Valsesia

Alpe Solivo

Partecipanti:
 Gita effettuata in data : 22-Giugno-2016                                                    

 Partenza da: Ponte di Palancato m.671
 Dislivello totale : -414
 Difficoltà : E
 Effettivo cammino h: 0,45

Come arrivarci: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano/Ghemme, quindi SS299 per Alagna; arrivati a Balmuccia, si abbandona la statale, si piega a destra e si risale la strada provinciale della Val Sermenza per circa 6Km , superato Boccioleto e poco prima di Piaggiogna si scende a sinistra lungo una stradina asfaltata che scende fino al ponte di Palancato dove è possibile parcheggiare.

Dopo l’obbligata sosta ai box per riparare la carrozzeria, che con l’età comincia a presentare segni di indebolimento, è arrivato il giorno del mio rientro in squadra e per riprendere il passo, già lento prima figuriamoci ora, ho chiesto ai miei amici di portare pazienza  e di confezionarmi una gitarella  non molto faticosa ma allo stesso tempo divertente. Prendendo in seria considerazione la mia richiesta i miei pazienti e comprensivi “ compagni di viaggio ″ hanno pensato bene di unire l’utile al dilettevole organizzando una simpaticissima escursione in Val Sesia, più precisamente a Palancato, dove dal 2013 è in funzione una monorotaia a cremagliera a cui è stato assegnato il simpatico nominativo di “ Solivo Express ″ che, prendendo il nome dall’alpeggio in cui è collocata la stazione di arrivo, permette a chiunque di raggiungere il bellissimo e ben tenuto alpeggio dove si trova la baita della Madre della Speranza gestita dalle Sorelle della carità di Novara. Considerando le mie scarse condizioni di forma, gli amici hanno pensato di farmi riprendere a camminare in discesa anziché in salita in modo da rendermi meno traumatizzante il ritorno agli scarponi. Lasciata l’auto raggiungiamo il bel ponte in pietra a due archi di diversa dimensione datato 1870 da cui  prende avvio la mulattiera per la Madonna del Sasso e dove è presente la stazione di partenza del trenino a cremagliera che conduce i visitatori fino all’Alpe Solivo. Avendo prenotato la corsa delle ore 10, troviamo ad attenderci il sig. Bruno con il quale avevamo preso accordi precedentemente, dopo le presentazioni di rito, incuriositi prendiamo posto sui vagoni e iniziamo il percorso che in circa mezz’ora, conduce all’oasi-rifugio lungo un percorso di 1300 metri molto suggestivo attraverso boschi, prati pianeggianti, e pendenze oltre il 50%, scandito dalle raffigurazioni della Via Crucis. Dopo un divertentissimo viaggio perveniamo all’ampia radura su cui sorge la stazione di arrivo che le Sorelle della Carità hanno voluto dedicare con gratitudine a Madre M. Aurelia Rameletti che volle donare l'alpeggio, che conta di otto baite, alla Congregazione affinché diventasse luogo di accoglienza, di ospitalità e di testimonianza della carità. Pochi luoghi sintetizzano con immediatezza nel toponimo che li contraddistingue la loro funzione e la loro storia, Solivo è uno di questi, luogo ameno e soleggiato, l’alpe è un oasi di pace dove tutto è ben tenuto e ordinato ed istintivamente si è portati a non fare rumore. Raggiunto l’alpeggio, Bruno si premura di farci visitare tutti i locali dell’ordinatissima struttura, molto funzionale ed efficiente in tutte le sue numerose possibilità. Visitando la cucina, abbiamo modo di conoscere lo staff che con maestria prepara gli squisiti piatti che ci verranno poi serviti. In attesa dell’ora di pranzo, ci aggiriamo per il vasto comprensorio dove riscopriamo vari giochi che, ricordandoci la nostra gioventù, ci permettono di ritornare per un attimo indietro nel tempo. Mentre noi ci soffermiamo, Luciano sale fino al Santuario della Madonna del Sasso che visita rimanendone entusiasta per poi riunirsi alla compagnia per il pranzo. Alle ore 12,30 precise suona la campanella che avvisa che il pranzo è pronto e senza farcelo dire due volte, ci accomodiamo nella ampia e luminosa sala dove ci viene servito un ricco ed abbondante pranzo composto da tutto quanto indicato sul menù. All’alpe conosciamo Maria e Filippo, saliti per trascorrere qualche giorno di vacanza rigenerante, Teresio con la piccola nipotina e scattiamo un numero imprecisato di foto che ci permetteranno di conservare lo splendido ricordo del luogo e dei simpaticissimi personaggi che dedicano il loro tempo a mantenere questa oasi di pace e tranquillità. Non può mancare la foto ricordo con Bruno che è stato molto gentilmente a nostra disposizione raccontandoci con dovizia di particolari la nascita e la crescita di questo luogo paradisiaco. Purtroppo il tempo è tiranno e dobbiamo pensare ad intraprendere il viaggio di ritorno che effettueremo a piedi e finalmente in discesa, mentre Lucia e Siria viaggeranno di nuovo sul trenino. Dopo un’ultima foto con le simpaticissime suor Punam e Alka, salutiamo e ringraziamo la compagnia ed iniziamo a scendere lungo l’antica mulattiera selciata che incrocia a più riprese i binari della cremagliera ed in breve raggiungiamo la pittoresca frazione di Palancato m. 824 posta a picco sulla valle. La frazione è caratterizzata da costruzioni di grande bellezza ed alcuni presentano ancora aperture a porticato ed antichi loggiati, particolare è l’Oratorio di San Quirico. Continuando nella discesa si percorre ancora la stupenda mulattiera che dopo un ulteriore breve percorso ci riporta al ponte da cui siamo partiti dove termina questa particolare ed interessante escursione “ al contrario ″.

A conclusione di questa bellissima giornata, devo ringraziare gli amici che hanno voluto favorire il mio rientro programmando una gita originale e diversa dal solito, oltre che divertente. L’esperienza della salita in trenino poi è veramente simpatica e da provare.

 Un particolare ringraziamento a tutto lo staff di Solivo per la cortese accoglienza e per il trattamento che ci è stato riservato.

Per periodo apertura vedi: http://www.sorelledellacarita.it/case_estive/?id=31