Val Sesia

      Anello delle alpi del Lagone

 
 Gita effettuata in data : 12-Ottobre-2017

                                                   

 Partenza da: Pila m. 686
 Dislivello totale m : 600
 Difficoltà : E
 Durata itinerario h:3,20

Come arrivarci:
Percorrere la A 26, da cui si esce al casello di Romagnano Sesia /Ghemme. Si prosegue lungo la Statale 299 fino a Varallo: da qui la strada per Alagna Valsesia si snoda lungo la Val Grande, attraversa i paesi di Balmuccia, Scopa, Scopello, Piode per giungere dopo circa 18 Km a Pila che si oltrepassa. Dopo qualche centinaio di metri, prima di Failungo inferiore, si imbocca a sinistra una strada in discesa (cartello segnaletico per Seggiovie Mera) che, subito dopo aver attraversato il Sesia, raggiunge un'ampia zona di parcheggi (19 km da Varallo).


Lo spunto per effettuare questa escursione lo abbiamo tratto dall’ultima pubblicazione dell’amico Corrado Martiner Testa che nel suo libro propone ben 55 itinerari sulle montagne della Valsesia. Con il permesso dell’autore, riportiamo integralmente l’itinerario come descritto, aggiungendo di nostro solo alcune immagini ad illustrazione del percorso compiuto.


“ Ritornati brevemente indietro sull'asfalto, si lascia subito a monte il sentiero 236 e si imbocca di fronte lo sterrato chiuso da una sbarra metallica (pista ciclabile della Valsesia). Superato ii ponte sul Torrente Boscaiolo, si abbandona la pista ciclabile per Piode (da cui si rientrerà) e si sale a sinistra lungo un ripido sterrato (cartello segnavia 237). Lasciata subito a destra una prima costruzione, si prosegue sulla sinistra orografica del corso d'acqua fino a uno slargo nei pressi di una graziosa casa dove la stradina ha termine. Qui, di fronte, prosegue la mulattiera che con percorso agevole raggiunge dapprima due rustiche cascine immerse nel bosco ancora in buono stato di conservazione e poco oltre un bivio segnalato. Si abbandona la mulattiera per l'Alpe dí Mera (237) e si imbocca quella che si stacca a destra contrassegnata dal segnavia 237a (0.20 ore dalla partenza). La via, ampia e ben evidente, sale ripida con percorso articolato e tocca un esiguo pianoro sfiorando nei pressi i pochi resti dell'Alpe della Piana. Prosegue poi tra imponenti abeti e faggi, compiendo un mezzacosta ascendente verso destra lungo il quale scorci panoramici sul Monte Castello e sul Monte Ventolaro allietano il cammino. Superato con un paio di brevi tornanti un canalino tra due affioramenti rocciosi, si continua per un tratto verso destra, poi su pendenza ancora più accentuata si effettuano diversi risvolti tra grossi blocchi rocciosi ricoperti di muschio. Si prosegue ancora in diagonale andando ad attraversare un modesto ruscello e poco dopo si lascia a sinistra un sentiero non segnalato per le alpi Sella e Mera (cartello). Si continua sulla via più ampia e in breve si transita a valle delle prime due costruzioni delle Alpi del Lagone. Uno degli edifici era una cappella votiva, ormai in pessimo stato. Dopo una brevissima discesa nella quale si lascia a destra un'altra baita, si sbuca sul caratteristico pianoro dove si incontrano la pozza d'acqua e il ruscelletto che danno il nome alla località. li panorama è parzialmente aperto verso il Monte Rosa e sulla cresta spartiacque Sesia-Sermenza nel tratto tra il Monte Tre Croci e il Monte Castello. A ovest compare il poggio dell'Alpe il Pizzo (1255 m, 1.15 ore dal bivio segnalato, 1.35 ore dalla partenza). Superati i pochi resti di altre balle, si prosegue in saliscendi sull’altopiano, purtroppo sempre più invaso dal bosco. Oltrepassate alcune piccole conche erbose, si raggiunge l'unica baita ancora in buono stato, situata al limite dell'altopiano (5 minuti dal margine opposto). Appena oltre, un opportuno segnavia indica la direzione per Piode (sentiero 247). Si scende diritti nel fitto bosco seguendo i numerosi segni bianco-rossi sugli alberi. In seguito con un lungo traverso a sinistra si raggiungono i resti di un edificio. Il sentiero aggira il rudere e scende verso destra all'Alpe Magonere, anch'essa diruta (1047 m, 0.25 ore dalle Alpi del Lagone). Si prosegue più ripidamente con una lunga serie di tornanti ravvicinati, approssimandosi al Torrente Riale. Giunti nelle vicinanze lo si costeggia per un centinaio di metri, poi lo si attraversa su un solido ponte di ferro e legno (0.20 ore dall'Alpe Magonere). Si continua sulla sinistra idrografica del corso d'acqua con lievi saliscendi fino al bivio dove il sentiero 247 si stacca dalla mulattiera por l'Alpe Meggiana. Qui si imbocca una sterrata in discesa che dopo alcuni tornanti conduce al Santuario della Madonna delle Pietre Grosse (814 m, 0.15 ore dal ponte sul Torrente Riale). Si prosegue sulla strada asfalta andando velocemente a innestarsi in quella che conduce all'Alpe Meggiana. Si prosegue in discesa, si oltrepassa Piedimeggiana (763 m ) e dopo un ultimo tornante si prende a destra la pista ciclabile della Valsesia. Superata la frazione Riale di Piode, si percorre la comoda carrareccia che con percorso piacevole in lievi saliscendi, superando varie cascine e una caratteristica cappelletta posta su un masso, riporta al punto di partenza (0,45 ore dal santuario della Madonna delle Pietre Grosse , 3,20 ore dalla partenza ) ”.

Considerazioni: a giudizio di noi tre: escursione poco gratificante in quanto non consente la visione di particolari scorci panoramici e le costruzioni che si incontrano durante il tragitto sono oramai solo desolanti ammassi di pietre. Unica nota positiva, aver compiuto il percorso in una giornata perfetta che ci ha permesso di gustare il caleidoscopio di colori che gli splendidi boschi attraversati offrono in questo periodo.

link al Santuario
http://spazioinwind.libero.it/valsesia/pietregrosse.html

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