponte e, superato il torrente Vallossera continuiamo a percorrere la pista pianeggiante che in breve ci porta a raggiungere nuovamente il punto da cui siamo partiti chiudendo così il bel percorso ad anello.

PS. Il panorama che si gode dalla cima del Monte Piogera, vale da solo la salita a questa seppur modesta elevazione.