Come arrivarci:
Percorrere la A 26, fino al casello di
Romagnano/Ghemme, quindi SS299 per Alagna; arrivati a
Balmuccia, si abbandona la statale, si piega a destra e
si risale la strada provinciale della Val Sermenza per
circa 6Km , superato Boccioleto e poco prima di
Piaggiogna si scende a sinistra lungo una stradina
asfaltata che scende fino al ponte di Palancato dove è
possibile parcheggiare.
Dopo
l’obbligata sosta ai box per riparare la carrozzeria,
che con l’età comincia a presentare segni di
indebolimento, è arrivato il giorno del mio rientro in
squadra e per riprendere il passo, già lento prima
figuriamoci ora, ho chiesto ai miei amici di portare
pazienza e di confezionarmi una gitarella
non molto faticosa ma allo stesso tempo divertente.
Prendendo in seria considerazione la mia richiesta i
miei pazienti e comprensivi “ compagni di viaggio ″
hanno pensato bene di unire l’utile al dilettevole
organizzando una simpaticissima escursione in Val Sesia,
più precisamente a Palancato, dove dal 2013 è in
funzione una monorotaia a cremagliera a cui è stato
assegnato il simpatico nominativo di “ Solivo Express ″
che, prendendo il nome dall’alpeggio in cui è collocata
la stazione di arrivo, permette a chiunque di
raggiungere il bellissimo e ben tenuto alpeggio dove si
trova
la baita della Madre della Speranza gestita dalle
Sorelle della carità di Novara. Considerando le mie
scarse condizioni di forma, gli amici hanno pensato di
farmi riprendere a camminare in discesa anziché in
salita in modo da rendermi meno traumatizzante il
ritorno agli scarponi. Lasciata l’auto raggiungiamo il
bel
ponte in pietra
a due archi
di diversa dimensione datato 1870 da cui prende
avvio la mulattiera per la Madonna del Sasso e dove è
presente la
stazione di partenza
del trenino a cremagliera che conduce i visitatori fino
all’Alpe Solivo.
Avendo prenotato la corsa delle ore 10, troviamo ad
attenderci il
sig. Bruno
con il quale avevamo preso accordi precedentemente, dopo
le presentazioni di rito, incuriositi prendiamo posto
sui vagoni e iniziamo il percorso che
in circa mezz’ora, conduce
all’oasi-rifugio lungo un percorso
di 1300 metri molto suggestivo
attraverso boschi,
prati pianeggianti, e pendenze oltre il 50%,
scandito dalle raffigurazioni della Via Crucis.
Dopo un divertentissimo viaggio perveniamo all’ampia
radura su cui sorge la
stazione di arrivo
che le Sorelle della Carità hanno voluto dedicare con
gratitudine a
Madre M. Aurelia Rameletti
che volle donare l'alpeggio, che conta di otto baite,
alla Congregazione affinché diventasse luogo di
accoglienza, di ospitalità e di testimonianza della
carità. Pochi luoghi sintetizzano con immediatezza nel
toponimo che li contraddistingue la loro funzione e la
loro storia,
Solivo
è uno di questi, luogo ameno e soleggiato, l’alpe è un
oasi di pace dove tutto è ben tenuto e ordinato ed
istintivamente si è portati a non fare rumore. Raggiunto
l’alpeggio, Bruno si premura di farci visitare tutti
i locali
dell’ordinatissima struttura, molto funzionale ed
efficiente in tutte le sue numerose possibilità.
Visitando la cucina, abbiamo modo di conoscere
lo staff
che con maestria prepara gli squisiti piatti che ci
verranno poi serviti. In attesa dell’ora di pranzo, ci
aggiriamo per il vasto comprensorio dove riscopriamo
vari giochi
che, ricordandoci la nostra gioventù, ci permettono di
ritornare per un attimo
indietro nel tempo.
Mentre noi ci soffermiamo, Luciano sale fino al
Santuario della Madonna del Sasso che visita rimanendone
entusiasta per poi riunirsi alla compagnia per il
pranzo. Alle ore 12,30 precise suona la campanella che
avvisa che il pranzo è pronto e senza farcelo dire due
volte,
ci accomodiamo
nella ampia e luminosa sala dove ci viene servito un
ricco ed
abbondante pranzo
composto da tutto quanto indicato sul
menù.
All’alpe conosciamo
Maria e Filippo,
saliti per trascorrere qualche giorno di vacanza
rigenerante,
Teresio
con la piccola nipotina e scattiamo un numero
imprecisato di foto che ci permetteranno di conservare
lo splendido ricordo del luogo e dei simpaticissimi
personaggi che dedicano il loro tempo a mantenere questa
oasi di pace e tranquillità. Non può mancare la
foto ricordo con Bruno
che è stato molto gentilmente a nostra disposizione
raccontandoci con dovizia di particolari la nascita e la
crescita di questo luogo paradisiaco. Purtroppo il tempo
è tiranno e dobbiamo pensare ad intraprendere il viaggio
di ritorno che effettueremo a piedi e finalmente in
discesa, mentre Lucia e Siria viaggeranno di nuovo sul
trenino. Dopo un’ultima foto con le simpaticissime
suor Punam e Alka,
salutiamo e ringraziamo la compagnia ed iniziamo a
scendere lungo l’antica mulattiera selciata che incrocia
a più riprese i binari della cremagliera ed in breve
raggiungiamo
la pittoresca frazione di Palancato
m. 824 posta a picco sulla valle. La frazione è
caratterizzata da costruzioni di grande bellezza ed
alcuni presentano ancora
aperture a porticato
ed antichi loggiati, particolare è
l’Oratorio di San Quirico.
Continuando nella discesa si percorre ancora la stupenda
mulattiera che dopo un ulteriore breve percorso ci
riporta al ponte da cui siamo partiti dove termina
questa particolare ed interessante escursione “ al
contrario ″.
A conclusione di questa
bellissima giornata, devo ringraziare gli amici che
hanno voluto favorire il mio rientro programmando una
gita originale e diversa dal solito, oltre che
divertente. L’esperienza della salita in trenino poi è
veramente simpatica e da provare.
Un
particolare ringraziamento a tutto lo staff di Solivo
per la cortese accoglienza e per il trattamento che ci è
stato riservato.
Per periodo apertura vedi:
http://www.sorelledellacarita.it/case_estive/?id=31
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