Come arrivarci:
Percorrere la Statale 33 del Sempione fino alla dogana
di Iselle e proseguire in territorio svizzero,
parcheggio
a sinistra prima della dogana elvetica.
Gli amici del Gruppo
Escursionisti Valgrande ( GEV ) hanno in programma la
13^ gita che prevede di percorrere il Sentiero
Stockalper nel tratto che va da Gondo a Simplon Dorf/Egga.
L’occasione è particolarmente interessante in quanto, ci
dà la possibilità di percorrere un tratto della vecchia
mulattiera
fatta costruire nel 1600 da Kaspar Jodock von Stockalper,
commerciante svizzero, proprietario di tutte le miniere
del Vallese, di pascoli ed alpeggi che dava lavoro a
circa 5000 uomini. A lui si deve la sistemazione
dell’antico percorso di collegamento attraverso le Alpi,
attrezzandolo con ponti e rifugi per consentire alle
carovane di merci di transitare anche d’inverno,
divenendo uno dei dei più importanti commercianti
d’Europa. All’escursione partecipa anche
Paolo
Crosa Lenz,
scrittore di montagna e studioso delle tradizioni
alpine, ( presidente dell’Ente
di Gestione delle Aree Protette dell'Ossola a cui fanno
capo il Parco
naturale dell'Alpe Veglia e dell'Alpe Devero e
il
Parco naturale dell'Alta Valle Antrona. ) e grande
conoscitore dei
luoghi che andremo a
visitare. Parcheggiate le auto a Gondo, ci ritroviamo
con i tanti amici del GEV, e con altri saliti di recente
al rifugio Ferioli. Arrivati a Gondo si incontra il
simbolo degli antichi traffici commerciali sul Sempione,
la
torre
Stockalper.
L’edificio gravemente danneggiato dal terribile
nubifragio del 2000, quando una frana scivolata dalla
montagna sepellì gran parte del piccolo villaggio
facendo anche 13 vittime, è stato in seguito
ristrutturato e trasformato in hotel dotato di 42 posti
letto e dispone di moderne strutture per seminari e
convegni, ritornando ad essere l’emblema del risorto
abitato. Nella piazza sorge anche un bel
monumento in bronzo dedicato al leggendario
spallone, che raffigura un uomo curvo sotto il peso
della bricolla. Dopo i saluti di rito, ci riuniamo
presso il monumento allo spallone e Crosa Lenz introduce
l’escursione con cenni storici e, illustrate le
caratteristiche salienti del percorso, prende avvio
l’escursione. Con la numerosa compagnia, ci incamminiamo
lungo la statale, superiamo le stazioni di servizio fino
ad incontrare sulla destra l’inizio del sentiero,
segnalato dall’indicazione
“Stockalperweg” su cartelli marroni che ci
accompagneranno lungo tutto il percorso. Il sentiero
corre poco discosto dalla statale e superando arditi
ponti e
passerelle metalliche che attraversano a più
riprese il torrente, in cui si osservano belle pozze di
acqua e le “ marmitte dei giganti ”, raggiungiamo la
zona delle casermette, un sistema di bunker
interamente scavato nella roccia dall’esercito elvetico
per controllare l’accesso al Passo del Sempione e in cui
sono ancora visibili le
postazioni militari
collocate a difesa del territorio, facenti parte del
sistema difensivo i il
Fort
Gondo. Dopo aver
percorso in galleria i bellissimi
camminamenti, il tracciato risale la stretta ed
incassata valle delle Gole di Gondo, create
dall'erosione del torrente Diveria in una zona in cui
la val Divedro si fa appunto stretta e profonda,
dandoci la possibilità di
ammirare la Pala di Gondo su cui sono tracciate famose
vie di arrampicata. Dopo circa ore 1,45 di cammino, sul
lato opposto della valle, ci appare la costruzione di
Alte Kaserne
( vecchia caserma ), qui effettuiamo una sosta e
prima di entrare a visitare l’interessante museo
dedicato alla costruzione della strada del Sempione.
Prima di entrare a visitare la linda e ordinata
costruzione,
Crosa Lenz ci anticipa
la storia e le peculiarità che troveremo
all’interno del museo. Osservati i
numerosi pannelli che illustrano il paesaggio
naturale e culturale del Sempione, riattraversiamo il
torrente sul
moderno ponte ad arco e riprendiamo il
sentiero e, con un ulteriore tratto pianeggiante, si
giunge ad Äbi
dove ancora esistono le le rovine dell’edificio che
avrebbe dovuto fungere da magazzino che Stockalper
avrebbe voluto costruire all’ingresso settentrionale
della Gole di Gondo e che la caduta di questo grande
mercante nel 1678 impedì il completamento di quella che,
definita “ la fortezza nella forra ”, (
l’architrave di una
porta riporta la data del 1676 ) avrebbe dovuto avere un
aspetto simile a quella di Gondo. Continuando in
moderata salita giungiamo in zona Gschoru Erb
caratterizzata da una
antica casa doppia.
Il panorama si apre e tra i larici appaiono le prime
case di Gabi, qui comincia la salita verso
Simplon Dorf e il sentiero si fa un po' più'
impegnativo, ma sempre ben segnato e sul quale si
incontrano diversi bikers che percorrono il sentiero in
discesa. In breve si raggiungono
gli ampi
prati
alla
periferia di Simplon Dorf e lo spettacolo che si
presenta è semplicemente da cartolina, un mare verde in
cui pascolano beatamente mucche in ottima salute. Con un
breve percorso su strada asfaltata raggiungiamo il
centro di Simplon Dorf
dove sostiamo per riposare scambiandoci le abituali
quattro chiacchiere. Dopo una visita alla seicentesca
chiesa, in cui sono conservate uno
stupendo organo
e bellissime opere lignee che adornano
l’altare centrale,
attraversiamo il paese transitando davanti allo storico
Hotel Posta e, risaliti i
verdeggianti prati,
perveniamo alle zona interessata dalla frana di
Rossboden che nel 1901, staccandosi dal ghiacciaio di
Rossboden distrusse alpeggi e maggenghi del fianco
destro della valle sotto Egga. Ancora pochi passi fra le
bellissime
abitazioni
di Egga,
e dopo la tradizionale
foto di
gruppo,
raggiungiamo la
fermata del Postale
situata
sulla Strada del Sempione da dove, con l’utilizzo del
mezzo pubblico, facciamo ritorno a Gondo.
Un itinerario ricco di storia lungo quella che fu la
prima “ strada moderna ” su un passo alpino, abbandonata
per l’avvento della rotabile asfaltata ha ripreso il suo
antico splendore come itinerario culturale.
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