Valle d'Aosta

Anello di Chemp
" un sogno portato dal vento "
 
 Gita effettuata in data:5-Aprile-2017                                                    

 Partenza da: Nantey m. 565
 Dislivello totale: m.650
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 6,00

Come arrivare: dal casello autostradale di Pont-Saint-Martin svoltare a destra verso Torino, superare la prima rotonda ed alla seconda svoltare a sinistra per entrare in paese, al termine della salita imboccate a destra la strada della Valle del Lys. Proseguire sino a Tour d'Hereraz, dopo l'abitato svoltare a sinistra nella strada che scende (indicazioni per Perloz). Seguire la strada sino ad attraversare il torrente Lys. Sulla destra inizia la strada che porta alla frazione di Nantey, parcheggiare l'auto nello spazio subito dopo il ponte.

Lo spunto per visitare questo luogo ci è stato dato dal post pubblicato su Facebook dall’amica Grazia che, attraverso un bellissimo servizio fotografico, ci ha incuriosito ed invogliato ad andare a vederlo. Sempre alla ricerca di luoghi particolari, abbiamo deciso di recarci in loco nella speranza anche di incontrare il fautore della rinascita di questo antico borgo: lo scultore Angelo “ Pino ” Bettoni.

Lasciata l’auto ci incamminiamo lungo la strada asfaltata sino alla frazione di Nantey che, passando fra le case , risaliamo fino ad imboccare una bella mulattiera che esce pianeggiante, prima tra terrazzamenti e poi per prati, passando in mezza costa sopra il torrente Lys, si dirige verso Lillianes. Lungo il percorso incontriamo una casa con meridiana, e superata una bella cascata, raggiungiamo una strada asfaltata che seguiamo fino alla Chiesa Parrocchiale di San Rocco. Compiendo una piccola deviazione raggiungiamo, in località Fey (m.675), l’Ostello “Ou Crierel”. L’albergo è situato in un magnifico edificio storico del XVII secolo, il caseggiato, di proprietà del Comune e di recente ristrutturazione, dà sulla bella facciata principale della chiesa di San Rocco del 1755, sul campanile del 1617 e su uno splendido ponte, a quattro arcate, unico in tutta la Valle d’Aosta, risalente al 1733. Ritornati per un breve tratto sui nostri passi ( senza attraversare il ponte ) passiamo a sinistra tra le case sino all’imboccatura di una ripida mulattiera che sale fra i terrazzamenti della montagna. Proseguiamo sino a raggiungere la strada asfaltata che attraversiamo più volte sino a che raggiungiamo la frazione Russy che attraversiamo, superata una piccola cappella votiva imbocchiamo, sulla destra, la mulattiera che continuando in ripida salita, supera una zona rocciosa per giungere alle case di Piatta. Dalle ultime case della località, riprendiamo la mulattiera che, sempre lungo ripidi terrazzamenti coltivati a castagno, raggiunge la frazione di Riasseux con la sua bianca chiesetta. Proseguiamo in leggera discesa sino a raggiungere nuovamente la strada asfaltata e ci inoltriamo lungo la strada che si dirama sulla destra per percorrere, in leggera salita, la costa montuosa e giunti quasi al termine, si fa ripida ed in tre tornanti, raggiunge il largo ripiano su cui sorge il villaggio di Varfey (m.1177) che domina la valle. Suggestiva una sosta alla chiesetta posta in posizione panoramica prima di entrare nel villaggio. Questo piccolo villaggio, in cui alcuni granai richiamano la funzione cerealicola delle terrazze abbandonate nei dintorni, ha la particolarità di trovarsi a cavallo della linea di confine tra i comuni di Perloz e Lillianes. Dopo aver visitato il villaggio,  e scattata la foto ricordo, ritorniamo sui nostri passi sino ad imboccare il sentiero che scende ripido nei prati in direzione di Perloz, e giunge velocemente alle disabitate frazioni di Mioccia e Cretaz dove si ritorna sulla strada asfaltata da cui si imbocca il ripido sentiero che conduce alla frazione di Chemp: un balcone naturale posto in posizione dominante sulla bassa valle del Lys. Il villaggio è caratterizzato dalla splendida architettura rurale con alcuni fabbricati di pregio, in particolare la casa del notaio, il rascard e le due grandi vasche in pietra, una utilizzata per abbeverare il bestiame e l'altra per lavare i panni, situate sul lato nord dell’abitato. Oltre agli importanti fabbricati di valore architettonico, il borgo merita una approfondita visita per la presenza di diverse opere dello scultore Pino Bettoni. Qui mentre ci aggiriamo fra le viuzze della località, abbiamo la fortuna di incontrare e conoscere “ l’anima del villaggio ”, il celebre scultore che, in questo piccolo gruppo di case in abbandono, ha realizzato il suo museo a cielo aperto posizionando fra le vecchie baite alcune sue sculture e altre di amici invitati a lasciare un segno della loro arte. Pregiate sculture con una grande carica espressiva che colpiscono per la loro bellezza e semplicità. Molto gentilmente il sig. Bettoni ci invita a fare un giro dell’alpeggio in sua compagnia per prendere visione di tutto quanto in esso esposto. Qui, l’orologio si ferma e aggirandoci con la dovuta calma fra le varie costruzioni del borgo, è emozionante ascoltare i racconti di questo cordiale e simpatico artista che ci illustra il suo progetto per ridare vita e visibilità a questo suggestivo villaggio, e mentre il “ maestro” ci illustra le varie opere esposte, descrivendoci per ognuna il titolo dell’opera, il significato, le caratteristiche costruttive, il materiale usato, e altri aneddoti, l’abitato sembra riprendere vita. Dopo la foto ricordo scattata nei pressi dell’opera a cui è più affezionatoe che ha intitolato “ vento portami con te ” ci apprestiamo a completare l’escursione e, salutato il gentilissimo artista riprendiamo il cammino imboccando, dalla vicina chiesetta, la ripida mulattiera che velocemente scende verso la frazione di Nantey per raggiungere di nuovo il punto da cui siamo partiti, chiudendo così il bellissimo anello di questa escursione.

Bellissima escursione su mulattiere che hanno vissuto il passaggio di generazioni di montanari che salivano agli alpeggi “ alti ” conclusa con la visita ad un luogo particolare che sta rinascendo a nuova vita grazie alla passione e all’amore che il Sig. Bettoni nutre per la borgata. Una gita che non dimenticheremo e che inseriremo fra i ricordi più cari.

Link:https://www.youtube.com/watch?v=OnnkpOL4Q2A